tag:blogger.com,1999:blog-82036920451678149412023-11-16T04:38:13.932-08:00Daphne VölvaRagnarǫkThis is the diary of a witch...Daphne GwenLunèdhttp://www.blogger.com/profile/18226493778118089684noreply@blogger.comBlogger63125tag:blogger.com,1999:blog-8203692045167814941.post-70510802953439521412013-04-10T10:00:00.002-07:002013-04-10T10:00:54.306-07:00Notte di Valpurga<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiToAUKumBBGuzgS_1pMdR1FG0JoF9BU-mX11_-Q7eGCcxGmeb46DKzDlYjduDcndwnPRQb0Ki7VH837aRZQq_s8pe4G0_fQUYrBqyQbxYkJz_aQA6m3LSc6_8IpE9h-yfGE_1nX08CK4A/s1600/IMG_0402.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiToAUKumBBGuzgS_1pMdR1FG0JoF9BU-mX11_-Q7eGCcxGmeb46DKzDlYjduDcndwnPRQb0Ki7VH837aRZQq_s8pe4G0_fQUYrBqyQbxYkJz_aQA6m3LSc6_8IpE9h-yfGE_1nX08CK4A/s320/IMG_0402.jpg" width="320" /></a></div>
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<span style="font-size: large;">La notte di Valpurga, conosciuta in tedesco come Walpurgisnacht, è una festa di celebrazione della primavera, tipica delle regioni centrali e settentrionali d'Europa.</span><br />
<span style="font-size: large;">Celebrata tra il 30 aprile ed il 1º maggio tramite canti, balli e falò, assume diversi significati a seconda delle differenti tradizioni e culture dei Paesi presso i quali è celebrata. La vigilia del primo giorno di maggio è stato sempre tradizionalmente celebrato con danze e canti e prende il nome di Walpurgisnacht.</span><br />
<span style="font-size: large;">Secondo vecchie tradizioni germaniche le streghe, nella notte tra il 30 aprile e il 1º maggio, uscivano dai loro rifugi per danzare in onore della luna sul monte Bocker. Questa tradizione si sovrappose alla festa di santa Valpurga, fino a divenire la "notte di Valpurga".</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
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<span style="font-size: large;">Anticamente fra i Celti la notte fra il 30 aprile e il 1° maggio segnava il passaggio alla bella stagione: una notte di veglia, una specie di capodanno primaverile, durante la quale si susseguivano danze e banchetti in un’atmosfera orgiastica aspettando il nuovo giorno che segnava l’inizio del trionfo della luce sulle tenebre e quando si sarebbe celebrata la festa di Beltane da cui sarebbe derivato il Calendimaggio medievale. Sulla notte, si diceva, vegliava la Grande Madre della fertilità che governava il destino dei viventi e dei morti. Con la cristianizzazione dell’Europa centrale la notte del 30 aprile subì una metamorfosi perché si raccontava che vi si dessero convegno spiriti inferi, streghe e stregoni che si dovevano espellere grazie all’intercessione di santa Valpurga: una monaca inglese (710-778), diventata badessa del monastero tedesco di Heidenheim presso Eichstatt, dove fu sepolta il 1° maggio 871 nella chiesa di Santa Croce, che ha ereditato le funzioni della Grande Madre e ha dato il nome alla notte, chiamata popolarmente «la notte di Valpurga».</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">La coincidenza calendariale l’ha trasformata dunque nella santa che protegge dalle streghe: dalle pietre dove le sue ossa furono sepolte, sgorgava il miracoloso «olio di santa Valpurga» che fra le tante virtù avrebbe avuto anche quella di proteggere dalle stregonerie. Il 1° maggio, cacciate le streghe, ovvero ricacciati i morti negli inferi, si portava e si porta ancora, dove la tradizione è sopravvissuta, un albero dal bosco collocandolo in mezzo al paese: è l’Albero di Maggio o semplicemente il Maggio.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">«Nella Svezia, il 1° maggio – riferisce il Frazer – si soleva portare nei villaggi un gran pino che veniva adornato di nastri e drizzato in piedi; poi il popolo vi danzava allegramente intorno a suon di musica. L’albero verde restava nel villaggio sostituito da uno fresco il 1° maggio seguente…». Sull’albero sfrondato, cui rimaneva soltanto una corona di foglie, venivano posti salsicce, dolci, uova e altri cibi oltre a nastri variopinti. I giovani vi si arrampicavano per impossessarsene: una sopravvivenza di queste usanze si ritrova negli Alberi della Cuccagna delle nostre fiere. Quell’albero altro non era che il simbolo dell’Albero Cosmico, le cui fronde si trovano di là dal visibile, nel non manifestato, analogo alla scala di Giacobbe, asse del mondo grazie al quale si può giungere alla comunione divina.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Maggi erano anche i ramoscelli che i giovani offrivano alle ragazze come augurio di amore e fecondità; oppure erano portati in processione di porta in porta da gruppi di questuanti che chiedevano cibi o dolciumi in cambio. Quelle processioni avevano la funzione di ottenere grazie al «magico» maggio rinnovamento e prosperità. Come per la notte del 30 aprile la Chiesa cercò nel corso dei secoli se non di cristianizzare per lo meno di rendere più accettabili queste cerimonie: nacque così l’usanza, ancora viva in alcuni paesi fra cui l’Andalusia, di sostituire l’albero con la Croce di Maggio.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Fonti :</span><br />
<span style="font-size: large;">traddo da "il tempo"</span><br />
<span style="font-size: large;">web.</span><br />
Daphne GwenLunèdhttp://www.blogger.com/profile/18226493778118089684noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8203692045167814941.post-2271037633035462402013-04-10T09:49:00.002-07:002013-04-10T09:49:25.141-07:00Beltane Fire Festival Scotland<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFSd53oXiVnxuKnokABZRvJFuxu0pVll9Bzk0oYVqmvr_borRaw3drMNjgQhQL7VXDaThiVpt69JQlUFV8a5x9jQ98B8Chmm8WJa6VQVVWnb53U3aTKfowTSC1t_ciKuhyphenhyphenokpiEY1dMTk/s1600/7133331311_cb577b21c3_z.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="264" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFSd53oXiVnxuKnokABZRvJFuxu0pVll9Bzk0oYVqmvr_borRaw3drMNjgQhQL7VXDaThiVpt69JQlUFV8a5x9jQ98B8Chmm8WJa6VQVVWnb53U3aTKfowTSC1t_ciKuhyphenhyphenokpiEY1dMTk/s320/7133331311_cb577b21c3_z.jpg" width="320" /></a></div>
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<span style="font-size: large;">Beltane Fire Festival!! ....</span></div>
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<span style="font-size: large;">Il Beltane Fire Festival è un evento annuale partecipativo arti e teatro rituale, tenutasi il 30 aprile su Calton Hill a Edimburgo .</span><br />
<span style="font-size: large;">Il Festival si ispira all'antico gaelica festa di Beltane che ha avuto inizio la sera prima del 1 ° maggio e segna l'inizio della bella stagione.</span><br />
<span style="font-size: large;">Il festival moderno è stato avviato nel 1988 da un piccolo gruppo di appassionati tra cui il collettivo musicale prova Dept , con il supporto accademico della Scuola di Studi scozzesi presso l' Università di Edimburgo .</span><br />
<span style="font-size: large;">Da allora il festival è cresciuto, ed ora coinvolge oltre 300 collaboratori volontari e artisti.</span><br />
<span style="font-size: large;">Mentre il festival si basa su una varietà di influenze storiche, mitologiche e letterarie, gli organizzatori non pretendono di essere qualcosa di diverso di una moderna celebrazione di Beltane , che si evolve con i suoi partecipanti.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">L'evento è stato inteso come una celebrazione di riti tradizionali come manifestazione locale di uno spirito internazionale. Originariamente destinato a prendere posto sul sedile di Arthur, la casa di precedenti celebrazioni di Beltane, per motivi pratici, la posizione è stata spostata a Calton Hill. Coreografia, iconografia e le prestazioni sono stati modellati dalla ricerca i cedenti in resoconti storici di Beltane e le proprie influenze (ad esempio, test reparto drumming, Trinidad carnevale, e la danza rituale e la performance).</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Il Fuoco Society Beltane , un ente di beneficenza che gestisce il festival, è gestito da un comitato volontario democraticamente eletto, e tutti gli artisti sono volontari che si uniscono con il passaparola o partecipando a uno degli incontri aperti pubblicizzati tenute nei primi mesi dell'anno. Interpreti anziani e gli artisti nella società aiutare gli altri attraverso workshop con gli aspetti della produzione di eventi, prop costruzione, tecniche di esecuzione di carattere, team building, le competenze e le percussioni di salute e sicurezza considerazioni coinvolti. La società ha inoltre dichiarato di raccolta fondi arte ed eventi musicali e ha tenuto una 'mini-Beltane' in un Hospice AIDS locale, Milestone House.</span><br />
<span style="font-size: large;">Come un evento della comunità, ogni anno, la performance si è evoluto come nuove persone portano i propri influssi e indicazioni. La narrazione centrale rimane in gran stesso però ulteriori elementi sono stati aggiunti nel corso del tempo per il teatrale, rituale, e per ragioni pratiche. In origine un evento con un nucleo di una dozzina di artisti e qualche centinaio pubblico, l'evento è cresciuto fino a diverse centinaia di artisti e più di diecimila spettatori. Personaggi chiave all'interno della prestazioni sono mantenute, anche se reinterpretato da loro artisti e partecipanti aggiuntive incorporate ogni anno.</span><br />
<span style="font-size: large;">In origine, il festival era libero e solo leggermente supervisionati, tuttavia, come l'evento è cresciuto in popolarità, a causa della capacità della collina, le necessità di finanziamento e Consiglio di Edimburgo richieste, il festival ha in questi ultimi anni si trasferì a essere un evento con biglietto.</span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibJXcaeM_ha2qFZeNCEf5UXEF8Dim0OxSKxn30_Da-7ngYmNTPOYxkstYSFpE2_IqyIpJclgbsuwetXSONvAI8I0gDroFWuJ1mc3HIWpD2qsbvzbsCD1vJQbaRMY0u-M_x9DyK2ER3GGw/s1600/beltane-fire-festival-scotland-richardson_41129_990x742.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibJXcaeM_ha2qFZeNCEf5UXEF8Dim0OxSKxn30_Da-7ngYmNTPOYxkstYSFpE2_IqyIpJclgbsuwetXSONvAI8I0gDroFWuJ1mc3HIWpD2qsbvzbsCD1vJQbaRMY0u-M_x9DyK2ER3GGw/s320/beltane-fire-festival-scotland-richardson_41129_990x742.jpg" width="320" /></a></div>
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Daphne GwenLunèdhttp://www.blogger.com/profile/18226493778118089684noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8203692045167814941.post-30609252900011323242013-03-18T12:57:00.004-07:002013-03-18T12:57:50.396-07:00Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega:<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeFR2xfkm7ZDt0x_hVHxtGWuG2WZwRN87rX2U2KKtIbiFQNgZ48fQtQiKfGrzYZc_nEzvShIukQj3BgK_Na4-efpQVlRu8ZgfmQBttTNDecYTnYw3iFfS4GsfOJbTdo5GBQ6SeV2PetJM/s1600/b1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeFR2xfkm7ZDt0x_hVHxtGWuG2WZwRN87rX2U2KKtIbiFQNgZ48fQtQiKfGrzYZc_nEzvShIukQj3BgK_Na4-efpQVlRu8ZgfmQBttTNDecYTnYw3iFfS4GsfOJbTdo5GBQ6SeV2PetJM/s1600/b1.jpg" /></a></div>
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<span style="font-size: x-large;">Z - come Zoolatria</span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAgX_dHjLoA_Y1WlS5hax_Pmy72pzE5fVHNNGCYiBOTMEKguul0WwOkEsmUaNLxxDmLm2J0HMhXtPwciSgTYf1A6e3WNm9GWbBbe-wwbMxOQCMUhJAzFHHfnkLvqB7jGy07LphR2_6k-4/s1600/260px-Dagon1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAgX_dHjLoA_Y1WlS5hax_Pmy72pzE5fVHNNGCYiBOTMEKguul0WwOkEsmUaNLxxDmLm2J0HMhXtPwciSgTYf1A6e3WNm9GWbBbe-wwbMxOQCMUhJAzFHHfnkLvqB7jGy07LphR2_6k-4/s1600/260px-Dagon1.jpg" /></a></div>
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<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Negli studi religiosi, è definita come "culto degli animali", proprio di religioni primitive o antiche (soprattutto quella dell’antico Egitto). Il culto degli animali può assurgere a un qualche valore di categoria religiosa solo là dove gli animali, manifestando in misura particolare il ‘divino’, sollecitano un rapporto religioso altrettanto particolare, ciò che avviene segnatamente nelle civiltà arcaiche di cacciatori. In alcune di queste infatti si ha una vasta gamma di realtà e figure sovrannaturali che vanno dall’anima del singolo animale ai signori e proprietari delle specie o delle sfere naturali entro le quali si muove la fauna (foreste, montagne ecc.).</span><br />
<span style="font-size: large;">Nei vari culti come anche in Grecia ci sono figure che intraprendono questo percorso, come ad esempio le "Sirene" , e in tante altre culture, ma forse ritroviamo questa caratterista più pronunciata nelle culture Egizie.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">La tradizione religiosa più antica dell'Egitto, prima dell'unificazione, quando le popolazioni erano frammentate in tante tribù, era incentrata sull'adorazione di animali totemici come il coccodrillo, l'ibis, lo scarabeo e tanti altri. Le varie tribù avevano le proprie divinità legate al ciclo della natura, ognuna con i propri totem e i propri feticci. In questo periodo è la zoolatria il carattere prevalente della religione: gli dei sono rappresentati come animali, e gli animali stessi sono adorati e divinizzati.</span><br />
<span style="font-size: large;">Dopo l'unificazione, il carattere antropomorfico delle divinità si fonde con quello zoolatrico: gli dei sono per lo più raffigurati come ibridi di figure umane dalla testa animale.</span><br />
<span style="font-size: large;">Queste rappresentazioni mostruose, nel senso soprannaturale del termine, non sono collegate a connotazioni negative.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhy-XCMP4u0LgVnx8hPTx3FjhJNDpZQ0koVllv6PM7r7BU9I2VOkeV4JB1ku1LyJfGZ42GxTm11_f4ZKQQo9eFaKUr5GAvHnDMxDNLBRwE0vFrIQfWo1stEDHrX2bS4jYG7Mjho2Te6ruo/s1600/25EGITMUM.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhy-XCMP4u0LgVnx8hPTx3FjhJNDpZQ0koVllv6PM7r7BU9I2VOkeV4JB1ku1LyJfGZ42GxTm11_f4ZKQQo9eFaKUr5GAvHnDMxDNLBRwE0vFrIQfWo1stEDHrX2bS4jYG7Mjho2Te6ruo/s1600/25EGITMUM.jpg" /></a></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"></span><br />
<span style="font-size: large;">La produzione mitologica di figure umane incrociate con elementi ferini è molto antica e molto diffusa in innumerevoli popolazioni. Di solito l'elemento ferino conferisce alla figura umana la forza, l'agilità, l'astuzia, l'abilità attribuite di volta in volta all'animale. Quest'ultimo, in questo modo, se inizialmente era adorato così come si presentava in natura, successivamente viene innestato su una figura umana e in questo modo esaltato al massimo grado come vera e propria divinità.</span><br />
<span style="font-size: large;">Non tutte le divinità egizie avevano queste caratteristiche, spesso erano legate ad elementi naturali come il Sole, la Luna, il Nilo e così via, in ogni caso la commistione di elementi umani e animali nella rappresentazione religiosa rimane il carattere prevalente.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Tra gli dei più celebri e diffusi si possono ricordare la vacca Hator, raffigurata come una donna dalle orecchie di vacca, o con le corna. Thoth, il dio lunare, era raffigurato con la testa di ibis, inventore dei geroglifici e protettore dei testi magici e della sapienza. Anubi, figlio di Iside e di Osiride, dio e guida dei morti, nell'iconografia è rappresentato da una figura umana con la testa di sciacallo. Bast (o Bastet) era raffigurata con corpo di donna e testa felina, adorata come leonessa durante l'Antico Regno e, successivamente, come gatta. Durante la XXII dinastia fu elevata a divinità suprema ed ebbe il suo centro di culto nella città di Bubasti dove le venivano offerte numerose statuette bronzee a forma di gatta. Questo animale a lei sacro era tra i prediletti degli Egizi e dopo la morte veniva spesso sepolto con onore e talvolta posto in un sarcofago. Bes era una divinità minore raffigurata con le fattezze di un nano e con il volto scimmiesco, che proteggeva le nozze e la nascita ed era anche il tutore della musica e della danza.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">C'erano poi i demoni che erano situati a un livello gerarchico inferiore rispetto a quello delle divinità ed erano ugualmente rappresentati con tratti animaleschi. Ammut, per esempio, era raffigurato come un incrocio tra un leone ed un ippopotamo e sbranava i defunti che venivano riconosciuti colpevoli nel tribunale dell'oltretomba.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Infine, a proposito delle commistioni tra uomini e animali, non si può fare a meno di ricordare la sfinge, creatura di sesso maschile con corpo leonino e testa umana. Nell'Antico Regno era spesso raffigurata con il volto del faraone di cui impersonificava la forza e la potenza. Erette per lo più nelle vicinanze dei templi, delle tombe e dei palazzi, spesso in lunghe file che costeggiavano le strade di accesso, le sfingi avevano la funzione di custodire e proteggere questi edifici. La più famosa è la gigantesca sfinge presso le piramidi di Giza, alta 20 metri e lunga poco più di 73.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Fonti:</span><br />
<span style="font-size: large;">Treccani</span><br />
<span style="font-size: large;">Antonio Zoppetti</span><br />
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Daphne GwenLunèdhttp://www.blogger.com/profile/18226493778118089684noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8203692045167814941.post-90979233643507588422013-03-03T17:32:00.004-08:002013-03-03T17:51:51.486-08:00Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega:<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBH3r1HCBArfwOUKqaaFxAIL_8VlEVsrSZJ1nZBSgpIF6S0mPNeJEh6fIsxx8hE3rEDT5dC9hxa05dUTjeRKVTfN0IryViriQRVGP0pweXjpgVm0Jmbk-TnNF8hSv2na6KU2MNIO4Bohk/s1600/b1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBH3r1HCBArfwOUKqaaFxAIL_8VlEVsrSZJ1nZBSgpIF6S0mPNeJEh6fIsxx8hE3rEDT5dC9hxa05dUTjeRKVTfN0IryViriQRVGP0pweXjpgVm0Jmbk-TnNF8hSv2na6KU2MNIO4Bohk/s1600/b1.jpg" /></a></div>
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<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;">Y - come Yule</span></div>
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<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjslz57DOSNQqiUuDBYAzNJTsPINdoHHGdFukEUWAS_DVos16bvuImlgtkooA9z1dCZnKUjY0Y_LOSbVWe7YrbRZBX_AIeOER1oijlaeCsiAX0PzdDykwo0iNDQwWWLQQfk8vN8NPpCQZg/s1600/34gwp02.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="314" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjslz57DOSNQqiUuDBYAzNJTsPINdoHHGdFukEUWAS_DVos16bvuImlgtkooA9z1dCZnKUjY0Y_LOSbVWe7YrbRZBX_AIeOER1oijlaeCsiAX0PzdDykwo0iNDQwWWLQQfk8vN8NPpCQZg/s320/34gwp02.gif" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
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</div>
<span style="font-size: large;">ca. 21 Dicembre</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">La notte sovrasta il giorno, al Solstizio d’Inverno il Sole raggiunge il punto massimo al di sotto dell’equatore celeste e le ore di luce non saranno mai così poche in tutto l’anno.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Un altro punto centrale nella ritualistica antica è proprio il Solstizio d’Inverno, attorno a questo giorno tutte le popolazioni precristiane (e anche quelle cristiane) celebravano festività di vario genere tutte però con un unico fondamento. La Rinascita del Sole come Divinità.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">In questo giorno la Dea Terra da alla luce suo figlio il Dio Sole, generalmente da una grotta o da un tumulo, quindi dall’oscurità, che rappresenta il mondo dei morti celebrato durante la festività di Samhain, come è stato detto, infatti, questa festività conclude il trittico Mabon – Samhain – Yule, vita e morte – riposo – rinascita.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">A partire dal Solstizio d’Inverno si passa dalla fase calante dell’anno alla fase crescente, nei miti nordici questo passaggio è rappresentato dall’eterna lotta tra il Re della Quercia, sovrano della parte crescente dell’anno, e il Re Agrifoglio, regnante della parte calante dell’anno. Lo scontro tra i due Re avviene durante i Solstizi, come poi sarà visto a Litha, avviene lo scontro tra il Re dell’Agrifoglio, che ha regnato nei sei mesi passati, e il Re Quercia che sconfiggendo il primo regnerà sulla fase crescente della Ruota, mentre durante il Solstizio d’Estate il Re Quercia muore per lasciare posto al Re Agrifoglio,</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Così anche in questa festa il sacrificio del Re Agrifoglio permetterà che la Ruota dell’Anno giri inesorabilmente e possa in tal modo rigenerare la Terra con il calore e le energie del Giovane Dio Sole pronto a fecondare la Madre/Amante nei mesi che seguono al Solstizio d’Inverno. Anche in questa festa cui il Sole torna vittorioso sul suo carro sono presenti, comunque, i temi trattati in tutte le feste, la vita, la morte e la rinascita.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Molti sono i miti legati a questa festività, nell’antica Roma nei giorni intorno al Solstizio d’Inverno si celebravano i Saturnali, giorni in cui il mondo era retto dal Dio Saturno, fin quando Zeus il 23 Settembre lo sconfigge e il Sole ricomincia a splendere, erano feste piene di vino e orgie. Altra tradizione legata al mondo Classico celebrava la morte e la rinascita di Dioniso anche in questo caso con feste decisamente portate alla perdizione, dal punto di vista moderno.</span><br />
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<span style="font-size: large;">Nelle isole Britanniche nasceva Lugh da un tumulo eretto a Newgrange in Irlanda e proprio il giorno del Solstizio d’Inverno un raggio di sole colpiva l’ingresso del tumulo illuminando la stanza interna.</span><br />
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<span style="font-size: large;">Nella Roma imperiale il 25 dicembre era dedicato al Sole invincibile, infatti l’imperatore Aureliano stabilisce per questa data il Dies Solis Invictis per celebrare la potenza del Sole sull’intero cosmo. Il 25 Dicembre era anche la nascita di Mithra Divinità molto vicina al mondo militare e Dio che faceva da tramite tra il mondo umano e quello Divino.</span><br />
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<span style="font-size: large;">Il 23 Dicembre Iside dava alla Luce Horus, divinità che rappresentava dapprima il Sole poi a seguito del combattimento avuto con lo zio Seth anche la luna.</span><br />
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<span style="font-size: large;">Papa Giulio I per festeggiare Gesù come “sole di giustizia” e per far fronte alla forza delle tradizioni antiche stabilisce (tra il 337 e il 352) la nascita di Cristo il 25 Dicembre.</span><br />
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<span style="font-size: large;">Moltissime sono anche le tradizioni legate a questo giorno, alcune delle quali sono arrivate fino a noi, la più conosciuta è sicuramente l’albero di natale, probabilmente ripreso da M. Lutero e giunto a noi quale strumento di celebrazione del natale, in realtà fin dall’antichità si addobbavano alberi per il periodo solstiziale in modo da celebrare con candele e frutti secchi la rinascita del Sole. Altra tradizione era quella del ceppo di Yule, un pezzo di albero portato la sera della vigilia e fatto bruciare tutta la notte dopo che, solitamente, il membro più giovane (il giovane Dio Sole) della famiglia lo accende.</span><br />
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<span style="font-size: large;">Un'altra tradizione riguarda la bambola del grano fatta a Lammas, in questo giorno in alcune zone la bambola veniva bruciata nel caminetto per propiziare un raccolto migliore dell’anno precedente.</span><br />
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<span style="font-size: large;">Un’ulteriore usanza che ci arriva dall’antichità è lo scambio di doni, in passato infatti era d’uso regalare delle candele che rappresentassero la nascita del nuovo Sole e propiziare salute e prosperità a chi la si regalava. Col passare dei secoli questa tradizione si è poi mutata nel consumistico sistema attuale.</span><br />
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<span style="font-size: x-large;">RE AGRIFOGLIO</span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCVKhPtwE4kqBLKpEGLTr3jT3Rsu5uoh-Df_1NJQvGkPxw1hTl2oEf8LMwSHKsEoEws0Dt3BTQ4IisCVl4dgRefQ_R1QuiefB-sLXl3p4TIX5kJkr1gkydZ4yFn3JpvLHhBb4Utl-55TI/s1600/erhnr9.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCVKhPtwE4kqBLKpEGLTr3jT3Rsu5uoh-Df_1NJQvGkPxw1hTl2oEf8LMwSHKsEoEws0Dt3BTQ4IisCVl4dgRefQ_R1QuiefB-sLXl3p4TIX5kJkr1gkydZ4yFn3JpvLHhBb4Utl-55TI/s1600/erhnr9.jpg" /></a></div>
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<span style="font-size: large;">Fin dai tempi più antichi i popoli pagani hanno prestato grande attenzione e interesse per il ciclo stagionale dell'anno, che si alternava e ripeteva continuamente in un eterno ciclo di Vita, Morte e Rinascita. Questo perché la loro vita dipendeva essenzialmente da essi e conoscerli permetteva loro di conviverci, di sfruttarne le qualità ma, soprattutto, di riuscire a coltivare la terra per nutrirsi, rispettando i tempi adatti per la semina, la crescita, il raccolto e il riposo. Ci sono diversi miti e leggende che riguardano questi cicli legati a solstizi ed equinozi, tutti simili per un aspetto: i due archetipi opposti (Vita e Morte, Luce ed Ombra, Estate e Inverno) che combattono una lotta eterna.[Image]Albero simbolo del Solstizio d’Inverno, l’agrifoglio è anche legato alla parte calante dell’anno, quella che dal momento di maggior splendore del Sole porta al momento più buio e freddo. Esso rappresenta il Vecchio dell’anno passato, il Re Agrifoglio dalla lunga barba bianca e dal sorriso radioso che a seconda delle tradizioni assume nomi diversi. (Notare che anche Babbo Natale porta un rametto di agrifoglio sul berretto).Le prime tracce del Re Agrifoglio risalgono al XII Secolo, dove lo troviamo come “l'Uomo Verde”. In molte località dell'Europa è ancora usanza accendere falò di querce per celebrare il 'passaggio' di metà inverno (21 dicembre). In alcune tradizioni, la quercia è il re della metà crescente dell'anno (durante la quale il giorno si allunga), e l'agrifoglio è il re dell'altra metà. Una credenza di origine sconosciuta ancora molto diffusa nelle campagne delle isole britanniche vede nell'agrifoglio la personificazione delle forze maschili della natura e nell'edera quella delle forze femminili. Tagliando le siepi, molta gente, soprattutto nel Galles, fa attenzione a non danneggiare gli alberi di agrifoglio.</span><br />
<span style="font-size: large;">Una ballata medievale dell'Inghilterra, dove l' agrifoglio è ancora il sempreverde più utilizzato a Natale, dice: "Chi parla male dell'agrifoglio", in un baleno verrà impiccato. Alleluia!" Nella tradizione pre-cristiana, l'agrifoglio non viene citato spesso, se si eccettuano quei documenti che contengono le formule magiche dei dottori sciamani-erboristi anglosassoni. Un manoscritto, ad esempio, riporta un rimedio per lo stomaco che veniva preparato bollendo frammenti di foglie nel latte fino a farli diventare teneri. Tre frammenti andavano mangiati di mattina e tre di sera dopo i pasti (il numero tre ricorre spesso, in quanto numero sacro per il Piccolo Popolo).</span><br />
<span style="font-size: large;">A rappresentare le forze opposte che si combattono nel ciclo stagionale sopravviventi ancora oggi, troviamo il Re Quercia e il Re Agrifoglio. Questi Re si sfidavano due volte l’anno, per ogni anno, e uno dei due veniva alternativamente sconfitto dall’altro, che otteneva così la vittoria e la supremazia sulla Terra fino alla sfida successiva.</span><br />
<span style="font-size: large;">Questi scontri avvenivano nei due momenti del ciclo annuale in cui il Sole era al suo massimo e al suo minimo splendore, ovvero durante i solstizi, simboli della massima potenza di una forza sull’altra, ma allo stesso tempo dell’inizio del suo decadimento.</span><br />
<span style="font-size: large;">Il Re Quercia rappresenta quindi la forza positiva e l’azione e, sconfiggendo il Re Agrifoglio al solstizio d’inverno, assicura la rinascita della luce fino al solstizio d’estate, il suo massimo splendore; il Re Agrifoglio, invece, rappresenta la forza negativa e la passività e, sconfiggendo il Re Quercia al solstizio d’estate, assicura il ritorno dell’oscurità, la morte apparente della Natura e il suo riposo, fino al solstizio d’inverno.</span><br />
<span style="font-size: large;">Entrambe queste figure sono indispensabili e necessarie e non potrebbe mai esservi la vittoria definitiva di un Re sull’altro perché questo comporterebbe senz’altro la distruzione del mondo. Ciò che invece è importante è l’equilibrio perfetto tra le parti.</span><br />
<span style="font-size: large;">Essi sono luce e buio, gemelli e parte l’uno dell’altro, ma in eterna lotta. Ed è proprio questa lotta tra i due opposti, questa tensione che si crea tra le due parti, che produce il cambiamento, la trasformazione e la generazione di nuova vita da parte della Madre Terra.</span><br />
<span style="font-size: large;">In questa, come in molte altre interpretazioni mitologiche del ciclo della fertilità, si trovano costantemente i sacrifici di figure di re o di divinità maschili che, tra l’altro, nei tempi più antichi, venivano applicate nel vero senso della parola quando un uomo, che spesso era veramente un re o un esponente della tribù, si faceva immolare in nome di un Dio, diventando in questo modo il Dio stesso. Raramente, però, si trovano sacrifici da parte di una qualche divinità femminile. La Dea, infatti, è eterna e senza tempo, e veglia sui combattimenti delle due forze semplicemente mutando il suo aspetto in base a chi conquista la momentanea vittoria.</span><br />
<span style="font-size: large;">Questo triangolo divino, tra due forze che si contendono il regno e il favore della Dea, e la Dea stessa, viene spiegato chiaramente nei miti della cultura celtica.</span><br />
<span style="font-size: large;">Per la concezione celtica il Tempo, inteso come il succedersi lineare di giorni, anni e millenni, sarebbe dominato dal principio del Dio, che interpreta il ciclo stesso di Vita, Morte e Rinascita venendo alla luce dal grembo della Dea, vivendo al suo fianco e morendo tra le sue braccia, per poi rinascere di nuovo dal suo grembo; ciò che sta al di là del Tempo, e che quindi è eterno, invece, sarebbe dominato dalla Dea, che presiede ai cicli e non muore mai -non per altro l’Altromondo, il luogo oltre le nebbie che si raggiunge dopo la morte e in attesa della rinascita, è la dimora della Dea. La divisione del ciclo annuale in due parti, ovvero quella attiva e quella passiva, sono rappresentate da due volti del Dio stesso, Cernunnos e Maponos, ai quali la Dea dona alternativamente le sue attenzioni. Il primo rappresenta il Dio dell’Inverno, più maturo e silenzioso, ma di grande saggezza; il secondo il Dio dell’Estate, più giovane e affascinante, brillante e forse più impulsivo, ma di grande passione.</span><br />
<span style="font-size: large;">In ogni ciclo Maponos conquista l’amore della Dea, con cui si unisce nella festa di Beltane, e poi, a Samhain, muore, portando con sé il calore e la luce. Da quel momento in poi la Dea torna dal suo primo amante Cernunnos e, al suo fianco, nell’apparente morte dell’anno, Ella rinnova la Terra. Dal suo ventre però Maponos rinasce in inverno e dà inizio ad un nuovo ciclo.</span><br />
<span style="font-size: large;">La Dea è quindi la Regina, la Sovranità che accorda il suo favore ad uno o all’altro Dio, permettendo così che si crei il movimento e l’equilibrio adatto perché la vita possa esistere.</span><br />
<span style="font-size: large;">La differenza che si può notare tra le prime due figure di archetipi divini, il Re Agrifoglio e il Re Quercia, e le altre due, Cernunnos e Maponos, ovvero il Re dell’Inverno e il Re dell’Estate, è il momento in cui questi re conquistano il favore della Dea e il regno sulla terra. I primi due infatti si combattono durante i solstizi e portano la loro influenza, negativa o positiva, in modo graduale, iniziando proprio nel momento in cui il loro opposto è al pieno della sua potenza, mentre gli altri due si presentano attivamente quando il mondo materiale e quello spirituale sono più vicini e i risvolti delle stagioni sulla terra sono già visibili, a Samhain e a Beltane.</span><br />
<span style="font-size: large;">Questa differenza è tuttavia un punto abbastanza trascurabile e secondario, mentre l’importanza principale va data alle forze opposte, quale che sia il nome che si voglia dar loro, e a ciò che crea il conflitto fra esse e il passaggio dall’una all’altra, interazioni peraltro appartenenti non solo alla terra e ai suoi cicli di fertilità ma anche a noi stessi. Noi, infatti, cercando l’armonia con le piccole e grandi forze del mondo esteriore scopriamo che il nostro mondo interiore non è poi così diverso e che ogni sua parte va apprezzata sempre. Solo così facendo si scoprirà che trovare l’armonia con i cicli della terra può anche avvicinare alla conoscenza e all’armonia dei nostri cicli interiori. Un gran passo per il nostro benessere sia fisico che spirituale.</span><br />
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<span style="font-size: x-large;">AGRIFOGLIO</span></div>
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<span style="font-size: large;">La pianta di Agrifoglio</span></div>
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<span style="font-size: large;">L'usanza di decorare la casa con ramoscelli di pungitopo e di agrifoglio è una delle più antiche tradizioni. Si credeva che le foglie acuminate e pungenti come armi di difesa avessero il potere di scacciare gli spiriti maligni. I rami di agrifoglio hanno una loro Lstoria. I romani usavano regalarlo agli sposi novelli in segno di augurio e di simpatia. Quando invasero la Britannia, essi stupirono di notare che l'agrifoglio era considerato pianta sacra.</span></div>
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<span style="font-size: large;">I Druidi appendevano rami di agrifoglio nelle loro abitazioni per onorare con amore gli spiriti della foresta, e dopo di loro questa usanza continuò ad essere rispettata, con l’intento di allontanare sortilegi e fulmini, di propiziare la fertilità degli animali e della terra, e soprattutto la protezione dalle presenze malevole e dalla sfortuna.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Le spine appuntite delle sue foglie, infatti, mostrano senza alcun dubbio la sua funzione di difesa naturale, di combattività verso ciò che è pericoloso o ostile, di reazione attiva agli stati d’essere negativi.</span></div>
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<span style="font-size: large;">I fiorellini bianchi dell’agrifoglio, appesi alla maniglia della porta di casa, si credeva ostacolassero l’entrata di persone o entità dannose, e questa forza magica si pensava fosse ancora più forte e potente se la porta stessa fosse stata costruita con il suo legno duro e resistente. Soprattutto durante le feste del Solstizio e del Natale una simile protezione sarebbe stata auspicabile, dato che in tal periodo i folletti del bosco si sbizzarriscono e sono molto più dispettosi del solito, con i loro scherzi e le loro malefatte.</span></div>
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<span style="font-size: large;">In Irlanda, se si ricevevano rami d’agrifoglio prima del Solstizio, questi venivano spazzati fuori subito dopo il Solstizio stesso, poiché non era di buon auspicio conservare le cose dell’anno vecchio, ed inoltre in tal modo si spazzava via tutto ciò che apparteneva al passato, potendo poi cominciare un nuovo ciclo più leggeri e con lo sguardo rivolto non indietro, ma avanti a sé.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Come accennato, l’agrifoglio era connesso anche alla Fortuna che poteva pervenire dei regni sottili. Questa sua magica caratteristica compare in una delle antiche leggende irlandesi appartenente al Ciclo di Finn McCumhail, nella quale si racconta che le tre figlie di Conanan possedevano tre fusi costruiti con il suo legno. Su di essi le tre Donne avevano posto matasse di filo fatato ed avevano filato la sorte di Finn e dei suoi guerrieri, provocando il loro imprigionamento e forse, con esso, una delle prove che essi avrebbero dovuto superare.</span></div>
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<span style="font-size: large;">In questo senso, l’agrifoglio risulta essere vicino alle sacre Filatrici del Destino, nonché loro stesso strumento per determinare la sorte degli uomini posti sotto la loro protezione.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Sempre tra i celti, con il legno dell’agrifoglio si costruivano le lance e gli scudi dei guerrieri. Anche in questo caso appaiono chiaramente le funzioni di attacco alle forze ostili e, al contempo, difesa da esse, esercitate dalla pianta e probabilmente resi ancor più potenti ed efficaci dai suoi influssi sottili.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Anche i neonati potevano essere protetti da questo magico arbusto; per questo venivano spruzzati con l’Acqua di Agrifoglio, preparata come infuso delle foglie oppure come distillato.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Infine, pare che un antico incantesimo usasse l’agrifoglio per attirare i desideri del cuore. Se ne dovevano raccogliere nove foglie da una pianta non troppo spinosa, dopo la mezzanotte di un venerdì, nel più completo silenzio. Le foglie dovevano essere avvolte in un panno bianco, alle cui due estremità si dovevano fare nove nodi. Il sacchettino andava quindi riposto sotto al cuscino e ciò che si sarebbe intensamente desiderato, poggiandovi sopra la testa, si sarebbe presto avverato. Quando Colombo scoprì l'America, trovò che gli indiani tenevano in gran conto le piante di agrifoglio; se ne fregiavano come di un distintivo di coraggio durante le battaglie; ne piantavano arbusti davanti alle capanne per tenere lontano gli spiriti maligni, bevevano decotti di foglie e di bacche per acquistare forza. Anche il maté, la più diffusa bevanda dell'America meridionale, é preparata con foglie di agrifoglio; ha proprietà stimolanti perché contiene caffeina in quantità superiore a quella del caffé. Quanto alle bacche rosse, esse sono uno dei cibi preferiti dal pettirosso.L’agrifoglio infatti possiede una scarsa tossicità che ne permette l’utilizzo curativo, ad eccezione delle sue bacche che, sebbene anticamente usate, sono velenose per l’uomo in quanto provocano forte diarrea e vomito.Le foglie, invece, usate in infusi, decotti, vini medicinali o sciroppi, sono un rimedio ottimo contro reumatismi e artrite, nonché contro l’influenza, la febbre e la tosse forte e persistente.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Anche la corteccia, in modo simile alle foglie, abbassa la temperatura corporea e, inoltre, calma i disturbi legati al fegato.</span></div>
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<span style="font-size: x-large;">IL NUOVO SOLE</span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkCPrEs-rJrtgVV8JzwGgEyl01o1N6GW2dhd_CG_j0xWMVB8LpPh7hxjd_45UXGxc4Qa2mtz3z9mIomE-9t3Ql-xVe9otRLrOUftOrY0soa6oFTiXLU4-BIDsvrlOzMbUzxVo9Q8i8dK8/s1600/j93qza.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkCPrEs-rJrtgVV8JzwGgEyl01o1N6GW2dhd_CG_j0xWMVB8LpPh7hxjd_45UXGxc4Qa2mtz3z9mIomE-9t3Ql-xVe9otRLrOUftOrY0soa6oFTiXLU4-BIDsvrlOzMbUzxVo9Q8i8dK8/s320/j93qza.jpg" width="320" /></a></div>
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<span style="font-size: large;">Le giornate cominciano già ad accorciarsi in modo visibile dal 13 dicembre, giorno dedicato non a caso a Santa Lucia: nonostante l'agiografia non faccia alcun cenno alla questione, ella viene simboleggiata con gli occhi su un piattino ad indicare il suo legame con la luce (Lux - Lucia), come ricorda anche la tradizione col proverbio:</span></div>
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<span style="font-size: large;">da Santa Lucia a Natale il dì s'allunga quanto un passo di cane.</span></div>
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<span style="font-size: large;">La stagione buia era estremamente temuta nelle culture rurali: intanto bisogna tener conto della scarsità delle risorse alimentari disponibili in questo momento dell'anno. Senza i supermercati, con la terra gelata e fredda e le piante ritirate in se stesse per difendersi dal gelo non restano che cavoli, coste e le scorte fatte durante l'estate.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Il buio stesso è motivo di timore.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Come si può ben immaginare il ritorno della luce significava il ritorno alla speranza, al cibo, al calore, alla vita.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Giungere al Solstizio, superare la Candelora erano evidenti segni di poter sopravvivere anche quell'anno alla ciclica "morte".</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Non a caso innumerevoli nascite miracolose e divine vennero collocate in questa data, maschili e femminili:</span></div>
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<span style="font-size: large;">1. Dionisio o Bacco o Libero dio del vino della gioia e delle orge di Grecia e Roma.</span></div>
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<span style="font-size: large;">2. Sol Invictus del Vicino Oriente e di Roma, Mithras di Roma, nato in una grotta (da una roccia), culto dei militari e quindi diffuso in tutti gli angoli dell'impero dalle legioni (diverso dal Mithra di Persia nato da una vergine morto e risorto, sembra dopo tre giorni), e diverso da Mitra indiano dio della luce e del giorno poi, sempre nati insieme all'allungarsi delle ore di luce ci sono : Adone (o Adonis) di Siria, e forse anche il suo corrispondente di Frigia.</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">3. Attys, nato da una vergine, morto a titolo di sacrificio, e che inoltre risorge il 25 Marzo in corrispondenza anche di data, oltre che di significato, col periodo della pasqua.</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">4. Atargatis di Siria, grande dea madre, dea della natura e sua rinascita, chiamata dai romani anche Derketo e dea Syria (la sua festa risulta al 25 Dicembre, quasi con certezza come data di nascita)</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">5. Kybele (o Cibele) dea della Frigia amata da Adone (il 25 Dicembre era festeggiata insieme ad Adone: ma che tale data fosse considerata la nascita in questo caso non è certo, è solo presunto).</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">6. Astarte (o Asteroth) della Fenicia, dea suprema, nonché dea della fecondità e dell'amore. Venerata anche dal re Salomone a Gerusalemme (la sua festa risulta al 25 Dicembre, quasi con certezza come data di nascita). Anche essa scese agli inferi e risorse.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">7. Il dio solare babilonese Shamash del Vicino Oriente.</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">8. Il dio sumero Dumuzi (o Tammuz) la cui morte periodica rituale corrispondente a quella di Adonis era pianta anche alle donne ebree (Ezechiele VIII,14).</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">9. Krishna, (attualmente il dio più importante dell'India) che inizialmente appare nel testo sacro Mahabarata come reincarnato dal dio padre Visnù come un uomo eroico o semidio, e poi si rivela come dio. Era venuto al mondo per riconquistarlo dai demoni. (Notate qualche parallelismo?). Infine Krisna muore ucciso (da una freccia, non sulla croce), ma rinascerà anche lui e come babbo natale porta doni nel cuore della notte.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">10. Joshua Ben Josef (Gesu' il Nazireo/nazareno, Galileo, detto il Cristo e Salvatore)</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">11. Baldur in Scandinavia.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">12. Freyr in Scandinavia.</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">13. Bacab dio dei Maya dello Yucatan (attuali Guatemala e Messico Sud Est).</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">14. Huitzilopochtli</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">15. Quetzocatl entrambi del Messico centrale azteco.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">La nascita del Dio o della Dea cadeva dopo i giorni bui del solstizio attorno al 21 dicembre.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Dato il moto apparente del sole il buio pareva regnare per tre giorni circa: il 25 dunque la luce tornava - e torna - vittoriosa a trionfare e la consapevolezza condivisa indicava che il ciclo era rinnovato.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Nella nostra cultura il Natale indica la nascita di Gesù Bambino che, secondo la tradizione, avviene proprio questo giorno, appena dopo la mezzanotte.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Come abbiamo visto la data era già usata sin dagli albori della civiltà.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">A Roma la festa del 25 dicembre fu introdotta ufficialmente da Aureliano nel 273 d.C. per festeggiare il Dies Natalis Solis Invicti, la festa dedicata alla nascita del Sole (Mitra) e solo nel III secolo fu sostituita dalla ricorrenza cristiana.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Ma il legame con l'antico mondo agricolo e pagano rimaneva con le festività dei Saturnalia, che dal 17 al 23 dicembre venivano allestite in onore di Saturnus, dio della semina e del grano.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Durante il primo giorno la cerimonia si svolgeva presso il tempio dedicato al dio con un sacrificio ed un banchetto.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Dal 17 iniziava un periodo di vacanza: era il periodo più allegro dell'anno e nelle famiglie si scambiavano doni e biglietti di auguri, proprio come si usa ancora oggi.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Si facevano grandi banchetti, si rovesciava il rapporto tra schiavi e padroni e veniva permesso anche il gioco d'azzardo. Veniva eletto per scherzo un re: il princeps saturnalicius (fonte: Maat).</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">I Saturnalia si collocavano nel periodo di riposo dai lavori agricoli e probabilmente la festa induceva la comunità a riunirsi e quindi a condividere il rigore invernale irrorandolo della gioia e allegria tipica del mondo pagano.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">La festa, dedicata a Saturno quale dio della fertilità, serviva anche ad augurare la fecondità della terra.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Nella corrispondenza greca Saturno era identificato con Crono, patrono della mitica età dell’oro: così i Saturnali celebravano anche il ricordo della mitica era primordiale in cui si riteneva che la proprietà delle terre e dei beni fosse comune e che non esistessero né il lavoro né i conflitti sociali né la guerra, età che ricorda gli studi di Marija Gimbutas - archeologa - sul culto della Dea presente nelle società umane dal tardo Paleolitico e lungo tutto il Neolitico e la cui ultima rappresentazione storica fu Creta.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Forse a ricordo del legame col femminile veniva festeggiata anche Opi o Ops, moglie di Saturno e dea del raccolto e dell'abbondanza. Alla sua protezione era affidato il grano mietuto e riposto nei granai e proprio durante i Saturnali si festeggiavano le Opalie il 19 dicembre, a lei dedicate.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">L'altro momento dell'anno in cui Opi veniva onorata era il 25 agosto, nelle Opiconsivie. Questa data rappresenta un'altra porta dell'anno dedicata al raccolto: si festeggia infatti l'Assunzione di Maria Vergine ma anche il Grande Sabba del raccolto chiamato, secondo la tradizione celtica, Lammas o Lughnasad (1 - 15 agosto).</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Opi viene raffigurata con una cornucopia, sebbene nella scultura del Bartolomeo poco sopra riportata la vediamo tenersi i seni, proprio come l'antica Inanna osava fare, in segno di fecondità.</span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;">L'ABETE</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzJHRzwGsu0ipXcaZIXL956DkDbxAG7TYV49-zRfee03hoJsIfsGjwMSQ7zi8SS5J7IczGg_Uuc5DO0vhNsSEcGj5zUR563Xc0zgpUB3e5OGSaT1iDFhfJ4o3D5Axd3ztvAkSTifBp5hw/s1600/1f1g7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzJHRzwGsu0ipXcaZIXL956DkDbxAG7TYV49-zRfee03hoJsIfsGjwMSQ7zi8SS5J7IczGg_Uuc5DO0vhNsSEcGj5zUR563Xc0zgpUB3e5OGSaT1iDFhfJ4o3D5Axd3ztvAkSTifBp5hw/s1600/1f1g7.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">tratto da Calendario, Alfredo Cattabiani</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<div style="font-size: x-large;">
Fin dall'antico Egitto l'abete fu considerato un albero della Natività, non meno antico della palma, perchè era la pianta sotto la quale era nato il dio di Biblos, il prototipo dell'Osiride predinastico egizio.</div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div style="font-size: x-large;">
In Grecia l'abete bianco o elàte era sacro alla dea Artemide, cioè alla luna, protettrice delle nascite, in onore della quale, nelle feste dionisiache, se ne sventolava un ramo con una pigna sulla punta, intrecciato con un tralcio di edera.</div>
<div style="font-size: x-large;">
Portava lo stesso nome dell'abete bianco Elàte, la dea della luna nuova, detta anche Kaineìdes, da kainìzo, rinnovare, recare cose nuove.</div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div style="font-size: x-large;">
Un giorno, narra un mito, la ninfa Kaineìdes, figlia di Elato il Magnesio, o secondo altri mitografi di Corono il Lapita, fu posseduta da Poseidone che, soddisfatto, le chiese cosa desiderasse come dono d’amore: “Trasformami in un guerriero invincibile, sono stanca di essere donna”.</div>
<div style="font-size: x-large;">
Kaineìdes divenne così il guerriero Kaineùs, che condusse più volte alla vittoria i Lapiti fino ad essere proclamato loro Re.</div>
<div style="font-size: x-large;">
Inorgoglito da suo potere, Kaineùs piantò una lancia di abete nel mezzo della piazza del mercato costringendo tutti ad offrirgli sacrifici, quasi si fosse trattati di una divinità.</div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div style="font-size: x-large;">
Zeus, sdegnato dalla sua presunzione, indusse i Centauri a ucciderlo.</div>
<div style="font-size: x-large;">
Durante le nozze di Piritoo, essi assalirono il guerriero, che ne uccise facilmente cinque o sei senza riportare nemmeno un graffio, perché le armi degli assalitori scivolavano sulla sua invulnerabile pelle.</div>
<div style="font-size: x-large;">
I Centauri superstiti cambiarono allora tattica e percossero Kaineùs sul capo con tronchi di abete fino a stenderlo a terra; poi lo ricoprirono con una catasta di altri tronchi soffocandolo. A quel punto un uccello grigio volò via dalla catasta.</div>
<div style="font-size: x-large;">
L'indovino Mopso, che aveva assistito alla scena, disse di aver riconosciuto in quell’uccello l’anima di Kaineùs.</div>
<div style="font-size: x-large;">
Al termine delle esequie si scoprì che il corpo del guerriero aveva riacquistato forme femminili.</div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div style="font-size: x-large;">
Il mito adombra probabilmente un rito primaverile in onore della Grande Madre, che doveva consistere nell'innalzamento di un abete nella piazza del mercato e in una cerimonia rituale in cui uomini nudi, armati di magli, percuotevano sul capo un'effige della Madre Terra per liberare lo spirito dell'anno nuovo.</div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div style="font-size: x-large;">
L'abete, insieme con la betulla, viene considerato fra le popolazioni dell'Asia settentrionale un albero cosmico che si erge al centro dell'universo.</div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div style="font-size: x-large;">
Secondo gli altaici, sull'ombelico della terra spunta l'albero più alto, un gigantesco abete i cui rami si innalzano fino alla dimora di Bai-Ulgän, la divinità protettrice, collegando le tre zone del cosmo: cielo, terra e inferi.</div>
<div style="font-size: x-large;">
Secondo gli Ostìachi-Vasjugan la sua cima penetra nel cielo mentre le radici affondano negli inferi.</div>
<div style="font-size: x-large;">
I Tatari sostengono che una coppia dell'Albero celeste si trova nell'inferno: un abete con nove radici si erge davanti al palazzo di Irle Khan, il re dei morti (...).</div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div style="font-size: x-large;">
Nel calendario celtico l'abete era consacrato al giorno della nascita del Fanciullo divino: giorno supplementare che seguiva il solstizio d'inverno.</div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div style="font-size: x-large;">
Il legame fra l'albero e il solstizio è documentato anche nei paesi scandinavi e germanici, nei quali, nel Medioevo, poco prima delle feste solstiziali ci si recava nel bosco a tagliare un abete che, portato a casa, si decorava con ghirlande, uova dipinte e dolciumi. Intorno all'albero si trascorreva la notte allegramente (...)</div>
<div style="font-size: x-large;">
(tratto da: Calendario, Alfredo Cattabiani, pag 72 e seg.).</div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div style="font-size: x-large;">
Cattabiani ricorda ancora che nei paesi latini l'albero di Natale ritorna come usanza solo nel 1800 quando la principessa Elena di Mecklenburg lo introdusse alle Tuileries suscitando la sorpresa della corte.</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<span style="font-size: x-large;">IL CIOCCO</span></div>
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<br /></div>
<div style="font-size: x-large;">
Accanto all’abete era viva in tutta l'Europa fino a qualche decennio fa un’usanza che ora sopravvive in poche famiglie e in aree limitate: il ciocco natalizio, detto in tedesco jul e in francese calendau o chalendel con un evidente riferimento all'inizio dell'anno, ovvero al periodo</div>
<div style="font-size: x-large;">
In Italia è chiamato in vari modi secondo le regioni: süc in Piemonte, zoch nel trevigiano e ceppo o ciocco nell’Italia centrale. solstiziale.</div>
<div style="font-size: x-large;">
Questa antichissima usanza, diffusa in tutto il continente europeo, venne interpretata nel primo Medioevo in senso cristiano: ilsüc - come si diceva ancora all'inizio del secolo scorso nelle campagne piemontesi - era il simbolo del Cristo che si era sacrificato per salvare l’umanità, per sostenere l’uomo nel suo viaggio terreno.</div>
<div style="font-size: x-large;">
Il ceppo doveva bruciare un poco ogni sera per dodici giorni, simboli dei dodici mesi dell’anno: era analogo dunque al sole che, nato al solstizio d’inverno, avrebbe nutrito la terra per un anno intero.</div>
<div style="font-size: x-large;">
Per questo motivo si diceva: «Domani è il giorno del pane» e si mangiavano nel periodo natalizio, come oggi d'altronde, dolci a base di farina, fra i quali il più celebre in Italia è il panettone milanese.</div>
<div style="font-size: x-large;">
L'usanza è diffusa in tutta Europa: in Francia, per esempio, si usa cuocere nelle campagne il cosiddetto pain de Calandre.</div>
<div style="font-size: x-large;">
Poi se ne taglia nella parte superiore un pezzetto sul quale vengono incise tre o quattro croci: è un talismano, dicono i contadini dell'Alvernia, capace di guarire da molti mali.</div>
<div style="font-size: x-large;">
Il resto del pain de Calandre viene mangiato da tutta la famiglia.</div>
<div style="font-size: x-large;">
In Inghilterra i fornai regalavano ai clienti una focaccia beneaugurale, detta Christmas-batch, non diversamente da quelli lombardi che, prima della pancommercializzazione moderna, offrivano il panettone a Natale. (...)</div>
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<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
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<span style="font-size: x-large;">IL RAMO DEI DESIDERI</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">È un rituale di tradizione celtica ..Nove giorni prima del solstizio bisogna procurarsi un ramo secco di medie dimensioni e pitturarlo con vernice dorata.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Bisogna appenderlo poi all’entrata di casa nostra di modo che ogni persona che entra potrà scrivere su dei foglietti i propri desideri, che poi legherà al ramo con dei nastri colorati.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Nove giorni dopo si accenderà il fuoco di Yule e il ramo verrà sistemato sulla legna da ardere.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">I desideri, bruciando, saliranno col fumo sempre più in alto, fino a raggiungere gli Dei e, forse, verranno accolti ed esuditi.</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: x-large;">ETIMOLOGIA YULE:</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">L'etimologia della parola "Yule" (Jól) non è chiara. È diffusa l'idea che derivi dal norreno Hjól ("ruota"), con riferimento al fatto che, nel solstizio d'inverno, la "ruota dell'anno si trova al suo estremo inferiore e inizia a risalire". I linguisti suggeriscono invece che Jól sia stata ereditata dalle lingue germaniche da un substrato linguistico pre-indoeuropeo. Nei linguaggi scandinavi, il termine Jul ha entrambi i significati di Yule e di Natale, e viene talvolta usato anche per indicare altre festività di dicembre. Il termine si è diffuso anche nelle lingue finniche per indicare il Natale (in finlandese "Joulu"), sebbene tali lingue non siano di ceppo germanico.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Altri Nomi: Farlas, Alban Arthuan, I Saturnali, Sol Indiges, il Dies Natalis Solis Invicti, diem octavum Kalendas Ianuarias, Geola.</span></div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
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<span style="font-size: x-large;">SIMBOLOGIA</span></div>
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<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Luna</span></div>
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<span style="font-size: large;">Fredda, Quercia, Luna delle Notti Lunghe</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Simboli</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Ceppo, l'albero, candele, vischio, l'edera, gli abeti</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Divinità</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Tutte gli Dei nascenti e del Sole, tutte le Dee Madri e le Dee triplici.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Dee</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Brigid, Iside, Demetra, Madre Berta , Diana, La Grande Madre, Morrigan Brigit (entrambi Celtic), Iside (egiziana), Demetra, Gea, Pandora, Selene e Artemide (tutti e cinque i greci), Giunone e Diana (entrambi romani), Astarte (Medio Oriente), Woman Spinning (nativi americani)</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Dei</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Apollo, Ra, Odino, Lugh, il Re Quercia, il Cornuto, l’ uomo verde, Padre Inverno, Santa Claus, Kirss Kringle, San Nicola, Re dell'Agrifoglio, Cernunnos, Freyr, Baldur, Trundholm, Samhein, Sole-Apollo Helios ,Adonis o Adone, Saturno, Bacco, Dionisio, Giove, Zeus, Juppiter, Plutone, Hadès Osiride o Osiris, Dupljaja, Dajbog. Dei neonati, Dei Sole, Madre e Dee Dee Triple. Dei Yule comprendono Apollo (greco), Ra, Osiride, Horus (tutti e tre egiziani), Lugh (irlandese-celtica), Padre Sole (nativi americani)</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Colori</span></div>
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<span style="font-size: large;">Rosso, Verde, Oro e Bianco</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Cibi tradizionali</span></div>
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<span style="font-size: large;">Noci, frutti come le mele e le pere, Maiale, Idromele, patate, cipolle, Dolci con il cumino</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Erbe</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Agrifoglio, Vischio, Edera, Cedro, Alloro, Ginepro, Rosmarino, Pino, Valeriana, Mirra</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Oli</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Rosmarino, Mirra, Noce Moscata e Cedro</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Incenso</span></div>
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<span style="font-size: large;">Pino e Cannella</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Animali</span></div>
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<span style="font-size: large;">Cervi, scoiattoli e il pettirosso</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Gemme</span></div>
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<span style="font-size: large;">Quelle dal colore rosso, rubini, corniole e granato</span></div>
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<span style="font-size: large;">Pianeta: Saturno</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Segno zodiacale</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Capricorno</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Meditazioni</span></div>
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<span style="font-size: large;">l'ispirazione creativa, la morte e la rinascita, rinnovamento interiore, vita nuova, la luce dalle tenebre, il ritorno del sole, i Misteri, la rigenerazione, la riflessione / introspezione, trasformazione.</span></div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
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<span style="font-size: x-large;">ATTIVITA</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Riportate tra i vostri amici la tradizione del wassail. Andate da loro e chiedere da bere in cambio di una canzone e benedicetelo quando bevete.</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Bere Wassail a Yule è una delle tipiche tradizioni inglesi dai tempi dei tempi. La parola Wassail deriva da Wes Hal che significa "alla tua salute". Questa bevanda è a base di vino e/o sidro con frutta e spezie. Veniva inoltre offerto agli alberi di mele perchè continuassero a produrre i loro frutti.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Anche se cade nel momento più scuro dell'anno, Yule è un momento sacro e di pace. La concentrazione del singolo dovrebbe essere verso la famiglia, gli antenati, la pace e la serenità.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Fatevi delle domande importanti su ciò che volete ottenere con l'anno che inizia.</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;"><b>Bagno di Yule </b></span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">1 bicchiere di olio di mandorle</span></div>
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<span style="font-size: large;">1 cucchiaio di estratto di vaniglia</span></div>
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<span style="font-size: large;">1/4 bicchiere di miele</span></div>
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<span style="font-size: large;">Barrette di cannella</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Mischiate tutti gli ingredienti, usare 1/4 per ogni bagno</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: x-large;">CELEBRAZIONE</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Il solstizio è chiamato “la porta”, che un tempo era custodita dal guardiano Giano Bifronte che con il cristianesimo fu sostituito dai due volti di Giovanni) che sono il simbolo di una esistenza di due dimensioni, che durante i solstizi si ritrovano.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Le Pratiche:</span></div>
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<span style="font-size: large;">Per addobbare la tavola usare un panno bianco, poi decoratela con sempreverdi, euforbia, rosmarino, agrifoglio, vischio e edera. Le tre candele da usare sono di colore rosso il simbolo del sangue del parto, bianche il simbolo dell’innocenza della nuova vita e verde il simbolo della crescita. L’incenso da utilizzare è composto da camomilla, zenzero, pino e salvia.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Durante questo giorno ci si dovrebbe alzare presto per poter ammirare il sorgere del sole. Per avere tanta fortuna e prosperità dovrete ungere una candela con olio di oliva e fatela passare nella camomilla secca. Accendetela e lasciatela consumare.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Dopo i festeggiamenti dovrete raccogliere tutte le decorazioni di yule che verranno conservate per IMBOLC.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Sul ceppo incidere una figura rappresentante il Sole utilizzando il coltello con il manico bianco, il Bolline e poi dargli fuoco nel caminetto.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Per il pasto di Yule preparate le bevande calde come il punch e tè di ibisco o di zenzero mentre le portate tradizionali sono le noci, le mele, i dolci bagnati col sidro, e il maiale.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Ai bambini bisogna dare un dolce di mele e arance aromatizzate con chiodi di garofano posto dentro un cesto di fronde sempreverdi e spighe di grano. Le arance rappresentano il sole, le fronde sempreverdi l’immortalità, le spighe il raccolto futuro.</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: x-large;">RITUALE</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Decorate il vostro altare con un albero o un ceppo di Yule (anche se ovviamente l'albero potrebbe dover stare per terra piuttosto che sull'altare stesso), simboli stagionali e candele.</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Mettete anche dell'incenso. Incenso puro, cannella, mirra... sono tutti appropriati alla stagione; non accendetelo subito, comunque. Infine, scegliete due candele dai colori stagionali.</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Se normalmente tracciate un Cerchio, fatelo ora.</span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Per cominciare il rituale, sedetevi sul pavimento vicino al vostro altare e non accendete ancora le candele. Prendetevi qualche minuto per pensare a come doveva essere questo periodo per i nostri antenati. Il raccolto era stato stipato e sapevano che nel giro di qualche mese le loro scorte di cibo avrebbero cominciato ad assottigliarsi. Era la stagione della Morte, quando la Terra giaceva in letargo, addormentata fino al ritorno della primavera. I nostri predecessori sapevano che nonostante l'oscurità di questa notte, presto la luce sarebbe tornata sulla Terra, e con essa nuova vita. Questa notte, il Solstizio d'Inverno, dà il benvenuto al Sole, il dispensatore primario di luce.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Accendete la prima candela, e dite: Questa è la notte del Solstizio,</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">la notte più lunga dell'anno. Come la Ruota dell'Anno compie un nuovo giro, io so che domani il Sole intraprenderà il suo viaggio verso di noi.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Con esso, nuova vita avrà inizio,una benedizione della Terra ai suoi figli.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Accendete la seconda candela, e dite: Questa è la stagione della Dea invernale. Questa notte celebro la festa del Solstizio d'inverno,</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">a rinascita del Sole, ed il ritorno della luce sulla Terra. Come la Ruota dell'Anno compie un nuovo giro, io onoro l'eterno ciclo di nascita, vita, morte e rinascita.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Accendete le candele rimanenti sull'altare, e se avete delle luci decorative, accendete anche quelle. Ritornate al vostro posto, rivolti verso l'albero o il ceppo. Sollevate le braccia verso di esso e dite: Oggi io onoro il Dio della foresta, il Re della natura, colui che governa le stagioni. Rendo grazie alla bella Dea,</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">le cui benedizioni portano nuova vita sulla Terra. Questo dono vi offro stanotte, mandando le mie preghiere a voi, attraverso l'aere.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Accendete l'incenso, e se volete lasciare un'offerta di cibo, pane o qualcos'altro, fatelo adesso. Mentre il fumo dell'incenso sale verso il cielo notturno, meditate su quali cambiamenti vorreste vedere prima del prossimo Sabbat. Riflettete su questo momento della stagione. Anche se l'inverno è qui, e la vita giace dormiente nel sottosuolo. Quali nuove cose vorreste veder fruttare per voi quando tornerà la stagione della semina? Come cambierete, e manterrete il vostro spirito durante i mesi freddi? Quando siete pronti, potete terminare il rito o proseguire con altri, come il Banchetto o il Far Scendere la Luna.</span></div>
</div>
</div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;"></span><br />
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<span style="font-size: large;"><b>Fonti:</b></span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<div>
<span style="font-size: large;">http://paganwiccan.about.com</span></div>
<span style="font-size: large;">
<div>
A Witches’ Bible, di Janet e Stewart Farrar</div>
<div>
L'enciclopedia delle piante magiche, di Scott Cunningham</div>
<div>
Feste Pagane, di Roberto Fattore I giardini incantati, di Devon ScottIl</div>
<div>
Tempo dei Celti, di Alexei Kondratiev</div>
<div>
"Il libro delle streghe" di Raymond Buckland</div>
<div>
Ed Altre fonti e miei vari appunti</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b><i>Documento di Daphne VolvaRagnarok</i></b></div>
</span></div>
</div>
<br />Daphne GwenLunèdhttp://www.blogger.com/profile/18226493778118089684noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8203692045167814941.post-15853613370237455012013-02-16T14:09:00.002-08:002013-02-16T14:09:18.726-08:00Tell The Owl - Argomento ⑪:<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivYxiQ7FNMe4Hb7GJqgPdoOMFa1fxDksBlBQyhB1c4r-Thw1LvumHcVTEUKPWrN3oQLiYFXJxFgxmLLxkCJZFne_asI0LxhSQd2Ql-sfL_zQL_bqenQcE-B8s95jPNSlfy9u0x_nFX9vg/s1600/0.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivYxiQ7FNMe4Hb7GJqgPdoOMFa1fxDksBlBQyhB1c4r-Thw1LvumHcVTEUKPWrN3oQLiYFXJxFgxmLLxkCJZFne_asI0LxhSQd2Ql-sfL_zQL_bqenQcE-B8s95jPNSlfy9u0x_nFX9vg/s320/0.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;">Luoghi con energie particolari - Genius Loci</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;">Interessante! in questo argomento si parlerà del Genius loci , ovvero un entità legata al luogo che muta con il tempo ed anche con le energie che hanno abitato il posto... ad essere sincera pur conoscendo l'argomento non ho mai approfondito a riguardo o provato ad invocare un genius loci o almeno non volontariamente.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;">Quando mi trovo a stare a stretto contatto con la natura riesco facilmente a percepire le energie del luogo e se mi concentro tramite alcune pratiche riesco a mettermi in contatto con loro e percepire il luogo esatto di dove risiedono , una volta in un parco dove c'era un boschetto con i miei due amici che seguono questo percorso stavamo cercando un luogo giusto per poter celebrare l'esbat , arrivati in un certo punto del sentiero che stavamo proseguendo esattamente vicino agli antichi acquedotti romani abbiamo percepito una strana sensazione e ci siamo involontariamente tutti e tre fermati più o meno nello stesso punto , il tempo di parlarci fra di noi e capiamo che il luogo non era favorevole alla nostra presenza , era come se non voleva che andassimo oltre e non gradiva che noi eravamo li , in quel momento abbiamo deciso di cambiare rotta anche per non avevamo i mezzi per poter approfondire....</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;">In altri modi mi ricordo la prima volta che conobbi due persone che mi svelarono questo cammino durante una passeggia vicino casa della mia bis nonna dove andavo tutti gli anni in vacanza sentivo qualcosa che mi attirava al di fuori del sentiero che seguivo sempre e che poi alla fine mi portò dove delle "streghe" stavano celebrando .</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;">Riesco involontariamente e sempre a collegarmi con il luogo dove sono molte volte questa cosa quando ancora non sapevo influiva addirittura sulle mie emozioni , quando poi ho imparato a riconoscere queste energie capivo quando e come ero in grado di respingerle o farle entrare.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;">Tornando invece ai luoghi a cui sono legata ce ne sono molti che scelgo ogni volta come un mio "rifugio" per entrare in contatto meglio con la mia spiritualità o per celebrare gli esbat/sabba quelli a cui sono più legata appartengono al mio passato ed hanno un significato speciale per me, il primo è dove come dicevo prima ho incontrato due signore che mi hanno fatto conoscere quest'arte ed questo in foto , infatti questo luogo oltre che magico è pieno di energie positive è in un luogo particolare dove i quattro elementi entrano in completa sintonia ed è per questo che è ancora più speciale , li scorre un piccolo ruscello di un acqua che si può bere e limpidissima , i raggi del sole arrivano sempre filtrando tra i magnifici alberi e il tutto è cullato dalla voce del vento che sfiorando le rocce sembra che canti ....io la considero la mia sorgente ,infatti da li che viene il nome del mio forum dove cerco di condividere e divulgare questa fantastica arte...</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;">il secondo è il giardino dietro casa , dove oltre a crescere tutte le mie erbe , ci sono anche gli alberi e piante che ogni volta ci donano una parte di loro , in particolare li risiede il mio ciliegio , con questo luogo ho un rapporto particolare oltre per il fatto che risiede l'albero che mi ha donato la mia bacchetta , ma anche perchè li riposa per sempre la mia micia zafira che dopo due anni posso ripetere urlando che lei non era un semplice animale e ciò che ha insegnato e trasmesso non ha limiti , ma questa è un altra storia che non vorrei toccare , quindi tornando al luogo nel caso in cui non posso allontanarmi ho avuto modo di celebrare le festività ma anche solo di sdraiarmi ai piedi del mio ciliegio e concedermi completamente alla natura , entrare in piena simbiosi con il mio lato spirituale e parlare con essa...</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;">e un altro luogo che merita di essere qui è un posticino lungo mare nelle grotte inutile dire che questo posto è magico , bisognerebbe provare ad andarci ed ascoltare ciò che ti fà sentire e trasmettere...</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;"></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;">Proprio per parlare ora in questo momento alle 22:16 ..ero qui a scrivere l'argomento e sento muovere la sedia sotto di me, un buco allo stomaco! , è il terremoto!! Non sto scherzando mentre scrivevo ha dato una scossa assurda di terremoto XD</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;">Comunque per concludere vorrei solo dire che La Natura è fantastica , in silenzio riesce a darmi emozioni mai provate...</span></div>
<br />
Daphne GwenLunèdhttp://www.blogger.com/profile/18226493778118089684noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8203692045167814941.post-13578466310626542992013-02-16T10:55:00.002-08:002013-02-16T10:55:17.364-08:00Tell The Owl - Argomento ⑩:<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOUKbyfCUURXOnVng1kdWSzFANl1k_HgysplvD35mcOW5DO4oXrVlb_A-ZEazv4wlvmDxxh_98FTw4COMLaQK4d-TyfV041PapZ-rg7A5AeCBPWIQ0OgofyYnqBnqD-sW4mtwTg4b1DCI/s1600/21762_337853802980837_1993215691_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="151" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOUKbyfCUURXOnVng1kdWSzFANl1k_HgysplvD35mcOW5DO4oXrVlb_A-ZEazv4wlvmDxxh_98FTw4COMLaQK4d-TyfV041PapZ-rg7A5AeCBPWIQ0OgofyYnqBnqD-sW4mtwTg4b1DCI/s320/21762_337853802980837_1993215691_n.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;">La nostra festa e la ruota dell' anno</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<span style="font-size: large;">Allora devo dire che mi piace molto quest'argomento , anche perchè adoro celebrare tutti sabba celebrandoli proprio una festa!</span><br />
<span style="font-size: large;">Durante la ruota dell'anno mi capita spesso di organizzare delle giornate speciali per il sabba in questione , celebro sempre all'aperto apparte quando il tempo non è dalla mia parte.</span><br />
<span style="font-size: large;">Di solito dipende la festività mi rifugio in cima a una montagnola dalle mie parti dove oltre ai boschetti ci sono delle distese magnifiche dove c'è una tranquillità fantastica e si può ammirare anche la città dall'alto pur rimanendo nella completa tranquillità della natura.</span><br />
<span style="font-size: large;">Un altro luogo dove mi rifugio durante le festività è nel mio boschetto giardino dietro casa ho molto terreno di mia proprietà , quindi quando le tempistiche lavorative non mi permettono di allontanarmi tanto vado lì.</span><br />
<span style="font-size: large;">Di solito mi piace molto celebrare le festività da sola anche perchè riesco sempre a ricavarmi quei momenti di riflessione e tranquillità che forse solo durante quei momenti riesco a dedicarci cosi tanto tempo , però mi piace festeggiare anche in compagnia dei miei due amici che come me da sempre seguono quest'arte e condividere con loro questi festeggiamenti è divertente e fà stare bene , tra picnic , balli , canti e momenti dedicati oltre alla celebrazione ritualista ma anche al confrontare opinioni sui cambiamenti e gli insegnamenti che abbiamo ricevuto durante il tempo trascorso dall'ultima festività.</span><br />
<span style="font-size: large;">La cosa che adoro di più durante i sabba è coinvolgere sia la mia famiglia che gli amici ai festeggiamenti , facendo apprezzare il significato e le usanze della festività in questione , in famiglia ormai essendo anni che mi dedico a questo percorso riesco completamente a renderli partecipi e oltre a non fare commenti negativi si sentono ogni anno che passa sempre più parte del festeggiamento , dalle decorazioni della casa a dei veri e propri momenti di festeggiamento della festività.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Non c'è una vera e propria festività a cui sono legata perchè ad ogni festività ho un legame particolare del mio percorso , come il mio primo sabba celebrato , quello in cui sono stata iniziata , oppure quello in cui ho condiviso dei momenti speciali con delle persone per me importanti , quindi scegliere un sabba di preferenza mi è quasi impossibile ^^</span><br />
<span style="font-size: large;">Posso però dire che adoro particolarmente Beltane e Samhain perchè con entrambi ho un rapporto particolare durante le celebrazioni e si posso dire che hanno qualche punto in più a differenza delle altre , anche se come già detto ogni festività è legata a dei momenti particolari della mia vita e mi piace festeggiarle tutte.</span><br />
<span style="font-size: large;">Cerco di essere sempre regolare con i festeggiamenti infatti alcune volte mi è capitato di spostare i turni al lavoro oppure prendermi proprio un giorno per avere la possibilità di festeggiare, anche perchè come per le altre religioni/tradizioni ci sono dei giorni di "riposo" per le feste anch'io mi ritaglio per le mie festività dei giorni completi di festa!</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">La mia ruota lunare è un pò gestita da me e da come mi sento in quel momento , cerco sempre di celebrare gli esbat sia in compagnia che da sola e rigorosamente all'aperto , sia per la sola celebrazione sia per eventuali rituali che devo eseguire , però capita alcune volte di non sentirmi perfettamente in forma e dedichi questa giornata alla semplice chiacchierata , meditazione o ad altre arti magiche con cui sento il bisogno di esprimermi e quindi non necessariamente all'aperto.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Come già toccato quest'argomento seguo un culto particolare e non neo.pagano quindi non mi trovo molto in sintonia a celebrare seguendo dei schemi ben precisi , penso che qualsiasi pratica,celebrazione o festeggiamento legato all'arte della magia bisogna essere del tutto naturale e istintivo , infatti la mia ruota dell'anno è basata principalmente su cosa la mia anima senti di fare in quel momento e cosa mi rende completamente a mio agio e mi faccia stare bene..</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Daphne VolvaRagnarok</span><br />
Daphne GwenLunèdhttp://www.blogger.com/profile/18226493778118089684noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8203692045167814941.post-51735376153179059642013-02-16T09:14:00.003-08:002013-02-16T09:14:49.163-08:00Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega:<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEpBf_6kkgQYWmpAVwa7ZxaekCjTwCkpyq7JYHb1gp-Mv5POdiedlItTG__C5bFzunHDgdRPvC_vfOHDrrMqYbtmzGx2Xbo_dc7XhJHuqnigp1Qn-boQsYE0x5xHo6lfTdKAhTeWTrG4c/s1600/b1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEpBf_6kkgQYWmpAVwa7ZxaekCjTwCkpyq7JYHb1gp-Mv5POdiedlItTG__C5bFzunHDgdRPvC_vfOHDrrMqYbtmzGx2Xbo_dc7XhJHuqnigp1Qn-boQsYE0x5xHo6lfTdKAhTeWTrG4c/s1600/b1.jpg" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;">X - come Xochipilli</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4xvJd7b3j8U_uDDdVEiN7VsWfJFENyuMG01jIfuYcJNkxqrLm8danI09wwrWA2lmR3JC62V4Mww-2Gwkrb3H03M8nZa2sJK4J3nUii7cGPMQXQRUVS7gvk6j3kx7tqZYBqrXpSAx_pCE/s1600/images.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4xvJd7b3j8U_uDDdVEiN7VsWfJFENyuMG01jIfuYcJNkxqrLm8danI09wwrWA2lmR3JC62V4Mww-2Gwkrb3H03M8nZa2sJK4J3nUii7cGPMQXQRUVS7gvk6j3kx7tqZYBqrXpSAx_pCE/s1600/images.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Nella mitologia azteca, Xochipilli ("principe dei fiori") era il dio dell'amore, dei giochi, della bellezza, della danza, dei fiori, del mais e della musica. Sua moglie era Mayahuel e sua sorella gemella Xochiquetzal. Essendo considerato uno degli dei responsabili della fertilità e del raccolto, è stato associato a Tlaloc, dio della pioggia ed a Centeotl, dio del mais. A lui viene fatto riferimento anche come Macuilxochitl, che significa "cinque fiori". (Xochi deriva dal termine nahuatl 'xochitl', cioè 'fiore', mentre 'pilli' significa 'principe' o 'bambino')</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Verso la metà del 1800, una statua azteca raffigurante Xochipilli, fatta risalire al XVI secolo, fu portata alla luce nei pressi delle pendici del vulcano Popocatepetl, vicino a Tlamanalco. La statua rappresenta una figura seduta su un piedistallo a forma di tempio.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Uno dei documenti archeologici più significativi che testimonia l’intimo rapporto dell’uomo precolombiano con le piante psicoattive è rappresentato dalla raffinata statua in pietra raffigurante una particolare divinità del complesso pantheon divino azteco: Xochipilli, il “Principe dei Fiori”. Alta 80 cm, datato al 1450 d.C., è attualmente conservata presso il Museo Nacional de Antropología di Città del Messico.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgUh8jMZzZo-dofLg8eqWlKMl7jRbBXkic-PATCFAoH5VIO7CC2RBCFdhM-2BWlTTE7GvOEBKzYhGYl813JtKxl0INiZwabJx-6jrZICrk82jRVYkZSVaWydFvYDGIEkbCi04vz1ipN4Y/s1600/xochipilli.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgUh8jMZzZo-dofLg8eqWlKMl7jRbBXkic-PATCFAoH5VIO7CC2RBCFdhM-2BWlTTE7GvOEBKzYhGYl813JtKxl0INiZwabJx-6jrZICrk82jRVYkZSVaWydFvYDGIEkbCi04vz1ipN4Y/s320/xochipilli.jpg" width="250" /></a></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">La caratteristica principale di questa statua è l’aspetto estatico della maschera che porta sul viso; un estatismo intimamente associato alle numerose rappresentazioni di vegetali – tutti psicoattivi – raffigurati in bassorilievo sul suo corpo.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIvB-tvrqEhMfl_sJ4SuY0JQNVLIuFExaUAjYgaZ6d6YQwSR6KAj2APS7Srz6joRTQqJuX-oV6rIG3Zocrt_8-cqiavFoLypGY8NvHgFbGOPi-MCzsnZ9M4ozinZTq_JZYmoZzP4qsKFE/s1600/xoc_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="196" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIvB-tvrqEhMfl_sJ4SuY0JQNVLIuFExaUAjYgaZ6d6YQwSR6KAj2APS7Srz6joRTQqJuX-oV6rIG3Zocrt_8-cqiavFoLypGY8NvHgFbGOPi-MCzsnZ9M4ozinZTq_JZYmoZzP4qsKFE/s320/xoc_1.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><i>Disegni dei motivi fungini e floreali incisi sulla statua di Xochipilli (da Wasson, 1973)</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;"></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;">Un’attenta indagine botanica ha portato all’identificazione dei vegetali incisi: fiori di Turbina corymbosa (ololiuqui), Nicotiana tabacum, Heimia salicifolia (sinicuichi), Quararibea funebris (poyomatli) (Wasson 1973). Nel piedistallo della statua sarebbero raffigurati funghi del genere Psilocybe.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;">L’estatismo è una caratteristica di numerose statuine mesomaricane, il cui insieme meriterebbe un’indagine specifica (si vedano ad esempio le statuine riprodotte in Wasson 1983 e le due pietre-fungo che hanno raffigurato alla base un viso umano in estasi, proposte all’attenzione da Lowy, 1980).</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;">Nella letteratura nahuatl e nelle fonti del periodo della Conquista Xochipilli, oltre ad essere il principe dei fiori, è il dio del sole nascente, del gioco, della poesia e dell’arte (Fernández, 1959).</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;">Wasson, Schultes e Hofmann sono arrivati alle conclusioni che Xochipilli rappresenti una figura in preda all'estasi. La posizione e l'espressione del corpo, uniti ad una evidente rappresentazione di piante allucinogene risaputamente usate dagli Aztechi nelle cerimonie sacre, avvalorerebbero questa interpretazione.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;">Fonti:</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;">FERNÁNDEZ JUSTINO, 1959, Una aproximación a Xochipilli, Estudios de Cultura Nahuatl, vol. 1, pp. 30-46.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;">LOWY BERNARD, 1980, Ethnomycological Inferences from Mushroom Stones, Maya Codices and Tzutuhil Legend, Revista/Review Interamericana, vol. 10, pp. 94-103.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;">WASSON R.G., 1973, The role of “flowers” in Nahuatl culture: A suggested interpretation, Harvard Botanical Museum Leaflets, vol. 23(8), pp. 305-324.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;">wikipedia - Samorini.it</span></div>
<br />
Daphne GwenLunèdhttp://www.blogger.com/profile/18226493778118089684noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8203692045167814941.post-91439404567269030452013-02-16T08:35:00.001-08:002013-02-16T08:35:08.192-08:00Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega:<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJUjoCOFrGEowJnnfN0Ko8S6tVp-vcy2G56vrUiAWcgJAPSKHyVm9TSwyi0Z6gvde0AEK5ZpQBSo38wP36Vhq0zx5n4bV_MMr4xrB2BoGnbXN-CQK3ljxSAnq8Pnm8ogb79e_MMitU8Mk/s1600/b1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJUjoCOFrGEowJnnfN0Ko8S6tVp-vcy2G56vrUiAWcgJAPSKHyVm9TSwyi0Z6gvde0AEK5ZpQBSo38wP36Vhq0zx5n4bV_MMr4xrB2BoGnbXN-CQK3ljxSAnq8Pnm8ogb79e_MMitU8Mk/s1600/b1.jpg" /></a></div>
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<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;">V - come Vampiro</span></div>
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<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHXF2WbqvbfkVh8lU8oVZGc4fOck5cNUrvWJ9CY5bIT5Ozuo_R9pjYDrsmpj__-OPapwZpy-HB00HT5BjEvEW8iqYq8kUUfkOqPNABipWS7qIIVxOKnYsxHE9VuI_-zTGDf1ar60MIDMk/s1600/244626.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHXF2WbqvbfkVh8lU8oVZGc4fOck5cNUrvWJ9CY5bIT5Ozuo_R9pjYDrsmpj__-OPapwZpy-HB00HT5BjEvEW8iqYq8kUUfkOqPNABipWS7qIIVxOKnYsxHE9VuI_-zTGDf1ar60MIDMk/s320/244626.jpg" width="289" /></a></div>
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<br /></div>
<span style="font-size: large;">Con il termine "vampiro" si identifica lo spirito di una persona defunta o del suo cadavere, una creatura-simbolo delle forze del male che si agitano in una specie di vita quando "la luce del Sole é morta".</span><br />
<span style="font-size: large;">L'origine del Vampiro é antichissima e con diverse varianti, si perde nella notte dei tempi ed ha un notevole ruolo nella cultura di quasi ogni popolo.</span><br />
<span style="font-size: large;">L'origine del Vampiro si perde nella notte dei tempi, certi metodi osservati nelle necropoli preistoriche in cui grosse pietre sono piantate sul corpo dei morti per impedirgli di tornare dall'aldilà fa presupporre la credenza nel Vampiro.</span><br />
<span style="font-size: large;">Il più antico testo si legge in una tavoletta babilonese conservata al British Museum: una formula magica che serve a proteggere dai Demoni Notturni succhiatori di sangue,che erano gli Etimmé.</span><br />
<span style="font-size: large;">Gli antichi ebrei temevano l'Aluka (letteralmente "succhiatore di sangue"), un essere che assaliva i viandanti nel deserto.</span><br />
<span style="font-size: large;">La stessa Lilith, demone assiro diventato nella tradizione ebrea la prima e malvagia moglie di Adamo che era un demone del genere "Succubus", la variante femminile del genere "Incubus": golosa del seme umano entra di notte letto degli uomini e li prosciuga di ogni forza.</span><br />
<span style="font-size: large;">Da Lilith, le Lilin: queste succhiano il sangue dei bambini e se un bambino ride durante il sonno vuol dire che sta giocando con Lilith, per salvarlo occorre dire (possibilmente in ebraico) "Adamo, Eva, fuori Lilith!".</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Secondo la versione più accreditata il termine Vampiro deriva da un manoscritto russo del 1047 circa in cui compariva la parola Upir.</span><br />
<span style="font-size: large;">Per l'esattezza il termine usato da un principe di Novgorodian era "Upir Lichyj" che è stato tradotto in: vampiro malvagio.</span><br />
<span style="font-size: large;">Da qui è stato coniato il termine Vampiro, che identificava uan creatura spietata che si nutriva a danno di: sangue o anima o carne, delle sue vittime.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ancora oggi i termini con i quali sono indicati i vari tipi di vampiri in quelle zone sono assai affini fra loro ed alla parola d'origine Upir (anche se le caratteristiche vampiriche sono differenti, alcune bizzarre)</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Vampirismo tra antiche credenze e folclore popolare</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Oggi si sente parlare spesso di vampiri, la fiction, la letteratura, gli stessi media ci bombardano con storie di “revenants” più o meno attuali che affondano le loro radici in antiche paure dell’uomo, remoti tabù che ancora oggi ritroviamo nel folklore popolare.</span><br />
<span style="font-size: large;">Prima di definire i “vampiri” dobbiamo soffermarci su quell’antico retaggio culturale che ancora fa capolino tra le nostre vite la Necrofobia (da necros morte e phovos paura).</span><br />
<span style="font-size: large;">Da sempre l’uomo ha avuto timore dei propri trapassati, come testimoniano antichi detti popolari come il famoso “i morti portano morte”, nascono così tutta una serie di rituali, da cui poi trae origine quello funebre, che aveva proprio lo scopo di relegare i morti nell’aldilà e di ucciderli una seconda volta. La necrofobia non è del tutto inspiegabile, nel passato infatti molti erano i casi di morti “misteriose” legate a qualche malattia non ancora conosciuta che poi, dopo la prima vittima si diffondeva tra i vivi e così il collegamento al morto come “revenant”, l’untore, non era del tutto ingiustificato.</span><br />
<span style="font-size: large;">In realtà dovremmo distinguere la necrofobia rituale, cioè legata proprio a credenze sull’aldilà e sul defunto da una necrofobia successiva diciamo altomedioevale, che, comunque appoggiandosi ad antiche credenze era legata a malattie o epidemie che poi hanno fatto nascere il mito del vampiro o Nosferatu , il “non morto” come oggi lo conosciamo.</span><br />
<span style="font-size: large;">La stessa possibilità del vampiro di trasformarsi in animali quali topi o pipistrelli è successiva, mai ipotizzata dal razionale uomo primitivo, e proprio legata al fatto che questi animali avevano la caratteristica di diffondere le epidemie e così il morso di un topo portava al contagio e alla sua associazione con la creatura misteriosa. Le malattie infettive e le strane morti diventano così attributi del nuovo “vampiro” , tubercolosi con perdite di sangue dalla bocca, rabbia, fotofobia, morti apparenti, disturbi mentali, bronchiti e polmoniti diventano le nuove caratteristiche dei non morti, creando un netto distacco con le tradizioni antiche.</span><br />
<span style="font-size: large;">Un esempio è la protoporphyria crythropoietica, malattia che colpisce i globuli rossi rendendo i soggetti affetti impossibilitati ad esposizioni solari, e non del tutto rara durante il medioevo soprattutto in area slava a causa di dai matrimoni consanguinei tra i nobili locali e forse per questo motivo, proprio perchè fortemente “colpiti” da questi strani eventi, questi paesi han conservato una memoria vampiresca più sviluppata che in altri luoghi. Lo stesso termine “vampiro” è relativamente recente e di origine slava, legato alla radice “pi” cioè stregone e al verbo “wempti” che significa bere.</span><br />
<span style="font-size: large;">La paura della luce diventerà caratteristica predominante del “vampiro letterario” chiamato poi Dracula (da Dracul e cioè stregone in Rumeno) personaggio ispirato allo storico Vlad Tapes, principe della Valacchia forse associato al “revenant” a causa dei suoi severissimi metodi di governo. In realtà Vlad fu un grande paladino della Cristianità contro l’incombente pericolo turco che riuscì a sconfiggere anche disponendo di un esercito notevolmente inferiore, utilizzando una vera e propria arma psicologica. La storia narra che quando i turchi arrivarono alla capitale del regno, Targoviste, trovarono circa 8.000 pali ove erano stati infissi altrettanti prigionieri. L’impatto fu così inaspettato e tremendo che decisero subito di ritirarsi.</span><br />
<span style="font-size: large;">Lasciando alle spalle il Medioevo e tornando molto indietro nel tempo uno dei motivi per i quali si diventava vampiri era la violazione di un tabù, infatti violando alcuni precetti della religione locale il credente entra in una vorticosa spirale di causa-effetto che per lui diventa dannosa se non addirittura mortale.</span><br />
<span style="font-size: large;">J.Frazer, nel suo famosissimo libro, “il Ramo D’oro”, descrive una serie infinità di tabù, ad esempio tra le tribù africane si crede che se durante la caccia una moglie sia infedele il marito verrà morso da un serpente e morirà, nasce così l’idea del “non morto”, l’uomo che torna dopo la morte per vendicare il tabù violato. Seguendo la stessa idea le donne morte durante il parto, i bambini defunti ancora in fasce essendo stati strappati con forza alla vita vogliono portare i loro parenti con loro nell’aldilà. Il rito funebre nasce proprio per questo, esso è visto all’inizio con lo scopo di rompere drasticamente il legame tra il defunto e le vita sulla terra ed impedire un ritorno in “vita” dell’estinto.</span><br />
<span style="font-size: large;">Una della tante credenze è quella legata alla nutrizione del morto, infatti si credeva che anche nell’aldilà il defunto dovesse nutrirsi e se non avesse trovato agevolmente cibo sarebbe ritornato sulla terra alla ricerca dello stesso.</span><br />
<span style="font-size: large;">Proprio per questo motivo spesso le tombe venivano provviste di cibi reali o simbolici come raffigurazioni o semplice vasellame o ancora grano e cereali. Nell’antica Grecia troviamo molte tradizioni che riferiscono di banchetti tenuti sulla tomba del morto in modo da “alimentare” e “nutrire” il cadavere, pratiche di cui troviamo ancora traccia nel 1700 nel “de masticatione mortuorum in tumulis” di M.Raufft o in altre strane tradizioni ancora presenti come l’usanza nel caso di recenti lutti in famiglia, di occupare tutti i posti a sedere durante feste o banchetti, in modo che il morto non potesse trovare posto per la sua presenza, oppure di offrire un pranzo o la cena ai convenuti al funerale del defunto, o ancora le tradizioni che ritroviamo in molti paesi del sud Italia e in particolare di Lucania ,Puglia o Calabria ove si usa porre sul davanzale delle case, nel giorno dei morti.</span><br />
<span style="font-size: large;">Un’altra strana credenza legata sempre all’alimentazione del defunto è quella che essi si cibassero di carne umana e da questa al sangue il passo diventa breve.</span><br />
<span style="font-size: large;">“non ti nutrirai del sangue perche’ il sangue e vita: e tu non devi mangiare la vita insieme alla carne” Deuteronomio XII-23</span><br />
<span style="font-size: large;">“soltanto non mangerete la carne con la sua vita, cioè il suo sangue .Del sangue vostro, anzi, ossia della vostra vita,io domanderò conto” Genesi IX-4</span><br />
<span style="font-size: large;">Altra interessante usanza per impedire ad un morto di resuscitare era quella di deporlo a faccia in giù nella tomba con un gran masso su di esso. In questo senso sono state fatte interessantissime ricerche dalla Dott. Anastasia Tsaliki1 che si occupa proprio di sepolture “fuori dal comune”, come quelle ritrovate a Cipro e datate circa 7000-2500 a.C. ove i cadaveri sono stati ritrovati in piccole tombe deposti in posizione contratta schiacciati da lastroni di pietra o ancora alcune volte decapitati, in modo da impedire in ogni modo il ritorno alla vita.</span><br />
<span style="font-size: large;">Sepolture simili le abbiamo ritrovate anche in Italia, a Trani, in località “Capo Colonna” databili IX-VIII sec. a.C.</span><br />
<span style="font-size: large;">Sono state ritrovate due sepolture, nella prima era deposto un individuo in posizione inginocchiata schiacciato da un enorme masso posto alle sue spalle, mentre nella seconda tomba molto più grande, son stati trovati tre defunti anch’essi schiacciati con più massi.</span><br />
<span style="font-size: large;">Da questo tipo di tradizioni potremmo quasi avanzare una ipotesi curiosa, forse le lapidi che oggi si usa porre al di sopra delle tombe potrebbero essere un antico retaggio culturale proveniente proprio da queste usanze, da antichi timori dell’uomo mai veramente sopiti.</span><br />
<span style="font-size: large;">Numerose comunque erano le tecniche usate per evitare la venuta dei revenants, molto spesso i cadaveri venivano deposti con mani e piedi legati, i cui segni poi sono facilmente interpretabili da analisi in laboratorio sulle loro ossa, altra interessante tecnica era quella di “inchiodare” il morto, e così a Chalkidiki, in Grecia, è stato trovato un cadavere con un cuneo bronzeo in fronte o ancora da scavi effettuati nel castello di Lamia, e’ stato rinvenuto un scheletro inchiodato da tre elementi in ferro. Il ritrovamento farebbe sorgere anche delle strane interrogazioni sull’etimologia del paese, infatti i “Lamia” (poi tra i romani chiamate Empuse) erano antichi vampiri, per lo più raffigurati come donne e immaginate metà umani e una metà animali.</span><br />
<span style="font-size: large;">Altro interessante rituale era poi la frattura delle dita delle mani o l’estrazione di un dente effettuata sul corpo del cadavere. Questo tipo di riti venivano spesso utilizzati nelle iniziazioni ove bisognava realizzare una finta morte in modo che poi l’iniziando potesse risorgere a nuova vita: illuminato. Ebbene, queste tecniche per realizzare una morte simbolica venivano utilizzate anche per generare una ulteriore morte nel defunto, a Trani ad esempio sono stati ritrovati i cadaveri senza l’incisivo, il che appunto farebbe pensare proprio a un rituale come quello precedentemente descritto, una credenza non ancora del tutto dimenticata dato che, nel folklore popolare sognare la caduta di un dente significa perdita di una persona viva e dunque un presagio di morte, una morte simbolica che affonda le sue radici in antichi timori che accompagnano l’uomo fin dai primordi.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Fonti:</span><br />
<span style="font-size: large;">1 Bioarchaeologist, Dept. of Archaeology, Science Site, South Road, University of Durham, Durham DH1 3LE - UK.</span><br />
<span style="font-size: large;">2 Andrea Romanazzi</span><br />
Daphne GwenLunèdhttp://www.blogger.com/profile/18226493778118089684noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8203692045167814941.post-77715252840552180912013-02-16T08:18:00.003-08:002013-02-16T08:18:35.925-08:00Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega:<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhouTUln_fhLaCZHkh_5W5GJ6hJVbMZuRDeWp3ySBKNzQUomLgHQ7otfbYLOqyCXDwuPGXjj0t0sqeVVm3BPbU0CGq7GIOkgalDnXIpHVcqu6dv2nkoDf8FJOe59hFeYAXjGO7Re-EZjQg/s1600/b1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhouTUln_fhLaCZHkh_5W5GJ6hJVbMZuRDeWp3ySBKNzQUomLgHQ7otfbYLOqyCXDwuPGXjj0t0sqeVVm3BPbU0CGq7GIOkgalDnXIpHVcqu6dv2nkoDf8FJOe59hFeYAXjGO7Re-EZjQg/s1600/b1.jpg" /></a></div>
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<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: x-large;">U - come Udjat</span></div>
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<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5NIBFzmm3SOnTEnEBi1iY4N4sKHhdHKi42TEVs4hsprdXH5tpBAb_m6ZXNVbXBkEbBe-6noWe690S4lHI9Tjp5C5sPiSTcyJsNi8Ch46X4052Cv_gzVS03Cg5zWxIe0npibUrhj_ya4Q/s1600/udjat.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="197" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5NIBFzmm3SOnTEnEBi1iY4N4sKHhdHKi42TEVs4hsprdXH5tpBAb_m6ZXNVbXBkEbBe-6noWe690S4lHI9Tjp5C5sPiSTcyJsNi8Ch46X4052Cv_gzVS03Cg5zWxIe0npibUrhj_ya4Q/s320/udjat.JPG" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
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<span style="font-size: large;">L'Udjat è un simbolo che nella antica religione egizia raffigura l'occhio del Dio Horus dalla testa di falco, figlio del Dio Osiride e della Dea Iside. Horus per vendicare la morte di suo padre ucciso da Seth, Dio del male e anche zio, viene accecato all'occhio sinistro con una lancia e guarito poi dal fratello Thot, Dio della magia dalla testa di ibis. Anche questo è un simbolo e un potente amuleto molto importante e frequente nella religione egizia, il suo scopo è quello di proteggere le anime dei defunti nell'Aldilà in quanto simbolo di rigenerazione. Lo si puo vedere spesso raffigurato nelle pitture egizie come un occhio con trucco tipico e con sopracciglio e con una specie di spirale sotto, probabilmente a rappresentare il piumaggio dello stesso falco.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Inoltre un altro significato dell'occhio sinistro rappresenta la consapevolezza, visione interiore, la parte spirituale di ogni essere umano, contrapposto all'occhio destro che vede il mondo materiale, mentre entrambi gli occhi rappresentano l'Universo, simile al concetto dello Yin-Yang. L'utilizzo pratico dell'Udjat è però di tipo matematico: le linee che lo compongono infatti sono algebricamente connesse da un rapporto numerico per cui è possibile, conoscendo questo rapporto, utilizzare l'Occhio di Horus come un vero e proprio "metro" ante-litteram. L'Udjat è stato poi associato al massonico Occhio Onniveggente, anche per via della presenza in questo simbolo di una piramide. Da ricordare anche che l'Udjat, prima di essere associato al Dio Horus, era stato attribuito anche al Dio supremo Ra.</span><br />
<br />
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<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
Daphne GwenLunèdhttp://www.blogger.com/profile/18226493778118089684noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8203692045167814941.post-74886629940735629102013-02-02T07:20:00.002-08:002013-02-02T07:20:23.798-08:00Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega:<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjEoSBxFRASv45s6BRtRn1SlBgsxoMH62Vg_bZJw2vV2Fa5D24jJV2pi3bJfUD2iVh07wgAS0HINdVEuOEfaktPqfxTlRAoxh5KAQEfsoHobp1F4SNJGzhIjgjNAuVPGBKFP5TZUJXTvs/s1600/b1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjEoSBxFRASv45s6BRtRn1SlBgsxoMH62Vg_bZJw2vV2Fa5D24jJV2pi3bJfUD2iVh07wgAS0HINdVEuOEfaktPqfxTlRAoxh5KAQEfsoHobp1F4SNJGzhIjgjNAuVPGBKFP5TZUJXTvs/s1600/b1.jpg" /></a></div>
<br />
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<span style="font-size: x-large;">T - come Tamburo sciamanico</span></div>
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<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtCzeEGFiiOugTHZuIe7f40o6z8KZajSFdWUBTZUZSUm5UVc2TnCnXfXsCjylxUAbUVJfzXnAIC8RfZ0oAywcejCJfJdof1CCYgfdjzLGOwaIzssnLfGfmo5KAUT40yLxqldwVjroXfyo/s1600/Mongolian_shaman_350_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="271" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtCzeEGFiiOugTHZuIe7f40o6z8KZajSFdWUBTZUZSUm5UVc2TnCnXfXsCjylxUAbUVJfzXnAIC8RfZ0oAywcejCJfJdof1CCYgfdjzLGOwaIzssnLfGfmo5KAUT40yLxqldwVjroXfyo/s320/Mongolian_shaman_350_.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
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</div>
<span style="font-size: large;">Il tamburo è il principale veicolo dello sciamano per muoversi attraverso le diverse dimensioni.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ci sono molte teorie esistenti su come il Tamburo dello Sciamano riesca a provocare in chi lo ascolta e percepisce, stati di coscienza alterati:</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">* Sintonia con il ritmo del grembo della madre terra</span><br />
<span style="font-size: large;">Questa teoria si basa sul fatto che la mente istintiva ha il suo archetipo originario del proprio percorso di vita nel grembo della vita dell’universo, e che gli spazi illuminati all’interno del Labirinto nel quale noi tutti ci muoviamo, allo stesso modo dei propri ritmi di vita e delle conoscenze di ognuno sono morfologicamente simili tra di loro perché traggono origine dalla stessa matrice.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">* Alta concentrazione di frequenze cerebrali Delta</span><br />
<span style="font-size: large;">Le frequenze cerebrali Delta si trovano tra il mezzo Hz e i 4 Hz e di solito si manifestano durante una ipnosi profonda accompagnata da forti visualizzazioni e altri vari stati di elevata consapevolezza inclusi stati di Apprendimento Superiore, nei quali la musica è suonata con la frequenza di 1 Hz per favorire l’apprendimento. Il ritmo di un buon tamburo sciamanico emette appunto una grande quantità di queste frequenze. Tali frequenze non sono percepibili dall’orecchio umano ma nonostante ciò sortiscono forti effetti sul corpo umano.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">* Trascendere le comuni, limitate capacità percettive dei sensi tramite il loro sovraccarico con una fonte energetica superiore</span><br />
<span style="font-size: large;">Il proprio sé “razionale” è una ragnatela che contiene una quantità quasi illimitata di idee fisse che stabiliscono una relazione con la realtà estremamente riduttiva e limitata. Quindi, se si vuole realmente esplorare nuove idee e nuovi modi di vita più vantaggiosi e più propizi al nostro benessere,bisogna uscire dalla gabbia della razionalità. Il ritmo monotono del tamburo può essere veramente utile a questo scopo.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">* Risonanza con gli impulsi elettromagnetici della Terra</span><br />
<span style="font-size: large;">Ciascun fulmine che colpisce la Terra riverbera attorno ad essa per molto tempo, ed in ogni istante un fulmine sta sempre colpendo da qualche parte nel mondo. Questa é quella che noi chiamiamo la continua risonanza, ed un bravo e dotato suonatore di tamburo Sciamanico riuscirà facilmente ad andare a tempo con questo ritmo.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">La reale funzione del Tamburo nel Viaggio Sciamanico</span><br />
<span style="font-size: large;">In realtà queste teorie sono comunque tutte corrette ma non sono capaci di descrivere efficacemente le realtà dello Sciamano e del suo tamburo. Questo perché il tamburo è una creatura viva, senziente e ha in sé la straordinaria capacità di trasportare lo sciamano in altri piani di esistenza.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Pertanto, l’artigiano che fabbrica il tamburo Sciamanico costruisce non solo un oggetto fisico ma bensì un organismo vivente con proprio carattere peculiare fondato sul fine per il quale è stato creato. Così lo spirito del tamburo si incarna nel tamburo che più si adatta al suo scopo esistenziale.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Nel caso particolare in cui un tamburo non sia totalmente vivo cioè dotato di una propria coscienza individuale, il principio della risonanza morfologica tra il carattere del tamburo e l’intenzionalità di colui che lo suona diventa il fattore più significativo rispetto a tutti gli altri fattori meramente meccanici. Il fatto che il suono del tamburo Sciamanico abbia già evocato stati estatici di coscienza nell’arco di migliaia di anni, significa che ogni volta che un Maestro sciamano suona il tamburo, tutti quelli che lo hanno suonato prima di lui gli stanno dietro suonandolo all’unisono. Questa sinfonia suonata da migliaia di presenti, passati e futuri suonatori di tamburo,tutti perfettamente focalizzati nel loro strumento per dare il meglio del meglio, giunge sino a noi attraverso le ere direttamente nel momento presente. Questo fenomeno induce nell’arco di pochi secondi una profonda trance in tutti i presenti.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">La già di per se potentissima sonata di tamburo diventa ancora migliore con una coppia uomo/donna di Sciamani.</span><br />
<span style="font-size: large;">Il tamburo vive di vita propria ed ha una sua anima che si lega a lui come l’anima di un essere umano entra nel feto quando è ancora racchiuso nel grembo materno. Cio’ si rivela con chiarezza quando si inizia a suonarlo e si vede come abbia un suo ritmo particolare dettato proprio dall’anima che si è incarnata in lui. Qualche studente fa domande del tipo: “Forse che le cinghie che legano insieme le pelli animali di cui Il tamburo é costituito rappresentano le dimensioni?” La verità è che la consapevolezza del tamburo è va molto aldilà di qualsiasi “rappresentazione” In altre parole la consapevolezza del tamburo, che si esplica attraverso gli intrecci delle cinghie che lo tengono insieme, si estende in 9 dimensioni. Pertanto le cinghie del tamburo no rappresentano le 9 dimensioni ma bensì esse stesse si trovano a cavallo delle 9 dimensioni nelle quali le persone che odono il magico suono del tamburo vengono trasportate.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Per la maggior parte dei viaggi Sciamanici nel corso dei vari trattamenti, sostanzialmente si usano solo tre semplici ritmi. Un ritmo monotono sintonizzato sulla frequenza di 4 Hz per la maggior parte dei viaggi, un altro che si attesta attorno ai 9 Hz utilizzato per viaggi particolarmente impegnativi in cui viene richiesta la produzione di una maggiore quantità di energia, ed infine il ritmo proprio del cuore per viaggi orientati alla riscoperta del cuore e della Grande Madre.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Infatti,l’armonia dell’ universo funziona in modo che per ciascuno degli spiriti o dei poteri della natura vi é un ritmo differente. Noi possiamo scegliere in questa sterminata varietà il ritmo che fa per noi richiamando istantaneamente il potere della natura ad esso associato.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Bibliografia:</span><br />
<span style="font-size: large;">-CreaturaLunare</span><br />
<span style="font-size: large;">Il Tamburo dello Sciamano parla</span><br />
<span style="font-size: large;">per Rowland Anton Barkley - lo Sciamano della Trance-Formazione Profonda</span><br />
<br />
<br />Daphne GwenLunèdhttp://www.blogger.com/profile/18226493778118089684noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8203692045167814941.post-92224017405296139012013-01-13T17:13:00.000-08:002013-01-13T17:13:04.104-08:00Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega:<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilKpyekKRCqVmAoaH-8_v-NJAUSHcDSb8SuiyKkkdOINK4PY5XxMsDjagsXhyIzpGHErZa3md-EFC2zy5VKpaVmRTxNj0spe3w59wACoHmL8oNUK7H95RJ8W5iPTSS-8bGF5gJ9DX1GVM/s1600/b1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilKpyekKRCqVmAoaH-8_v-NJAUSHcDSb8SuiyKkkdOINK4PY5XxMsDjagsXhyIzpGHErZa3md-EFC2zy5VKpaVmRTxNj0spe3w59wACoHmL8oNUK7H95RJ8W5iPTSS-8bGF5gJ9DX1GVM/s1600/b1.jpg" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;">S - come Strega</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-TavU9o_YQuU/UPNaUABv4XI/AAAAAAAAAa4/2QLNA_jt6R8/s1600/224022_444813678914563_1815478962_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://1.bp.blogspot.com/-TavU9o_YQuU/UPNaUABv4XI/AAAAAAAAAa4/2QLNA_jt6R8/s320/224022_444813678914563_1815478962_n.jpg" width="219" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">John William Waterhouse: “The Magic Circle” - (1886)</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">La strega è una donna ritenuta dedita all'esercizio della stregoneria, ovvero, secondo vasta credenza popolare tradizionale a molte culture, una donna che si ritiene sia dotata di poteri occulti.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">La figura della strega ha però radici che precedono il Cristianesimo ed è presente in quasi tutte le culture.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">È stata avanzata l'ipotesi che la stregoneria sia l'interpretazione fantastica dell'intossicazione da Ergot.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Il termine deriverebbe dal greco "stryx, strygòs" e sta per "strige, barbagianni, uccello notturno", ma col passare del tempo assunse il più ampio significato di "esperta di magia e incantesimi". Nel latino medioevale il termine utilizzato era lamia, mentre nelle varie regioni d'Italia il sostantivo varia molto a seconda della zona. Possiamo perciò trovare:</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Masca o Maggia (Piemonte)</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Stria o Bàsura (Liguria)</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Borde (Toscana)</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Strìa, Maggia (Lombardia, Emilia, Trentino Friuli-Venezia Giulia)</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Cogas, stria, brúscias o maghiargia (Sardegna)</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Strìa/Striga/Strigo (Veneto)</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Janara (Sannio) e (Irpinia)</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Mavara (Sicilia)</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Magara (Calabria e Basilicata)</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Masciáre o chivàrze (Taranto e provincia)</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Macàra (Salento)</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Stiara (Grecìa Salentina)</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Stroll'ca (Umbria)</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Il termine stregoneria, sta ad indicare un insieme di pratiche magiche e rituali, spesso a carattere simbolico; questo termine nel corso dei secoli ha assunto diverse valenze negative o positive a seconda del punto di vista degli autori che hanno trattato l'argomento.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Ad esempio presso le religioni monoteiste le pratiche stregonesche sono state etichettate in maniera spregiativa, considerate distinte dalla religione vera e propria in quanto, sempre dal punto di vista dei monoteismi, collegata a forze occulte che l'officiante (strega) cerca di dominare e di utilizzare per i propri fini.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Invece ad esempio dal punto di vista del neopaganesimo il termine stregoneria è stato rivalutato ed usato per indicare quelle pratiche antichissime (soprattutto rurali), che sopravvissero all'avvento dei monoteismi ed all'estirpazione violenta degli antichi culti pagani e che in seguito vennero perseguitate con forme di violenta intolleranza come la caccia alle streghe.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Il termine deriva dal latino strix con cui si indicava un rapace notturno (lo strige o barbagianni) dal verso acuto (da cui il nome), che le leggende popolari accusavano (erroneamente) di succhiare il sangue delle capre. A questo uccello venne associata successivamente la strega una donna che prevedeva il futuro e praticava la magia e che, secondo gli autori cristiani, aveva affari con il diavolo, perciò venne considerata malvagia e le sue pratiche definite come stregoneria.</span></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><b>La Santa Inquisizione</b></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbNr6DFlHhrHjqyHgbjvIXgAKuB9GSFQK_jPVedAXyWA8i9saksGeLm0VRvrelJhyphenhyphenzxVyhHy7p5eHj0xpRbAk8MvCX0Ca9NUk2SirQLz4yP4kliQ3IMFkxOKaLd-5DMGqJpR2Fltonme8/s1600/dnymwg.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbNr6DFlHhrHjqyHgbjvIXgAKuB9GSFQK_jPVedAXyWA8i9saksGeLm0VRvrelJhyphenhyphenzxVyhHy7p5eHj0xpRbAk8MvCX0Ca9NUk2SirQLz4yP4kliQ3IMFkxOKaLd-5DMGqJpR2Fltonme8/s1600/dnymwg.jpg" /></a></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"> Il fenomeno della stregoneria si diffuse massicciamente in Europa tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’Età Moderna, quindi fra la metà del ‘400 e la fine del ’600: si parla di una vera e propria “Caccia alle Streghe”, una sorta di ossessione che portò a una persecuzione accanita, con un numero elevatissimo di processi e condanne, anche capitali.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Non si possiedono cifre esatte e le stime degli studiosi differiscono, ma alcuni ritengono possibile che siano state processate più di 110.000 persone e che di queste almeno 60.000 siano state giustiziate.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Anche nei secoli precedenti erano note e diffuse nei villaggi varie “pratiche magiche” risalenti all’epoca preistorica: il legame tra l’uomo e la natura lo portava a credere negli spiriti dei boschi, dell’acqua, del fuoco, del grano, della caccia, divinità di cui poteva invocare l’aiuto.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Nel tempo si tramandarono formule e incantesimi i cui scopi erano: ottenere guarigioni, onore, favori, ricchezze, rendere fertili i campi e il bestiame... tipiche credenze contadine all’interno delle quali si poteva distinguere una “magia bianca”, produttiva di effetti benefici; e una “magia nera”, che mirava a produrre effetti malefici.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">La Chiesa aveva un atteggiamento tollerante a patto che le pratiche non creassero danni: solo allora venivano condannate e i maghi puniti.</span><br />
<span style="font-size: large;">Gli antichi canoni ecclesiastici, infatti, erano scettici riguardo all’esistenza delle streghe e ai loro poteri magici: sostenevano trattarsi di fantasie, di invenzioni e doveva essere considerato eretico non chi raccontava di possedere tali poteri ma chi credeva che questi fossero realtà!</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Fu verso la metà del ‘400 che la magia cominciò a essere interpretata dalla Chiesa come opera del demonio. La chiamata di qualunque spirito o divinità non cristiana cominciò a essere interpretata dalla Chiesa come abbandono della fede; dovevano dunque essere denunciati alle autorità ecclesiastiche i “maghi”, le “fattucchiere” e anche i loro clienti.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Il ‘500 e il ‘600 furono secoli di paura, di tensioni sociali in tutta Europa con guerre, epidemie e miseria. L’unità del mondo cristiano si era dissolta in seguito ai movimenti dissidenti della Riforma Protestante, la fede non bastava a garantire una vita serena al riparo da eventi disastrosi, la Chiesa, infatti, poteva garantire solo la salvezza dell’anima, non certo la sicurezza materiale, di non incorrere in malattie, né un’efficace protezione contro i malefici e le persone crudeli.</span><br />
<span style="font-size: large;">Gli stessi teologi e le gerarchie ecclesiastiche vivevano un periodo di grande insicurezza, le credenze iniziavano a vacillare e sempre più persone abbandonavano la religione Cristiana Cattolica per unirsi ai Protestanti: un segno della crisi è dato proprio dal ricorso allo sterminio come unica possibilità di eliminare chi metteva in discussione la fede.</span><br />
<span style="font-size: large;">Quello che gli imputati confessavano, che si trattasse di estorsioni o di pure fantasie, per i giudici diventava reale; nessuno era immune alla caccia e la paura cresceva.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ma timore e sospetto non avrebbero scatenato la persecuzione delle streghe se non fossero esistiti gli strumenti giudiziari per istituire i processi e quei movimenti creati per distruggere sul nascere ogni forma di ribellione.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<b><span style="font-size: large;">Giudici e processi</span></b><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Prima della “Caccia alle Streghe” i tribunali ecclesiastici si occupavano dei crimini spirituali mentre i tribunali secolari dei reati penali e dei danni materiali, inoltre, è da sottolineare che i tribunali ecclesiastici emanavano le sentenze ma non potevano eseguire le punizioni e le condanne e quindi si rivolgevano ai giudici laici.</span><br />
<span style="font-size: large;">La stregoneria, a partire dal ‘500, venne inclusa fra i crimini secolari; in teoria sarebbero stati i tribunali laici a occuparsi di questo particolare reato… ma nacque proprio qui l’alleanza e la collaborazione tra gli inquisitori e il clero.</span><br />
<span style="font-size: large;">Bisogna quindi dire che, se la Santa Inquisizione è sempre stata vista come un simbolo dell’epoca dei roghi, questo è sbagliato; anche se la Chiesa mise il suo zampino, a occuparsi dei processi, delle torture e delle condanne furono i magistrati laici, con l’eccezione della Spagna e dell’Italia.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Un altro importante particolare, che ha reso la giustizia falsa e vergognosa in tutto quel periodo, fu il cambiamento del tipo di sistema.</span><br />
<span style="font-size: large;">Infatti, prima, esisteva il così detto Sistema Accusatorio, nel quale solo un cittadino poteva accusare un'altra persona, ciò doveva essere fatto sulla base di prove valide e confermabili, anche perché se l’accusa risultava non vera si attivava la “legge del taglione”, cioè veniva punito chi aveva denunciato ingiustamente. I processi erano quindi molto pochi.</span><br />
<span style="font-size: large;">A partire dal 1200, questo sistema, venne sostituito dal Sistema Inquisitorio, in cui tutti potevano accusare tutti, senza l’ombra di una prova e senza correre rischi.</span><br />
<span style="font-size: large;">Le persone che, in teoria, avevano compiuto il crimine venivano processate, ma bastava che ci fossero due testimonianze contro di loro e il gioco era fatto… venivano condannate!</span><br />
<span style="font-size: large;">Per le persone processate per stregoneria le cose risultavano ancora più dure e pesanti… la Chiesa sosteneva la necessità di intervenire assolutamente sia per salvare la comunità, sia per purificare l’anima del peccatore! Per questo motivo, venne ritenuto importante far confessare la presunta strega a tutti i costi… anche con l’uso delle torture più atroci!</span><br />
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhF-Dczr57ZymwHpe3RjVngTS8pvRLotlc6gk8tUlXq_fWbM9QdY6ub8rC7ucMHCyTDcBEmDAoJGXo2qVYAkBDm9cQAX5zMzrDiVwbJDPAC0vZWY56XNf8ieZNNdoL8DqzLBKb-4ZAAvtQ/s1600/jq3xhx.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhF-Dczr57ZymwHpe3RjVngTS8pvRLotlc6gk8tUlXq_fWbM9QdY6ub8rC7ucMHCyTDcBEmDAoJGXo2qVYAkBDm9cQAX5zMzrDiVwbJDPAC0vZWY56XNf8ieZNNdoL8DqzLBKb-4ZAAvtQ/s1600/jq3xhx.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;">- IX secolo, nacquero le figure dei Tempestari, persone che venivano accusate di causare con i loro poteri le tempeste, la distruzione delle coltivazioni, la morte del bestiame e le carestie!</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Questi personaggi venivano puniti duramente: 200 frustate e l’obbligo di umiliarsi sfilando nei villaggi con il capo rasato!</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;">In realtà erano solo i capri espiatori del malessere generale!</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;">- Anno 829, al Sinodo dei Vescovi venne dichiarato: “I loro poteri possono inquinare l’aria, scatenare tempeste e grandine, prevedere il futuro, privare una donna di figli e di latte e darli, invece, a un’altra e operare molti altri prodigi!”</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;">- Anno 1233, con una bolla papale viene decisa la nascita della Santa Inquisizione.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;">- Anno 1275, viene messa al rogo la prima strega a Tolosa.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;">- XIII secolo, iniziano a comparire i primi libri contrari ai processi e alle modalità di tortura.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;">- Anno 1484, una bolla papale di Innocenzo VIII sollecitava, e quindi autorizzava, gli inquisitori tedeschi a cacciare e combattere le streghe.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;">- Anno 1486, due inquisitori tedeschi Heinrich Istitor Kramer e Jakob Sprenger pubblicarono il “Malleus Maleficarum” cioè il “Martello delle Streghe”, una specie di enciclopedia che illustrava le credenze e le superstizione della Germania.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Inoltre, conteneva la completa descrizione di come dovevano essere svolti i processi e le torture, il perché le streghe fossero di numero superiore agli stregoni, loro, infatti, affermavano: “C’è un difetto nella formazione della prima donna, fatta con una costola del petto ricurva, cioè ritorta, quasi fosse contraria all’uomo. Ne deriva che in quanto animale imperfetto la donna non fa altro che ingannare!”. Perciò le donne dovevano essere punite non con la prigionia ma con la morte, anche se erano pentite!</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Il manuale ebbe 14 ristampe nei successivi 35 anni!</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;">- XIV secolo, in un solo anno furono condannate a morte,nel principato di Eichstaett, 274 persone, tutte con l’accusa di stregoneria.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;">- Anno 1585, a Rottemburg, i giudici espressero il loro timore che la caccia alle streghe portasse alla condanna di tutte le donne, visto che già in due villaggi vicini ne era rimasta solo una.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;">- Anno 1589, nelle terre del convento di Quedlinburg furono giustiziate 133 streghe in un solo giorno.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;">- Tra il 1627 e il 1629, a Wurzburg, furono condannate 160 streghe e più di un quarto di esse erano solo delle bambine e dei bambini!</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;">- Anno 1631, un gesuita di Wurzburg, Friederich Von Spee, pubblicò, in anonimato, un libro: “Cautio Criminalis”, all’interno del quale condannava la tortura nei processi alle streghe. Egli afferma : “La tortura non prova assolutamente nulla. I più resistenti tra quanti hanno dovuto sottostare a questa esperienza mi hanno dichiarato che non esiste delitto che non sarebbero stati disposti a confessare senza indugio, pur di avere un qualche sollievo, e che avrebbero preferito morire dieci volte piuttosto di essere nuovamente torturati…” e poi “Gli ingenui fanatici che incoraggiano la caccia alle streghe dovrebbero capire che, dal momento che ogni torturata deve denunciare qualcuno, i processi si moltiplicheranno finché, a lungo andare, le accuse toccheranno anche loro, e tutti saranno bruciati.”</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;">- Anno 1692, scoppia il clamoroso caso di Salem.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Gli ultimi condannati al rogo:</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;">1712 Inghilterra,</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;">1722 Scozia,</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;">1728 Berlino,</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;">1754 Francia,</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;">1775 Germania,</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;">1782 Spagna,</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-size: large;">in Messico e Perù condanne ancora nel XIX secolo.</span></div>
<br />
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div style="font-size: x-large;">
<b><br /></b></div>
<b><span style="font-size: large;">Di fronte ad una realtà sociale piena di malattie, di povertà e di fame, la teologia non riesce più a dare risposte certe al perché certi avvenimenti succedano, quindi risulta facile dare la colpa alle streghe per qualsiasi danno sociale: morte di bambini, carestie e altro ancora..</span></b><br />
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<br />
<b>Fonti:</b><br />
Miei Appunti<br />
Appunti della mia amica<br />
Spark.moon<br />
<br />
Daphne GwenLunèdhttp://www.blogger.com/profile/18226493778118089684noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8203692045167814941.post-20906082994749745442013-01-13T16:39:00.001-08:002013-01-13T16:39:43.090-08:00Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega:<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs5GvibYGLffrdeffyovV7eShG7bcrkCHlEhH_Y9MmW_ctdq3Bc5jcQlRzPOpki5U0H8gkICk3dXWivHF70LOehBOSZ129HnmLQLnPwOOwIY4IBI3432wBH7ksf16Mc-s1SkWE8N6Kvck/s1600/b1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs5GvibYGLffrdeffyovV7eShG7bcrkCHlEhH_Y9MmW_ctdq3Bc5jcQlRzPOpki5U0H8gkICk3dXWivHF70LOehBOSZ129HnmLQLnPwOOwIY4IBI3432wBH7ksf16Mc-s1SkWE8N6Kvck/s1600/b1.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;">R - come Rusalka</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwsvkOjbqfybQqDYQ947PTb36FN5aAiBvpLvbQ2YSZ99HfJti-hPpRqVWH5mziXREjc6AmS6nAzYBxR7JZZSrwOKHC4uSf_8Qje_9L-YY3t3UeL3Xr_Wg9g3a_0Oe1toFAuaOvTpkOHZE/s1600/konstantin-vasiliev-rusalka-19682-e1274041931177.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="222" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwsvkOjbqfybQqDYQ947PTb36FN5aAiBvpLvbQ2YSZ99HfJti-hPpRqVWH5mziXREjc6AmS6nAzYBxR7JZZSrwOKHC4uSf_8Qje_9L-YY3t3UeL3Xr_Wg9g3a_0Oe1toFAuaOvTpkOHZE/s320/konstantin-vasiliev-rusalka-19682-e1274041931177.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Konstantin Vasiliev</span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><b>Etimologia:</b></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">La parola Rusalki (Rusałki, Rusálke, Rusalije, Русалки) o Rusalka è un termine generico per indicare le divinità, gli spiriti e i demoni femminili associati ai fiumi e ai laghi nella mitologia slava-russa.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Il nome deriva, secondo una etimologia popolare, da ruslo, che significa "ruscello, corso d'acqua" .</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"></span></div>
<span style="font-size: large;"><b>Iconografia:</b></span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Le loro caratteristiche fisiche e le loro funzioni variano molto nelle diverse culture slave, come anche i nomi utilizzati per definirle. In Russia sono note anche come beregine (da bereg > sponda, riva). Nei Balcani vengono chiamate samovile dai bulgari e vile da serbi e croati. Potevano avere l'aspetto di donne giovani e attraenti dai lunghi capelli, gli occhi verdi, con corone di fiori intrecciati sul capo e vesti bianche, ma spesso erano nude. In altri casi erano descritte come simili ad Amazzoni o ancora come creature femminili dall'aspetto cadaverico e notturno. Spesso erano metà donne e metà pesci, come le sirene delle mitologie classiche. In generale venivano associate all'acqua e alla primavera, potevano influire sulla fecondità delle donne, sui raccolti, sulla pesca, curare malattie, ma anche causare la morte. La festa pasquale di Pacha Rosarum o Rosalia prende il nome proprio dalle Rusalki.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Come divinità minori dell'acqua corrispondono alle ninfe della mitologia greca. Di notte uscivano dall'acqua per ballare alla luce della luna. Il loro albero sacro era il platano. La loro festa era all'inizio di maggio, la cosiddetta Settimana delle Rusalki, quando uscivano dall'acqua in pieno giorno e si mettevano a sedere sui rami dei platani. Durante questa festa gli uomini si riposavano dal lavoro e nuotavano. Le Rusalki erano anche in grado di punire le donne che lavoravano durante la loro festa.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Generalmente sono belle donne dai seni prosperosi, con capelli, neri, rossi o verdi, lunghi fino alle ginocchia, vestite di una tunica bianca o di foglie. I loro capelli devono essere sempre bagnati, altrimenti muoiono; basta tuttavia che esse si pettinino, perché dalle chiome si generi uno zampillo d'acqua.</span><br />
<span style="font-size: large;">Nella regione di Saratoff le Rusalke diventano dei demoni incubi, con l'aspetto di creature gobbe e pelose, con artigli ed un uncino di ferro che serve per afferrare i passanti; a costoro pongono quindi delle domande e se la risposta data è sbagliata, fanno ai malcapitati il solletico fino a vederli sbavare, e poi li trascinano nel fondo delle acque. In altre regioni, come in Bielorussia o tra gli Slavi Occidentali, le Rusalke perdono il carattere acquatico, per rimanere solo degli spiriti dei campi e dei cereali.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<br />
<div style="text-align: left;">
</div>
<b><span style="font-size: large;">Origine :</span></b><br />
<br />
<span style="font-size: large;">Nella maggior parte delle versioni, la Rusalka è un essere inquieto morti, associato alla "forza impuro". Secondo Zelenin, persone che muoiono violentemente e prima del tempo, come le donne giovani che si suicidano perché sono stati abbandonata dai loro amanti, o le donne non sposate che si trovano in stato di gravidanza, devono vivere il loro tempo indicato sulla terra come spirito.</span><br />
<span style="font-size: large;">La versione spettrale è l' anima di una giovane donna che era morta in o vicino a un fiume o di un lago ed è tornato a tormentare tale corso d'acqua. Questo non morti rusalka non è sempre malvagio, e avranno la possibilità di morire in pace se la sua morte è vendicata.</span><br />
<span style="font-size: large;">Rusalki può provenire anche da bambini non battezzati, spesso quelli che sono nati fuori dal matrimonio e annegati dalle loro madri per questo motivo. Bambino Rusalki presumibilmente vagare nella foresta chiedendo di essere battezzati in modo che possano avere la pace. Essi non sono necessariamente innocenti, tuttavia, e può attaccare un uomo abbastanza sciocco avvicinarli.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"></span><br />
<span style="font-size: large;"><b>La rusalka oggi</b></span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Alle rusalke sono ancora oggi dedicate feste. In Ucraina vengono ricordate con una festa all’inizio della primavera, connessa alla fecondità. E’ interessante notare come il mito delle rusalki racchiuda una serie di significati, in parte sopravvissuti nel folclore e nella mentalità slava, che fanno della donna un essere magico, legato alla ri-generazione della natura, ma al contempo demoniaco. Un essere capace di vendicarsi se viene tradito il patto amoroso. Un essere che può dare la morte pur legandosi alla vita, che agisce dominata dall’odio perché ha conosciuto l’amore.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Forse non è temerario affermare che questo mito sopravviva – per estremo – nelle lotte di movimenti come le Femen (che nude, appunto, attraggono con l’inganno erotico ma il cui scopo è una rivendicazione sociale) o nelle ormai note Pussy Riot, in cui l’elemento erotico presente fin nel nome si lega a un ben più radicale messaggio politico. Il patto che è stato rotto è appunto quello sociale, il riconoscimento della sostanziale uguaglianza tra i sessi. Uscendo dai casi di cronaca, invero un po’ estremi, esiste nella donna slava un richiamo all’autonomia (mai realmente negata) che si scontra con il paternalismo di società mascoline e muscolari.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Massimiliano Di Pasquale, nel suo Ucraina terra di confine, racconta di Asgarda, un gruppo di centocinquanta ragazze che si proclamano discendenti delle Amazzoni. Kateryna Tarnovska, leader del movimento, dichiara che lo scopo è emancipare l’Ucraina dal retaggio totalitario, liberando i sogni e desideri delle donne. Donne che vivono secondo una regola comune, e le cui figlie vengono “educate” dal gruppo una volta raggiunta l’età di tre anni. L’acqua è l’elemento sacrale. Asgarda, nome dell’associazione, fa riferimento alla mitologia nordica. Un pasticcio culturale? Non proprio se ricordiamo che il primo regno russo, quello kieviano, è stato fondato da guerrieri vichinghi. Tutto si tiene, nel passato nel presente delle donne slave.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<span style="font-size: large;"><b>Settimana Rusalka</b></span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Il Rusalki sono stati ritenuti a loro più pericolosi durante la Settimana Rusalka (Rusal'naia) all'inizio di giugno. A questo punto, avrebbero dovuto lasciare le loro profondità dell'acqua, al fine di oscillare sui rami degli alberi di betulla e salice di notte. il Nuoto durante questa settimana era severamente proibito, perché sirene si trascinano nuotando verso il pavimento fiume. Una caratteristica comune della celebrazione Rusal'naia è stato il bando di sepoltura rituale o della Rusalka, alla fine della settimana, che rimase come intrattenimento in Russia fino al 1930.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<b>Fonti:</b><br />
eastjournal<br />
wikipedia<br />
ilcrepuscolo<br />
miei appunti<br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
Daphne GwenLunèdhttp://www.blogger.com/profile/18226493778118089684noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8203692045167814941.post-78194348345953848192013-01-13T16:01:00.002-08:002013-01-13T16:01:36.143-08:00Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega:<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTw6ktLWeKfQu1uSN0aVQUfNbylXpvYuOYBGPCgrb95jWhNa3KJQDj6sgT_2jSb8hCftnGw8QPfZkmJR33B6_xI4rCzJ4cVnBLIOt6wMfHE5zF2VYF3-aW1BRliHV8QjcUZyKef0gmRTE/s1600/b1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTw6ktLWeKfQu1uSN0aVQUfNbylXpvYuOYBGPCgrb95jWhNa3KJQDj6sgT_2jSb8hCftnGw8QPfZkmJR33B6_xI4rCzJ4cVnBLIOt6wMfHE5zF2VYF3-aW1BRliHV8QjcUZyKef0gmRTE/s1600/b1.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;">Q - come Quarzo Rutilato</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGFaRrW5mJz1Hl-vDWZar4Qa4QfIA5eqnkWaJQyQX5KZU1yGsm5GzFd7hA0XGAChKzhW3cK8hNguKK_6WXgalDrk3gjWAzUR5bp2SO52XUfnhtshovHT1pzcFINM7f3K1u4qqyNB8KbA0/s1600/quarzo-rutilatoBrasile.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGFaRrW5mJz1Hl-vDWZar4Qa4QfIA5eqnkWaJQyQX5KZU1yGsm5GzFd7hA0XGAChKzhW3cK8hNguKK_6WXgalDrk3gjWAzUR5bp2SO52XUfnhtshovHT1pzcFINM7f3K1u4qqyNB8KbA0/s320/quarzo-rutilatoBrasile.jpg" width="217" /></a></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<span style="font-size: large;"><b>Classe minerale:</b> ossidi, gruppo dei quarzi</span><br />
<span style="font-size: large;"><b>Formula chimica:</b> SiO2 + TiO2</span><br />
<span style="font-size: large;"><b>Sistema cristallino:</b> trigonale/tetragonale</span><br />
<span style="font-size: large;"><b>Processo litogenetico:</b> primario</span><br />
<span style="font-size: large;"><b>Colore: </b>trasparente con inclusioni aghiformi color or</span><span style="font-size: large;">o</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><b>La luce della mente</b></span><br />
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span>
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span>
<span style="font-size: large;"></span><br />
<span style="font-size: large;">Si tratta di un cristallo di quarzo contenente al suo interno filamenti di rutilio, che lo rendono carico elettricamente. Dona energia vitale, gioia e solarità a chi lo indossa. Libera dalle paure nascoste e dall’angoscia. Sviluppa, inoltre, indipendenza, larghezza di vedute e aiuta a non farsi condizionare dagli eventi esterni.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Anticamente noto come Capelvenere, gli si attribuiva la capacità di immagazzinare la luce solare per illuminare la mente umana. Veniva usato anche per allievare la tosse.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Di grande protezione, è consigliabile a tutti coloro che vogliono essere difesi nelle più svariate circostanze.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Per il suo colore è abbinato al 3°chakra, ma in realtà favorisce un aumento di energia in tutti i chakra. Svolge una forte azione a livello spirituale, promuovendo il contatto con il proprio Sé superiore e sviluppando chiaroveggenza.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">La tradizione, dal punto di vista fisico, assegna a questa pietra una capacità rigenerativa sui tessuti e sulle mucose, nonché una capacità stimolante sul sistema immunitario. Per questo era considerata anticamente, utilissima nei casi di influenza (da indossare al manifestarsi dei primi sintomi), e in quelli di bronchiti croniche. Per rafforzarne l’effetto si può provare ad abbinare il cristallo alla calcite verde. I testi affermano che sarebbe adatto agli adolescenti perché potrebbe aiutare la crescita e favorire il portamento eretto.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Si può indossare come ciondolo, anello, bracciale o semplicemente in un sacchetto di cotone a contatto del torace. Ottimo da usare durante la meditazione per contattare stati superiori di coscienza, nel qual caso è bene posarlo sul 6°chakra.</span><br />
<span style="font-size: large;">Si purifica con tutti i metodi già descritti, si ricarica alla luce del sole.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<span style="font-size: large;"><b>Quarzo rutilato: chakra</b></span><br />
<span style="font-size: large;">Terzo chakra Manipura (“Ombelico e Plesso Solare”)</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><b>Quarzo rutilato: mitologia</b></span><br />
<span style="font-size: large;">Il quarzo rutilato era noto nell’antichità con il nome di “capelvenere” (Capelli di Venere) perché le inclusioni di rutilo formavano dei fili sottili e biondi come i capelli della dea. Si riteneva che riuscisse a catturare la luce solare e pertanto avesse la capacità di illuminare gli uomini.</span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<span style="font-size: large;"><b>Fonti:</b></span><br />
<span style="font-size: large;">Appunti vari</span><br />
<span style="font-size: large;">Cure-naturali</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<br />
Daphne GwenLunèdhttp://www.blogger.com/profile/18226493778118089684noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8203692045167814941.post-26467368168030228902012-12-19T12:20:00.001-08:002012-12-19T12:20:21.202-08:00Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega:<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiW6NjQASRFstnbtKts6IRCVbjMahGitcaL2Mqc2fagBk4jzwau-r0aksh5csHtEo0oVbifNofXZe162B9nCoj-JnMOmMAodBVWOpF-RJ6xPAZ3SoeqNPrbnOdBOjurKIOwwH1Vbi_qoaU/s1600/b1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiW6NjQASRFstnbtKts6IRCVbjMahGitcaL2Mqc2fagBk4jzwau-r0aksh5csHtEo0oVbifNofXZe162B9nCoj-JnMOmMAodBVWOpF-RJ6xPAZ3SoeqNPrbnOdBOjurKIOwwH1Vbi_qoaU/s1600/b1.jpg" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit; font-size: x-large;"><span style="line-height: 19px;">P - come Pietra Forata</span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: verdana, arial, helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 19px; line-height: 19px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: verdana, arial, helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 19px; line-height: 19px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: verdana, arial, helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 19px; line-height: 19px;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTyfWmiJFeAJbvPpM8lSvZ89iwDthGMd0sxj-HCqg4q7kqM1Wor8_I-O6JK7WRQcglq7em_wsrdGZ09r-e1QXETNKbt4aOq4a9i7qA5ASOwZaJnA_zKIbAEvYLW-WDMYFniqeADaEDaOM/s1600/Holey+Stones+009.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTyfWmiJFeAJbvPpM8lSvZ89iwDthGMd0sxj-HCqg4q7kqM1Wor8_I-O6JK7WRQcglq7em_wsrdGZ09r-e1QXETNKbt4aOq4a9i7qA5ASOwZaJnA_zKIbAEvYLW-WDMYFniqeADaEDaOM/s320/Holey+Stones+009.JPG" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: verdana, arial, helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 19px; line-height: 19px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: verdana, arial, helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 19px; line-height: 19px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="line-height: 19px;"></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Sin dai tempi più antichi, le pietre naturalmente forate sono state considerate dotate di poteri magici. Questa tradizione, risalente alla preistoria, è rimasta particolarmente viva tra le streghe di campagna britanniche. Queste pietre portano il nome di Pietre di Odino o di Pietre della Strega ( Hag Stones).</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Questo tipo di pietra è spesso presente nelle favole e nelle leggende, soprattutto a quelle legate alle fate. Infatti, uno dei suoi poteri è proprio quello di facilitare il contatto con questi spiritelli e di aiutare lo sviluppo della “vista” ossia la capacita di vedere ciò che si può vedere con gli occhi.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Per secoli, molte cultire hanno incorporato l'uso di pietre forate in rituali e cerimonie, credendole in possesso di poteri sacri. Quali sono queste credenze?</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Nel corso della storia, in molte culture si credeva che i sassi forati, sassi che hanno dei buchi scavati esclusivamente dalle forze della natura, avessero proprietà magiche e curative. Si credeva che contenessero la saggezza delle ere, e si pensava che offrissero protezione se indossati o portati con sé.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Pietre forate larghe, scolpite a mano, chiamate "men-an-tols", erano impiegate nelle cerimonie antiche. Rappresentanti del passaggio tra il mondo fisico e spirituale, venivano spesso disposte all'ingresso delle tombe e dei tumuli. In alcune culture, si riteneva che rappresentassero anche la rinascita e la transizione.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Gli antichi Celti officiavano cerimonie nuziali in cui la coppia univa le mani attraverso la pietra per simboleggiare e benedire l'unione. Secondo un altro esempio, dopo un anno di matrimonio la coppia poteva scegliere di ritornare alla pietra e rinunciare alla sua unione.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Appesi con del filo rosso alla porta delle case o nelle stanze servivano a proteggere l’ abitazione e gli abitanti dai pericoli e dalla magia nera;</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">L’ acqua in cui erano immerse queste pietre, insieme a del sale, era considerata curativa.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Appesi con filo rosso su culle e letti allontanavano gli incubi e impedivano a streghe, fate ed elfi di rapire i bambini.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Si portavano indosso per protezione e fortuna, soprattutto nei viaggi.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Poteri mistici:</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Un altro potere attribuito alle pietre era quello della guarigione, e i bambini ammalati si facevano passare per tre volte attraverso la pietra per curare rachitismo o tubercolosi. Gli adulti potevano strisciarci attraverso per nove volte per curare reumatismi e problemi alla schiena. In assenza di massi così grandi, pietre più piccole venivano sfregate sulla parte colpita.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">L'attributo più potente di una pietra forata è il suo potere di protezione. Se indossata o portata con sé, allontana gli spiriti maligni e protegge chi la tiene dai danni. Si appendevano i sassi alle testiere dei letti per prevenire gli incubi. Se un sasso si rompeva, si pensava che avesse usato il suo potere per proteggere una vita.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Si reputava che queste potenti pietre custodissero anche il dono della vista psichica per chiunque guardasse attraverso il sasso. Si diceva che se una persona guarda attraverso il sasso sotto la luce della luna piena, possa vedere il reame fatato, così come fantasmi, visioni, e l'"altro mondo".</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Una pietra dai molti nomi:</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Le pietre forate sono conosciute con una varietà di nomi: men-an-tol, an-cloc consanta (pietre lavorate), crick stones (un nome moderno), pietre delle fate, pietre stregate e pietre di Odino, che deriva dal mito vichingo secondo cui il dio Odino si trasformò in un verme e strisciò attraverso il foro in una roccia per rubare il "l'erba della poesia".</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">In America, le tradizioni dei nativi - anche se non è di una pietra forata che parlano - raccontano di speciali pietre chiamate watai, abitate dagli Inyan, il Popolo di Pietra. Questi sassi sono adoperati nelle cerimonie di guarigione e nelle ruote medicamentose per rimuovere la malattia e garantire la protezione.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Si noti anche che nei primi giorni di colonizzazione, i popoli nativi raccoglievano questi sassi e li lavoravano per creare collanine che poi erano barattate con gli esploratori in cambio di lenzuola ed altri articoli.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Trovare le pietre:</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Trovare pietre forate richiede un occhio attento e molta pazienza. I posti migliori sono i letti dei ruscelli o i sentieri acciottolati. Le pietre lavorate possono spuntare anche sugli scaffali dei negozi di vendita al dettaglio, ma la credenza comune è che le pietre forate a mano non custodiscano gli stessi poteri di quelle naturali</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Le cure appropriate per i sassi forati consistono nel purificarli allo stesso modo della maggior parte dei cristalli, cioè solitamente immergerli in acqua salata o ricaricarli con la luce del sole o della luna.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">le pietre bucate sono anche un simbolo della dea.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Una pietra bucata,</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">L'ho trovata;</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Ne ringrazio il destino,</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">E lo Spirito che su questa via</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Mi ha portata...</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Che possa essere il mio bene</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">E la mia buona fortuna,</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Mi alzo la mattina all'alba</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">E a passeggio me ne vo,</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Nelle valli, monti e campi</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">La Fortuna cercavo,</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">della Ruta e la Verbena,</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">quelle anche son portafortuna.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Me la tengo in seno chiusa</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">E nessuno lo deve sapere</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Fonti: vari appunti web e http://suite101.com/article.cfm/holey_stones</span></div>
Daphne GwenLunèdhttp://www.blogger.com/profile/18226493778118089684noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8203692045167814941.post-2534331310692564922012-12-18T18:14:00.000-08:002012-12-18T18:14:08.786-08:00Tell The Owl - Argomento ⑨: Mito: interpretazione della mitologia come insegnamento spirituale.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdTwRQQKGsMvflzzClwHIs1cF8hhbsk4q8KFk57uaxjYFuy7Y5vmsE0HsSsUi2cIA0p2UaLdyPPmipYUAKV_vBu7vEDZUGd8kZwPXqn_uy3y14Ng84AY3umOC6W0oKgiTHUlPJox-O5oI/s1600/Blake+Hecate+1795+-+Copia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="232" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdTwRQQKGsMvflzzClwHIs1cF8hhbsk4q8KFk57uaxjYFuy7Y5vmsE0HsSsUi2cIA0p2UaLdyPPmipYUAKV_vBu7vEDZUGd8kZwPXqn_uy3y14Ng84AY3umOC6W0oKgiTHUlPJox-O5oI/s320/Blake+Hecate+1795+-+Copia.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<span style="font-size: large;">Cominciamo con esaminare cosa sia una religione...la parola "Religione" sembra derivi da un verbo latino: "religere" ossia "legare", collegare".</span><br />
<span style="font-size: large;">Religione, quindi, sarebbe il legame o il rapporto che si crea tra l'uomo e la divinità.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Che cos'è quindi la Divinità e come è nata? la divinità è un essere spiritualmente piu evoluto di noi, lo status dell'essere una tale entità.</span><br />
<span style="font-size: large;">Quindi un essere completamente partorito dalle nostre menti umane.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Fin dalla preistoria sono nati vari culti "divini" ...i primi furono proprio i culti della morte o della vita extraterrena .</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Perchè i primi culti furono proprio quelli della morte?</span><br />
<span style="font-size: large;">Semplicemente perchè gli uomini cominciarono a farsi delle domande sui vari problemi che impedivano una vita serena e di conseguenza cercarono di darsi delle risposte. La paura più grande dell'uomo è proprio l'ignoto. Quindi la cosa migliore che si poteva fare per allontanare le paure è quella di affrontarle , ma come si fà ad affrontare un nemico che ci è ignoto? da lì l'attribuire delle definizioni plausibili agli avvenimenti dellla vita , cosi proprio come i culti della morte.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Quando l'uomo comincio ad avere in sogno una persona morta , vedendola come se non se ne fosse mai andata.. comincio a credere che ci fosse un altra vita dopo di questa che dava l’opportunità agli uomini di avere un altra "possibilità" , quindi le persone piu vicine cercavano di accompagnare il caro deceduto nell'altra vita nel miglior modo possibile ornando e riempendo di beni le proprie tombe.Credendo che cosi facendo avrebbero aiutato la persona cara a passare a miglior vita.</span><br />
<span style="font-size: large;">E cosi via con qualsiasi cosa o "essere" che faceva sorgere delle domande.</span><br />
<span style="font-size: large;">Quindi anche le "Divinità" sono frutto del nostro essere ma che nascondono delle sacre verità.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Le Divinità variano di epoca in epoca seguendo vari culti e tradizioni da millenni.</span><br />
<span style="font-size: large;">I più antichi risalgono all'Era preistorica con varie rappresentazioni di statuette e incisioni.</span><br />
<span style="font-size: large;">Le prime forme di rappresentazioni "divine" erano ciò che in quel momento l'uomo stava vivendo , il proprio sopravvivere su questo pianeta , cacciare , riprodursi ..etc. cicli naturali che li rappresentavano e le loro rappresentazioni erano un augurio propiziatorio prima di un avvenimento.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ad Esempio se voglio che la mia compagna mi faccia una successione devo rappresentare ciò che rappresenta di più questo momento , una donna con i seni e glutei prorompenti è segno di salute e bellezza , se voglio che sia fertile la rappresenterò con ciò che rappresenta un nuovo arrivo ovvero la pancia gravida.</span><br />
<span style="font-size: large;">E cosi via per il resto dei tempi....</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Successivamente la definizione di "Divinità" divenne piu articolata e meno veritiera per il mio pensiero , l'uomo si evolveva , dando modo di scacciare via i problemi che più li crucciava una volta , cominciarono le prime scoperte via via progredendo sempre di più , c'è chi comincio ad avere la sapienza delle erbe e delle varie arti di poter interferire un pò con il reale svolgimento dei fatti ,quindi cominciarono ad affrontare con più sicurezza i vari cicli vitali.</span><br />
<span style="font-size: large;">Senza tralasciare ciò che però ancora gli era ignoto… la grande forza della natura.</span><br />
<span style="font-size: large;">I vari avvenimenti durante la nostra presenza su questo pianeta (a noi ancora ignota) portò a far si che la terra si dimostrò in tutta la sua bellezza d’abbondanza e anche nella sua terribile forza distruttrice.</span><br />
<span style="font-size: large;">Quest’alternarsi di forze benevoli e non, man mano nel tempo fecero nascere Divinità più complesse…</span><br />
<span style="font-size: large;">assumendo la loro forma nei "Miti" .</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Cosa Sono i Miti e la Mitologia? Il Mito è una narrazione investita di sacralità relativa alle origini del mondo o alle modalità con cui il mondo stesso e le creature viventi hanno raggiunto la forma presente in un certo contesto socio culturale o in un popolo specifico. Ciò naturalmente non implica né che la narrazione sia vera, né che sia falsa.</span><br />
<span style="font-size: large;">Il tempo del mito è assai vicino a quello della fiaba, come le fiabe iniziano con il loro "c'era una volta", così molto spesso i miti iniziano con espressioni come: "in illo tempore", "in origine", "quando ancora non c'era tempo".</span><br />
<span style="font-size: large;">L'"illo tempore" del mito non è un tempo qualsiasi, che si colloca in un qualche momento, seppur lontano, della durata storica, l'illo tempore è un attimo sacro, che abbraccia le età più lontane, il mondo presente e il futuro.</span><br />
<span style="font-size: large;">Per il mondo mitico vi è solo un tempo, "quel tempo", appunto, quello in cui accadde il mito.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">La Mitologia Oltre a quella classica in senso stretto (greca e romana), ne esistono di diversi tipi e le più ricche sono quella indiana e quella mesopotamica. Tuttavia, non esiste cultura antica senza una propria mitologia.</span><br />
<span style="font-size: large;">Quindi quasi tutte le Divinità della Mitologia “Greca-Romana” sono presenti in altri culti precedentemente nati e poi ripresi dai Greci attribuendogli loro un nome proprio ma che coincide perfettamente con altre Divinità precedentemente venerate e invocate in culti molti piu antichi di essi quindi divinità pre-elleniche.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ma Allora In che modo l'uomo preistorico "dialogava" con le divinità? Essenzialmente attraverso i riti. Possiamo dire che i riti sono gesti e parole, fatti a scopo propiziatorio.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Per Arrivare ad effettuare questi “riti” o a lavorare con la “ magia” si doveva arrivare a uno stato di coscienza spirituale alterato dove noi stessi entravamo in stretto contatto con il nostro “io” interiore ,anima,spirito in modo di metterci in contatto con loro…..o con noi stessi?</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Sta di Fatto che la creazione della “Divinità” è stata un nostra invenzione per dare una spiegazione a ciò che per noi era ignoto o per dare un giusto indirizzo alla nostra vita.</span><br />
<span style="font-size: large;">Per arrivare al discorso finale vi espongo il mio culto della Dea Trina.</span><br />
<span style="font-size: large;">La Dea Trina rappresenta l’equilibrio supremo , l’equilibrio degli opposti che attraendosi tengono in piedi la bilancia , nulla potrebbe esistere senza gli opposti , il male senza il bene e viceversa.</span><br />
<span style="font-size: large;">Il Culto che Seguo della Dea Trina risale a tradizioni più antiche della Mitologia , più antica di certo di quella greco – romana , successivamente prese il Nome di Ecate , non cito fonti mitologiche babilonesi o sumere perché mi concentrerò sulla fonte piu“comune” .</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Ecate viene rappresentata come Dea dai tre volti , Essa è contemporaneamente una e trina, in quanto riunisce in sé i tre aspetti, che sono stati visti da alcuni contemporanei come quello di fanciulla, di madre e di anziana (da cui il nome latino Trivia). divinità che rappresenterebbe il ciclo lunare dalla fase crescente,piena e calante, cosi come i cicli naturali di cui facciamo parte: la nascita – la bellezza fanciullesca –la verginità , la maturità –il sapere di una madre – la completezza ed infine la Morte – anzianità – saggezza. Queste tre rappresentazioni della Divinità fanno parte di noi da sempre tutto nasce,matura e poi muore per poter rinascere…. Questo rappresenta la nostra vita stessa . Ma lei racchiude lo stadio finale di completezza.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">La Dea aveva il potere di creare e distruggere, proprio quest’ultimo turbo la mente umana fino a definirla una divinità oscura capace di potare nel regno degli inferi i vivi , di dare cattive punizioni e a sua volta di invocarla per portare del male.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ma come si sa la morte è rinascita e rinascere significa dover prima o poi lasciare questa vita morendo a sua volta rinascere e cosi via…</span><br />
<span style="font-size: large;">Potrei rimanere qui a parlare della storia mitologica della Dea Trina dai sumeri ,egiziani,babilonesi,greci,romani e cosi via per tutta la mitologia esistente anche perché La Dea Trina appare in ogni sua forma in diverse mitologie con vari nomi o aspetti ma conservando il suo reale potere.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Perché attribuire il nome Ecate non seguendo il pantheon greco?</span><br />
<span style="font-size: large;">Attribuisco il nome di Ecate perché ne potrei dare cosi tanti , diversi e a mio piacere che la lista della scelta sarebbe infinita ,ma nessuno credo capirebbe, ho scelto questo perché è la definizione piu veloce da raggiungere e “capire” e poi bè perché la mitologia greca è molto poeticamente ben fatta da suonare bene.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">“che fra tutti Zeus Cronide onorò, e a lei diede illustri doni,</span><br />
<span style="font-size: large;">che potere avesse sulla terra e sul mare infecondo;</span><br />
<span style="font-size: large;">anche nel cielo stellato ha una sua parte d’onore</span><br />
<span style="font-size: large;">e dagli Dei immortali è sommamente onorata.”</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">L’etimologia del nome significherebbe, secondo alcuni, “colei che opera da lungi", (sarebbe l'equivalente femminile di Hekatos, un epiteto di Apollo). Secondo altri, il nome deriverebbe dal termine greco per “desiderio, volere”, in riferimento al suo potere di realizzare i desideri dei mortali. Per altri ancora il suo nome avrebbe la stessa radice della parola greca “cento” e sarebbe sinonimo di “multiforme”.</span><br />
<span style="font-size: large;">Quindi il mio attribuire un “nome” è solo per il semplice fatto di “concretizzare” un ideale conservato da millenni sul reale e “vero” potere della Dea Trina , non un appellarmi a miti o pantheon.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Lo Scopo di questo Antico culto della Dea Trina è di capire completamente ed entrare in completa sintonia con i cicli naturali della vita , Cercare di entrare in contatto con il nostro io interiore fino ad arrivare a una consapevolezza “Divina” , sapendo gestire le forze più cattive e quelle più benevoli (inerenti ai nostri istinti) , cercando di gestire completamente il bene dal male sapendolo distinguere ed utilizzare nel giusto dei modi , perché questo culto ricorda che nemmeno sarebbe opportuno e utile dividere il bene dal male perché essi si completano..l’uno non potrebbe esistere senza l’altro e l’unione di due forze opposte creano la completezza e perfezione. Quindi la Dea può essere rappresentata come una triplice divinità oppure come un unico essere.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Unica e Trina!</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Il Suo potere….. La magia della volontà, della volontà che si esprime e crea……</span><br />
<span style="font-size: large;">Le Sacerdotesse ed i Sacerdoti dell’antico culto della Dea Trina (come in tutti i culti antichi) utilizzavano delle sostanze stupefacenti naturali per permettere un alterazione della realtà per entrare in completa simbiosi con il proprio io interiore e alimentare la connessione con se stessi cercando la perfezione dell’equilibrio interiore che permette di utilizzare maggiori forze con più consapevolezza. Addirittura anche gli animali hanno un istinto primordiale nella ricerca di elementi naturali che li possono far staccare dalla realtà fisica per entrare in quella spirituale , ma ovviamente con diversi stadi , questo è un altro discorso che intraprenderò successivamente.</span><br />
<span style="font-size: large;">Al giorno d’oggi non c’è il necessario bisogno di assumere sostanze alteranti per raggiungere un stato di elevazione dello spirito , con il tempo sono state studiate tecniche di meditazione e forme di trance leggero da permetterci di entrare in un'altra realtà perfettamente comunicante con la nostra ma nascosta da occhi indiscreti.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Le Divinità sono state create da noi ma nascondono molteplici segreti in varie forme ,</span><br />
<span style="font-size: large;">molti di Essi come la Dea Trina ad esempio , ha assunto con il passare del tempo un volto con mille sfaccettature per permetterci a noi di capire meglio le fasi della vita e della completezza che ogni essere vivente cerca di raggiungere , cosi anche nelle varie mitologie Ecate viene rappresentata anche da altre Dee , fanciulla . madre e anziana.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Ecate è una rappresentazione di se stessi che può essere dal piu dolce a piu cattivo pensiero ...il ricercare l'equilibrio interiore ormai intrappolato nel corpo fisico..per mantenere stabile la bilancia...questa è Ecate... non ciò che la mitologia in modi poetici racconta..</span><br />
<span style="font-size: large;">ma ciò che spingeva le persone ad identificarla ciò che è ...</span><br />
<span style="font-size: large;">Cosi come i vari culti ognuno nasconde qualcosa , un significato dimenticato nel tempo e reso fiaba con la mitologia ,</span><br />
<span style="font-size: large;">del mio culto posso attribuire solo un nome e una raffigurazione mitologica alla divinità , come se disegnassi un personaggio di una mia storia , l’obbiettivo di essa è ciò in cui credo e sto cercando di arrivare, il personaggio è la rappresentazione del mio ideale sotto forma concreta visiva , per attribuirgli una figura sulla quale da millenni scrivono e sigillano consapevolezze divine.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Seguo il culto antico della Dea Trina perché il mio obiettivo è riuscire ad arrivare a uno stadio di equilibrio divino dove il nostro stesso universo vive , cercando di concludere il ciclo terreno elevando lo spirito a una consapevolezza superiore.</span><br />
<span style="font-size: large;">Seguendo il percorso sulla sua strada vigilata , fermandomi ad ogni incrocio , per poi scegliere la giusta via.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">“ Io sono la custode delle chiavi del Tempo”</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Questo è un Mio articolo pubblicato il 28 Agosto 2012 sul mio forum , ho deciso di riportarlo qui perchè non avevo parole più adatte di queste inerenti al mio "personale" pensiero sulla Mitologia come insegnamento spirituale . ^_^</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Documento di <b>Daphne VolvaRagnarok</b></span> copyright<br />
Daphne GwenLunèdhttp://www.blogger.com/profile/18226493778118089684noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8203692045167814941.post-72839678583615904462012-12-18T17:55:00.002-08:002012-12-18T17:55:35.658-08:00Tell The Owl - Argomento ⑧: Viaggi tra i mondi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgoq8uJPRD0jFzs6sydA3Xpve5lY6pL51tQEkc3a9PmLv2yLLigtJW7kk6W8ymnURAYI7bSVfLv-y2Emx6okSEWSubYr15uhIH3UCyBY-lSoE4-Nzu9ZAm0UoOCZ8pTfvmm6qvP28e62s/s1600/images.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgoq8uJPRD0jFzs6sydA3Xpve5lY6pL51tQEkc3a9PmLv2yLLigtJW7kk6W8ymnURAYI7bSVfLv-y2Emx6okSEWSubYr15uhIH3UCyBY-lSoE4-Nzu9ZAm0UoOCZ8pTfvmm6qvP28e62s/s1600/images.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<span style="font-size: large;">Argomento interessante e devo ammettere realmente tosto , N° 8 questo numero parla da solo inerente a cosa stiamo per andare a documentare , è difficile iniziare un argomento che ci porta direttamente a toccare il filo sottile che lega il nostro mondo materiale da quello spirituale , è come entrare in un vortice di spirale "infinito" e cercare di spiegare un emozione una sensazione è proprio filare quel filo che le separa...</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Premetto che non ho tantissimo da dire su questo argomento in quanto purtroppo la mia vita movimentata di questi ultimi tempi non mi dà modo di soffermarmi su le percezioni dei viaggi extracorporei , posso solo raccontare delle piccole esperienze che ho avuto a riguardo , devo ammettere però che se riuscirò finalmente a trovare un equilibrio e stabilirmi in un complesso che mi permette di dedicare maggior tempo alla mia vita spirituale sarà una delle prime cose che mi cimenterò perchè ti permette di vivere stadi di percezione con esperienze fantastiche!</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">E' difficile trovare le parole per descrivere un reale viaggio astrale , purtroppo viene varie volte confuso con delle visualizzazioni post meditazione ma quando la tua anima và oltre la tua percezione materiale riesci realmente a capire qual'è la differenza e non puoi più confonderli o cercare di giustificare razionalmente tali sensazioni.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ripeto che in argomento non sono preparata a livello teorico nello specifico, tutto ciò è frutto di esperienze e sensazioni che hanno accompagnato quei momenti di completo distacco da ciò che ci lega al terreno.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">La prima esperienza la feci tramite degli amici che mi prestarono degli appunti a riguardo ...ero distesa sul letto dopo una ventina di minuti di meditazione cominciai ad entrare in visualizzazione di un paesaggio che inizialmente credevo di conoscere come se ci fossi già stata, il mio corpo era completamente rilassato ma ancora non sentivo differenze tra la visualizzazione del luogo con un reale viaggio. Dopo quasi un ora di cammino in quel luogo dove riuscivo perfettamente a guardarmi intorno come se guardassi un video , ho percepito una sensazione strana , cominciai ad annusare e sentivo odore di terra bagnata (cosa che dove ero realmente non aveva piovuto) eppure sentivo un odore forte come se fossi realmente li, non pensai neanche un secondo al mio corpo continuavo a sentire odori "reali" che però non appartenevano a dove ero realmente, anche perchè in una stanza era impossibile sentire cosi in modo dettagliato determinati odori , poco dopo un pò cominciai a sentire lontano dei suoni e li presi consapevolezza di essere realmente lontano dalla mia stanza....purtroppo la mia vita mi concede pochi di questi spazi e con lo squillo del mio cellulare improvvisamente tornai cosciente dov ero, il risveglio è stato di colpo per il suono inaspettato e molto stancante tipo se avessi dormito dodici ore.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Un altra occasione con un mio amico appena tornato dal Messico , mi disse che li aveva provato delle tecniche di trans per alterare la coscienza e condurre una persona in un viaggio extracorporeo , era la mia prima volta e decisi di fidarmi e buttarmi. Quella volta mi diciamo "spaventai" un pò ed io non sono un tipo che s impressiona facilmente, andò tutto come previsto ero convinta di non essere più li e grazie alla sua "guida" era stato anche più facile andare via , ma purtroppo quella volta ebbi degli intoppi al ritorno, mentre riprendevo concezione della realtà mi sentivo bloccata a metà tra le realtà forse? ancora devo spiegarmelo , il mio amico mi disse che non mi ero rilassata completamente e la paura mi aveva rallentato...comunque l'unica sensazione che riesco a descrivere come se fosse ieri era il fatto di essere consapevole di dove ero , di voler a tutti costi muovermi , alzarmi o parlare ma il mio corpo non rispondeva ai miei comandi...ovvero io volevo alzarmi ma rimanevo li immobile una sensazione abbastanza brutta , scriverla è difficile viverla è un altra storia , comunque rimasi molto perplessa quella volta e decisi di non cimentarmi più ad occhi chiusi senza conoscere bene le tecniche inerenti a pratiche di tribù native messe in pratica alla rinfusa da un novizio.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Altre esperienze sono state piu che altro casuali , come sogni troppo reali , reali che i miei sensi riuscivano a percepire cose che solo essendo realmente li potevi sentire , oppure una volta sentivo di riuscire a respirare un aria diversa tipo se fosse migliore , o semplicemente sapere spostamenti della mia gatta nell'altra stanza mentre io ero sul letto a porta chiusa e riuscire a vedere e sentire il perimetro perfetto delle sue zampine sul parquè senza essere lì.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Forse non sono nulla ,sicuramente descrivere le percezione sensoriali è difficilissimo ma questo è il riassunto di tutto ciò che mi lega a quel mondo al dilà del corpo fisico. Spero solo di riuscire più avanti a far luce su alcuni miei dubbi e riuscire ad intraprendere per bene questo percorso che mi affascina da tempo e che sento realmente che faccia parte della mia natura da sempre , anche in quei piccoli momenti che in automatico volo sulla "nuvoletta" dove il mio sguardo si perde oltre a ciò che gli occhi possono vedere.</span><br />
<span style="font-size: large;">Credo sia un percorso dove bisogna dedicarci del tempo con dedizione e impegno poi come in tutte le cose la passione se realmente si vogliono avere dei "Reali" risultati e imparare a davvero a volare! :P</span><br />
Daphne GwenLunèdhttp://www.blogger.com/profile/18226493778118089684noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8203692045167814941.post-91753595160591211612012-12-04T16:35:00.000-08:002012-12-04T16:35:27.337-08:00Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega:<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSDBBrV9b8TVXSp3PJsazzrCQJaAlDiimxHi4-zcmC0FAO4H4ZcOx0ulu5SUnS0qpziPr0WLTMz-TMaUjoBI1HG-R9FCp8v54rPPHaDXNKBZCd5joPcqQv0R6rqTPt3QzNn2XL3Cm1dWY/s1600/b1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSDBBrV9b8TVXSp3PJsazzrCQJaAlDiimxHi4-zcmC0FAO4H4ZcOx0ulu5SUnS0qpziPr0WLTMz-TMaUjoBI1HG-R9FCp8v54rPPHaDXNKBZCd5joPcqQv0R6rqTPt3QzNn2XL3Cm1dWY/s1600/b1.jpg" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;">O - come Opale</span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1f9rR3M4rvNfld_MfU7B_phFb_3hfPWxCmDujmommdE7luM14jbJS9aLET70cjjEHxljehar8OwENX72Oq1eMhl5pOtM2tfbaJCGztV18ZWMBVVIy63QSSnKKbk8yOFhsRp3eI9hQSxE/s1600/opale+nobile+grezzo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1f9rR3M4rvNfld_MfU7B_phFb_3hfPWxCmDujmommdE7luM14jbJS9aLET70cjjEHxljehar8OwENX72Oq1eMhl5pOtM2tfbaJCGztV18ZWMBVVIy63QSSnKKbk8yOFhsRp3eI9hQSxE/s320/opale+nobile+grezzo.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<div style="font-size: x-large;">
<u><b>Classe minerale:</b></u> ossidi.</div>
<div style="font-size: x-large;">
<u><b>Formula chimica:</b></u> SiO2 + H2O</div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div style="font-size: x-large;">
<b><u>Energie: </u></b>proiettiva e ricettiva</div>
<div style="font-size: x-large;">
<b><u>Pianeti:</u></b> tutti</div>
<div style="font-size: x-large;">
<b><u>Elementi:</u></b>tutti</div>
<div style="font-size: x-large;">
<b><u>Divinità: </u></b>Cupido</div>
<div style="font-size: x-large;">
<b><u>Erbe associate:</u></b> alloro</div>
<div style="font-size: x-large;">
<b><u>Poteri:</u></b> proiezione astrale, sensitività psichica, bellezza, denaro, fortuna, potere</div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div style="font-size: x-large;">
L'azione terapeutica varia in relazione ai suoi colori. Ha i colori e le qualità di tutte le altre pietre, tanto che può essere caricato e programmato praticamente con ogni tipo di energia e usato in formule per tutte le esigenze magiche. L'opale viene indossato durante le proiezioni astrali per protezione e anche per facilitare il processo. Viene anche usato per rivivere le incarnazioni passate. Tenete l'opale nelle vostre mani e fissatelo. Muovete lo sguardo da un colore all'altro dentro ad esso finchè si stabilisce il contatto con l'inconscio. Quando ciò accade, riandate al passato col pensiero. La pietra è preferita da molti per sviluppare i poteri psichici e viene portata nei gioielli per questo scopo. L'opale viene anche portato addosso per rivelare la bellezza interiore. Gli opali color fuoco vengono usati spesso per attrarre il denaro, quelli neri sono apprezzati come pietre che hanno il potere dai maghi e dai seguaci della religione Wicca. E infine, per i suoi meravigliosi e brillanti colori, per il suo aspetto unico, l'opale è una pietra portafortuna.</div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div style="font-size: x-large;">
<b><u>Opale: elemento</u></b></div>
<div style="font-size: x-large;">
L’opale racchiude il potere di tutti gli elementi e le loro rispettive caratteristiche: l’energia e la forza del Fuoco; la prosperità, la pace e il benessere della Terra; l’intuizione, le emozioni e la sensibilità dell’Acqua; la comunicazione e la creatività dell’Aria.</div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div style="font-size: x-large;">
<b><u>Opale: chakra</u></b></div>
<div style="font-size: x-large;">
Opale di fuoco: secondo chakra Svadhishthana (“Addome”)</div>
<div style="font-size: x-large;">
Opale nobile e tutte le altre varietà: quinto chakra Vishudda (“Gola”) e sesto chakra Ajna (“Fronte o Terzo Occhio”)</div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div style="font-size: x-large;">
<b><u>Opale: mitologia</u></b></div>
<div style="font-size: x-large;">
Il nome opale ha una radice comune nel sanscrito upala, nel greco opallios e nel latino opalus con significato di “pietra preziosa”.</div>
<div style="font-size: x-large;">
Numerose citazioni dimostrano che questa pietra è stata apprezzata dalle diverse culture nel corso dei secoli. Lo studioso romano Plinio descrive l’opale come avente “il fuoco del granato, il porpora brillante dell’ametista e il colore verde mare dello smeraldo, tutti scintillanti insieme in un’incredibile unione”. I Romani lo adoravano come il simbolo della speranza e della purezza. A quel tempo si pensava che chi lo indossava fosse protetto dalle malattie.</div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiljkN_SOJHnU5R2_JaPEe6B_eR4WgPWVIxtl6zkQe4MkZVVsOq5EiEtSbHeJd-nVXnaU4so2AFkC5biLyJe7RF6otTuv3Um3ThbpoxN7gvuaGyl6i5DR6L8d9Xs2HT1oYAuGdeB1PMGHU/s1600/$(KGrHqVHJFIF!8E+vphKBQhlE5QnK!~~60_35.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiljkN_SOJHnU5R2_JaPEe6B_eR4WgPWVIxtl6zkQe4MkZVVsOq5EiEtSbHeJd-nVXnaU4so2AFkC5biLyJe7RF6otTuv3Um3ThbpoxN7gvuaGyl6i5DR6L8d9Xs2HT1oYAuGdeB1PMGHU/s1600/$(KGrHqVHJFIF!8E+vphKBQhlE5QnK!~~60_35.JPG" /></a></div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><b>Leggende</b></span></div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div style="font-size: x-large;">
Le leggende che circondano gli opali sono affascinanti e innumerevoli. Gli Aborigeni narrano che il loro creatore venne trasportato sulla terra da un arcobaleno, per portare un messaggio di pace all’umanità. Quando alla fine toccò terra, la pietra prese vita e cominciò ad emettere tutti i colori dell’arcobaleno.</div>
<div style="font-size: x-large;">
Gli Indiani raccontano, invece, che le divinità Indù Brahama, Shiva e Visnu si innamorarono della stessa bellissima donna e se la contesero per lungo tempo. Un giorno, da gelosi amanti quali erano, durante un litigio, trasformarono l’oggetto del loro desiderio in una nuvola. Poi, ognuno di essi, all’insaputa dell’altro, le diede un colore per poterla riconoscere dalle altre.</div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div style="font-size: x-large;">
La nuvola, però, variopinta di blu, rosso e giallo, venne portata via dal vento. Fu allora che i tre contendenti, per non perdere definitivamente l’amata, decisero di tramutare la nuvola in una gemma, conferendole il potere di infondere speranza e coraggio. Secondo il folklore arabo, invece, gli opali cadevano dal paradiso attraverso lampi di luce.</div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div style="font-size: x-large;">
Si narra che…una farfalla, volando apparentemente spensierata e gaia, fosse triste perché la sua vita era di breve durata. Posatasi su una pietra, espresse in cuor suo una preghiera: chiese a Dio di diventare come quella pietra la cui vita durava millenni, libera da predatori. Nello stesso tempo la pietra vide questa meravigliosa creatura posarsi e pregava, anche lei, in cuor suo desiderando esser colorata, leggera e libera di muoversi, come quella farfalla.</div>
<div style="font-size: x-large;">
La pietra voleva diventare farfalla e la farfalla pietra. Il Signore ascoltò le loro preghiere e li accontentò. Fu così che nacque l’opale, che non saprà mai se è una farfalla divenuta pietra o una pietra tramutata in farfalla.</div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div style="font-size: x-large;">
Tutte le società che hanno utilizzato l’opale gli hanno conferito dei poteri magici che hanno sempre riguardato la vista, sia quella interiore che quella esteriore: dalla possibilità di vedere chiaramente i propri sentimenti, emozioni nascoste e desideri a quella di vedere nel futuro. Nel Medioevo si pensava che chi la indossasse diventasse invisibile e che fosse vitale per una buona vista.</div>
<div style="font-size: x-large;">
L’opale ebbe il suo momento di massimo prestigio durante il regno della regina Vittoria d’Inghilterra, che ne fece una vera e propria icona della propria gioielleria.</div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div style="font-size: x-large;">
Oggi l’opale è una gemma universalmente riconosciuta e apprezzata per la sua combinazione unica di colori. La proverbiale fortuna di chi lo indossa, giunta lungo i millenni dalla sua lontana scoperta, arriva fino a voi attraverso i nostri gioielli.</div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div style="font-size: x-large;">
Fonti:</div>
<div style="font-size: x-large;">
Cure-naturali - Varie Fonti</div>
<div style="font-size: x-large;">
dai libri</div>
<div style="font-size: x-large;">
"Enciclopedia delle pietre magiche" di Scott Cunningham</div>
<div style="font-size: x-large;">
"La cristalloterapia" di D.Secchi e J.Ciaccio</div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<div style="font-size: x-large;">
<b>Ricerca di Daphne VolvaRagnarok</b></div>
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<br />
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
Daphne GwenLunèdhttp://www.blogger.com/profile/18226493778118089684noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8203692045167814941.post-61205460572772316282012-11-25T18:50:00.000-08:002012-11-25T18:50:12.191-08:00Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega:<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs5MvYWDFAX6qMiztI4ahNscylOHvFHl67qsiZ5pYUfhdA-Hmu5-kX4XEe9ko_pK9Dld2nkg8YYVo1Z7MKCvuJ7IvYC1hU80vWqXHFv0KvTD36O9bnH3kgjwYYnGN1g6uOXV2siqS7Tos/s1600/b1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs5MvYWDFAX6qMiztI4ahNscylOHvFHl67qsiZ5pYUfhdA-Hmu5-kX4XEe9ko_pK9Dld2nkg8YYVo1Z7MKCvuJ7IvYC1hU80vWqXHFv0KvTD36O9bnH3kgjwYYnGN1g6uOXV2siqS7Tos/s1600/b1.jpg" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;">N - come Nótt</span></div>
<span style="font-size: x-large;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_cePe9w9_xejGED3h6DruJf_QaFVsHQ1Gw1nM-S_WeQsGSr7G-OvtALBpZbEHpEnPpHpT2y9KZvANzRtmMG4ejLZV5Acfw-V774tu92BNdY2ZE8TlFDIO44P0Nf8nOVMujjhLxupO-Y0/s1600/luna2mod.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_cePe9w9_xejGED3h6DruJf_QaFVsHQ1Gw1nM-S_WeQsGSr7G-OvtALBpZbEHpEnPpHpT2y9KZvANzRtmMG4ejLZV5Acfw-V774tu92BNdY2ZE8TlFDIO44P0Nf8nOVMujjhLxupO-Y0/s320/luna2mod.jpg" width="221" /></a></div>
<span style="font-size: x-large;"><br /></span>
<div style="text-align: left;">
<div>
<span style="font-size: large;">La Notte, figlia di Nǫrfi. Dai capelli neri e dalla pelle scura, ella cavalca nel cielo sul suo destriero Hrímfaxi, trascinando l'oscurità sul mondo.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><b>Parentele:</b></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><b>-</b>Figlia del gigante Nǫrfi, dai capelli neri e la pelle scura.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><b>-</b>Sposa tre volte. Da Naglfari ha il figlio Auðr, da Annarr la figlia Jǫrð, da Dellingr il figlio Dagr.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><b>-</b>Allfǫðr gli fornisce un cavallo e un carro. Da quel giorno egli cavalca nel cielo in groppa a Hrímfaxi, e ogni dodici ore porta la notte su tutta la terra.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><b>Etimologia:</b></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Nótt, cosmonimo.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">«Notte».</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Nótt | Norreno, sostantivo femminile nótt, «Notte». La parola era scritta in norreno nótt o, più raramente, nátt; anche se la reale pronuncia, in realtà, avrebbe dovuto comportare un'ortografia ntt. Derivante da un protogermanico *naht-, il termine è comune in tutte le lingue germaniche (cfr. antico e medio alto tedesco naht, tedesco Nacht, olandese nacht; anglosassone næht/niht, inglese night; danese nat, svedese natt). A sua volta, dalla radice indoeuropea *NOKʷT- (cfr. sanscrito niśā, greco nýx, latino nox, russo noč', etc.).</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMCbMiI8quZRTNX2HLYmZjcCXuyAy1mHWyxbPThcqw2Tk9IUopljJFpLuIyHDhEhq7_w2Im6OIYDu04RXy7uv2yHs39ShsZOUMGrscrOqO8NHnqsRnlFfMZnPmQAuGutqblSfAGIWIYYA/s1600/Arbo-Nott+%25281%2529.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMCbMiI8quZRTNX2HLYmZjcCXuyAy1mHWyxbPThcqw2Tk9IUopljJFpLuIyHDhEhq7_w2Im6OIYDu04RXy7uv2yHs39ShsZOUMGrscrOqO8NHnqsRnlFfMZnPmQAuGutqblSfAGIWIYYA/s320/Arbo-Nott+%25281%2529.JPG" width="247" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Peter Nicolai Arbo (1887) </span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><div>
Nótt compare innanzitutto nel Vafþrúðnismál, in una strofa che ci ragguaglia sulle genealogie cosmico-primordiali. Per la prima volta, Nótt compare quale figlia di Nǫrfi, sposa di Dellingr e madre di Dagr.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Da dove il giorno è venuto,</div>
<div>
lui che sulla schiera degli uomini va,</div>
<div>
e la notte [Nótt] e le fasi lunari?</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Dellingr si chiama</div>
<div>
colui che fu il padre di Dagr,</div>
<div>
e Nótt da Nǫrfi nacque;</div>
<div>
luna piena e luna nuova</div>
<div>
crearono gli dèi propizi</div>
<div>
per segnare agli uomini il tempo.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b>Ljóða Edda > Vafþrúðnismál [24-25]</b></div>
<div>
<b><br /></b></div>
<div>
<b><br /></b></div>
<div>
<div>
Un'altra strofa della stessa composizione cita invece Hrímfaxi, «criniera di brina», il cavallo di Nótt.</div>
<div>
Stessa cosa in un passo del Alvíssmál, dove nótt sarebbe interpretabile come nome comune, senonché viene anche detta «figlia di Nǫrfi»</div>
<div>
Bellissimo è l'«inno al giorno» con il quale la valchiria Sigrdrífa celebra il suo risveglio, nel canto eddico di cui è protagonista. La notte [Nótt] vi viene salutata insieme alle sue «sorelle», il giorno [Dagr] insieme ai suoi «figli».</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Ma è Snorri, come al solito, a fornire la versione più estesa e dettagliata del mito di Nótt, a cui dedica il decimo capitolo della sua Edda. Ci racconta della sua nascita, portando a tre il numero dei suoi matrimoni, e infine narra di come Óðinn mise lei e suo figlio Dagr a cavalcare in cielo, portando rispettivamente la notte e il giorno:</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Nǫrfi o Narfi si chiamava un gigante che abitava in Jǫtunheimr. Egli aveva una figlia, che si chiamava Nótt, la quale era scura di carnagione e nera di capelli, come si addiceva alla sua stirpe. Ella era moglie di un uomo chiamato Naglfari. Loro figlio fu Auðr. In seguito fu sposata a uno che si chiamava Annarr. La loro figlia si chiamò Jǫrð. Infine ebbe Dellingr, che era della stirpe degli Æsir. Loro figlio fu Dagr. Egli era luminoso e bello come suo padre. Quindi Allfǫðr prese Nótt e Dagr, figlio di lei, diede loro due cavalli e due carri e li mandò su in cielo, affinché cavalcassero ogni dodici ore attorno alla terra. Nótt corre per prima su quel cavallo che si chiama Hrímfaxi e ogni mattino esso bagna la terra con la schiuma del suo morso. Il cavallo che possiede Dagr si chiama Skinfaxi perché col suo manto illumina tutto il cielo e la terra.</div>
<div style="font-weight: bold;">
<br /></div>
<div style="font-weight: bold;">
Snorri Sturluson: Prose Edda > Gylfaginning [10]</div>
</div>
<div style="font-weight: bold;">
<br /></div>
<div style="font-weight: bold;">
<br /></div>
<div>
Fonti: Bifrost e web</div>
<div>
<b><br /></b></div>
</span></div>
</div>
Daphne GwenLunèdhttp://www.blogger.com/profile/18226493778118089684noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8203692045167814941.post-77292645165102161012012-11-25T18:19:00.004-08:002012-11-25T18:19:54.813-08:00Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega:<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuOQsDL-cbmEvQmSOJ2CCr5gJ3f6Hgc2Cwj85GP9YFpKpVIckZRRJToB5m-JQXxIjDOcAQ08AcL1OcdPsGZDVcu6BwpCg4BaMmFP65kYz7HA0Uc9w2L-w1zpHJsRomPIGdCCfvkxa23ZU/s1600/b1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuOQsDL-cbmEvQmSOJ2CCr5gJ3f6Hgc2Cwj85GP9YFpKpVIckZRRJToB5m-JQXxIjDOcAQ08AcL1OcdPsGZDVcu6BwpCg4BaMmFP65kYz7HA0Uc9w2L-w1zpHJsRomPIGdCCfvkxa23ZU/s1600/b1.jpg" /></a></div>
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<span style="font-size: x-large;">M - come Medusa</span></div>
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<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3NPXQLdi8JeW8LOi6AGWiFCilzNGNHp3eSwJVFjGw_B5eSBeV2o-my_9d03tzbwPT9wXWqRWhIH0ERtdH9enBEHfk0VnVXhYnSPDUR8-JWeDTg38VtLbyjWBAzlcy8CzFqRfy8t3cag8/s1600/Medusa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3NPXQLdi8JeW8LOi6AGWiFCilzNGNHp3eSwJVFjGw_B5eSBeV2o-my_9d03tzbwPT9wXWqRWhIH0ERtdH9enBEHfk0VnVXhYnSPDUR8-JWeDTg38VtLbyjWBAzlcy8CzFqRfy8t3cag8/s320/Medusa.jpg" width="211" /></a></div>
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<span style="font-size: large;">Esite una divinità che è l’altro volto della Grande Dèa, come anche «l’altro aspetto della bella Persefone» . A lei, Athena, nell’osservare il proprio riflesso nell’acqua, si vide, con orrore, somigliante. È una dèa che fu decapitata da colui che ne guardava il viso riflesso da una lustra superficie: un guerriero la cui ombra riflessa sul mare fu successivamente azzannata da un mostro marino. Questa dèa è Gorgo, il cui volto è simile a uno specchio, per chi, seppure terrorizzato, osa fissarlo.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Medusa è un mostro della mitologia greca, figlia di Forco e di Ceto. Era una delle Gorgoni, insieme a Steno ed Euriale, e l'unica a non essere immortale. Nelle rappresentazioni più antiche ella era orrenda, esattamente come le sue sorelle Steno ed Euriale. In versioni più recenti tuttavia (Pindaro, Ovidio) Medusa è stata considerata come una donna bellissima che riusciva ad affascinare gli uomini che non riuscendo a trattenersi si voltavano e la guardavano, trasformandosi in pietra.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Era un mostro, di aspetto terribile, con la testa cinta di serpenti, zanne di cinghiale, mani di bronzo, ali d’oro, occhi scintillanti e sguardo che impietriva. Perseo, venuto per ucciderla su ordine di Polidette, tiranno di Serifo, o di Atena, le tagliò la testa mentre Medusa dormiva, sollevandosi in aria con i sandali alati e servendosi dello scudo come di uno specchio per evitarne lo sguardo terribile. Dal suo capo uscirono il cavallo Pegaso e Crisaore. Atena poi ne fissò la testa al centro dell’egida sul suo petto (o sul suo scudo) e Perseo ne raccolse il sangue: velenoso quello sgorgato dalla vena sinistra, rimedio risuscitatore dei morti quello della vena destra.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">La leggenda più tarda fece di Medusa una fanciulla rivale di Atena per la bellezza della chioma, che la dea punì cambiandone i capelli in serpenti, o anche una fanciulla che, violata da Poseidone in un tempio della dea, fu punita per il sacrilegio.</span><br />
<span style="font-size: large;">L’effigie riprodotta dai fonditori di artiglieria dell’epoca moderna per abbellimento, è divenuta poi simbolo dell’arma d’artiglieria e adoperata come fregio della bandoliera di parata e delle gualdrappe per cavalli.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Inoltre, la sua testa continuava a rendere di pietra chiunque la guardasse anche dopo essere stata staccata dal corpo: Perseo, infatti, la mostrò ad Atlante che diventò il monte omonimo, quindi a Fineo (o Agenore) e duecento dei suoi seguaci durante lo scontro armato per la mano di Andromeda. Inoltre usò la testa della gorgone anche per riscattare la madre, tenuta prigioniera dal perfido re Polidette.</span><br />
<span style="font-size: large;">Infine, la testa di Medusa fu donata da Perseo ad Atena, che gli aveva donato lo specchio riflettente con il quale aveva potuto affrontare Medusa senza guardarla direttamente negli occhi e senza così essere pietrificato; Atena, ricevutala in dono, la pose al centro della propria Egida fondendola con essa, lo scudo così assunse la capacità di ridurre in pietra chiunque.</span><br />
<span style="font-size: large;">Secondo una variante Perseo seppellì la testa ad Argo.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRZiR3HqeXded8eKlesSSak7RtsBc6r-uLAvKCZe1LvT86RD_BWW_vH0kXko6ToIY6vo-nMomDUiozP0husQpQYwrSQi5syiVr6NfQXLeUFefESnNgPFtMqgPvPZkYFA7kRnMaPCzbChw/s1600/medusa_88630.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRZiR3HqeXded8eKlesSSak7RtsBc6r-uLAvKCZe1LvT86RD_BWW_vH0kXko6ToIY6vo-nMomDUiozP0husQpQYwrSQi5syiVr6NfQXLeUFefESnNgPFtMqgPvPZkYFA7kRnMaPCzbChw/s1600/medusa_88630.jpg" /></a></div>
<span style="font-size: large;">Medusa : Michelangelo Merisi da Caravaggio - 1597 ca. - olio su tela - Galleria degli Uffizi, Firenze</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
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Daphne GwenLunèdhttp://www.blogger.com/profile/18226493778118089684noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8203692045167814941.post-54550826977251190702012-11-25T17:34:00.002-08:002012-11-25T17:34:42.372-08:00Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega:<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWB7nWicJ0wg5YmEO7WQH22i7h5nQcN4ukXe3QzEgP_tfI-W6-6ANAyVydjggbHZLDeZ9gDUEsejfx6gV0wAsFxWtmP6KCF5gV2ptMn14DJx6bF4_bLQV1g7G1rzF8g04k-EKVW006d7U/s1600/b1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWB7nWicJ0wg5YmEO7WQH22i7h5nQcN4ukXe3QzEgP_tfI-W6-6ANAyVydjggbHZLDeZ9gDUEsejfx6gV0wAsFxWtmP6KCF5gV2ptMn14DJx6bF4_bLQV1g7G1rzF8g04k-EKVW006d7U/s1600/b1.jpg" /></a></div>
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<span style="font-size: x-large;">I- come Inanna</span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgV7SNv0OWFDXqHfjr9Vpn1dfM06oc2tXfjWd4g7r1wdgPX8HhWhT06fkGTUwfQ7zHEByIvRLekPTktF5uQQHlEIKAK5PboH9DlyrqB2My1HGxLm96BVI178HCAkIxmIW8QejKMw808R_w/s1600/1zduclh.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgV7SNv0OWFDXqHfjr9Vpn1dfM06oc2tXfjWd4g7r1wdgPX8HhWhT06fkGTUwfQ7zHEByIvRLekPTktF5uQQHlEIKAK5PboH9DlyrqB2My1HGxLm96BVI178HCAkIxmIW8QejKMw808R_w/s320/1zduclh.jpg" width="235" /></a></div>
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<span style="font-size: large;">Figlia del dio del cielo An, ma anche del dio della luna Nanna. È sorella del dio del Sole Utu, nipote del dio dell'Aria Enlil e compagna del dio-pastore Dumuzi. Era soprannominata dai Sumeri "Anunita" (o anunitu), perché era la preferita del prozio Anu, il padre degli dei che abitava in cielo e che giaceva con lei, quando veniva in visita sulla terra.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ella fa parte del clan degli Dei Enliliti in contrapposizione agli Dei del clan di Enki fratellastro e rivale di Enlil.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Inanna è la più importante Dea sumera dell’antica civiltà mesopotamica.</span><br />
<span style="font-size: large;">Dea dell’amore, della fecondità e della bellezza, Inanna è regina dei cieli e della terra. E’ anche Dea del grano, della guerra, e dell’amore sessuale.</span><br />
<span style="font-size: large;">Lei è contemporaneamente regina della terra e del cielo, della materia e dello spirito, dell’oscurità e della luce, dell’abbondanza della terra e guida celeste.</span><br />
<span style="font-size: large;">Inanna ha una sorella: Ereshkigal. E’ la sua ombra, il suo complemento: insieme le due dee formano il disegno bipolare della totalità del femminile archetipico, l’unità madre-figlia della grande Dea. Tale disegno è analogo alle peregrinazioni della stella Inanna, sopra e sotto l’orizzonte. La faccia illuminata e la faccia buia della luna.</span><br />
<span style="font-size: large;">Entrambe le immagini delle dee rappresentano fasi di un tutto, che va visto e onorato.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ereshkigal è la dea oscura. Il suo nome significa “signora del gran luogo inferiore” , ma prima di essere relegata nel kur, anche lei era una dea dei cereali e viveva nel mondo superno.</span><br />
<span style="font-size: large;">Perciò simboleggia il gran circolo della natura, il seme al di sopra del terreno che cresce, e il seme sotto terra che muore per poi germogliare nuovamente.</span><br />
<span style="font-size: large;">Rappresenta il continuum in cui i vari stati sono semplicemente vissuti come trasformazioni di un’unica energia. Secondo il mito, quando si trovava nel mondo superno, Ereshkigal si chiamava Ninlil e veniva detta la moglie di Enlil, il dio del cielo della seconda generazione. Ninlil fu più volte violentata dal marito sotto vari travestimenti. Sicchè gli dei lo punirono mandandolo nel mondo sotterraneo. Ma per amore del consorte, Ninlil lo seguì negli inferi dove assunse il nome di Ereshkigal.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Essa simboleggia l’abisso che è la sorgente e la fine, il terreno di tutto quanto l’essere.</span><br />
<span style="font-size: large;">Il suo regno rappresenta l’unica certezza della vita: il fatto che tutti moriamo.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">I numerosi miti su Inanna furono creati tra il 3500 a. C. e il 1900, ma probabilmente hanno origini anche anteriori. Nella loro versione originale si trattava sicuramente di miti pre-patriarcali. Tuttavia le storie che la riguardano dimostrano le incursioni del patriarcato nella progressiva sua perdita di status, tale per cui da “Dea di ogni cosa” gradualmente si trasformò in una seduttrice. Il fatto che nella preistoria fosse rappresentata come una Dea di fertilità della terra, come testimoniano le statuine che la ritraggono con grandi fianchi e seni prosperosi, mentre in seguito si trasformò in una “bella donna” è un chiaro sintomo dell’avvento del potere patriarcale. Quando i Babilonesi e gli Assiri subentrarono in Mesopotamia ai Sumeri, identificarono con Inanna la loro dea Ishtar.</span><br />
<span style="font-size: large;">I racconti ed il suo mito forniscono in primo luogo la trasposizione letteraria del ciclo stagionale e del ritmo della natura, con i suoi mutamenti, lo svuotamento e riempimento dei granai, la trasformazione dei cereali e dell’uva. In secondo luogo il mito della discesa negli inferi è indubbiamente la storia di un’iniziazione ai misteri.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Patrona di tutte le emozioni quali amore, gelosia, gioia, dolore, timidezza ed esibizionismo, fino alla passione, l’ambizione e la generosità, Inanna fu eternamente giovane, dinamica, fiera, sensuale e libera. Una variante del suo nome è Ninnanna, che significa regina del cielo. E’ anche chiamata Ninsianna quale personificazione del pianeta Venere. Viene descritta come una dea riccamente abbigliata o completamente nuda.</span><br />
<span style="font-size: large;">Il suo simbolo è la stella a otto punte. Suoi importanti santuari si trovavano a Uruk, Zabala e in Babilonia.</span><br />
<span style="font-size: large;">Non fu mai accasata, nè dominata da alcuno, magnetica quanto indipendente. Sempre in movimento, alla ricerca della sua casa, del suo potere. Regina del cielo, dea delle piogge gentili e dei terribili acquazzoni, dea del mattino e stella della sera, regina della terra e della sua fertilità, ma anche dea della guerra e dell’amore sessuale. Più estroversa persino di Afrodite, era una dea molto attiva. Molti furono i nomi attraverso cui il suo culto si diffuse trasformandosi (Ishtar, Iside, Neith, Meti, Astarte, Cibele, Afrodite, Brigit), tuttavia tutte le dee che vennero dopo di lei vengono descritte come molto meno potenti di quanto lo fosse Inanna.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Fonti: "il dizionazio delle Dee e delle Eroine" di Patricia Monoghan</span><br />
<span style="font-size: large;">"la grande Dea-il viaggio di Inanna regina dei mondi" di S.W.Perera</span><br />
<span style="font-size: large;">Eridano School of astrology - Manuela Caregnato</span><br />
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Daphne GwenLunèdhttp://www.blogger.com/profile/18226493778118089684noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8203692045167814941.post-25892379762529654422012-11-25T17:05:00.000-08:002012-11-25T17:05:09.191-08:00Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega:<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVUZV8sRzS27HvWjE-Sq2MiPvUEAWinrt4d0zdi2-jGH7y36UGWYHatx2to8TBXoYfTxnyDiXlmxVN7OVrRERoFXSTrEIBxVCD0l2ui1Xmjv4YB3CbQIEavpxFbFhRvfgzF9i6vsQB9TQ/s1600/b1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: large;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVUZV8sRzS27HvWjE-Sq2MiPvUEAWinrt4d0zdi2-jGH7y36UGWYHatx2to8TBXoYfTxnyDiXlmxVN7OVrRERoFXSTrEIBxVCD0l2ui1Xmjv4YB3CbQIEavpxFbFhRvfgzF9i6vsQB9TQ/s1600/b1.jpg" /></span></a></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: x-large;">H - come Heket</span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg74E_MDN1HqqAVMIeUcJmB-hkN74yZoMcvZpaukP36Vy4ymc5MSxBB22a7XUtK3LcHQL6hzHhDhna5UxX3e8LQ_ywaZ-PgN0LNNq0I2TrCg8g7rhM0zjWoAlnc22w4i125VTujYn_-s8o/s1600/heket.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: large;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg74E_MDN1HqqAVMIeUcJmB-hkN74yZoMcvZpaukP36Vy4ymc5MSxBB22a7XUtK3LcHQL6hzHhDhna5UxX3e8LQ_ywaZ-PgN0LNNq0I2TrCg8g7rhM0zjWoAlnc22w4i125VTujYn_-s8o/s320/heket.jpg" width="217" /></span></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">La dea Heket o Hequet-Hiquit era la divina madre della fertilità dell'antico Egitto, la protettrice della nuova vita.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Era spesso rappresentata come una rana o una donna con il capo di rana, ed era frequentemente invocata per portare protezione al processo del parto o per difendere l'unità familiare e custodire la casa.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Gli amuleti indossati dalle donne come protezione al momento della nascita portavano spesso la sua immagine, e si credeva anche che ella portasse sollievo alla madre grazie a degli arnesi raffigurati sul ventre o poggiati simili a coltelli aiutasse dai dolori durante il parto.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">L'influenza di Heket si manifestava nell'infondere i primi segni della vita ad un bambino non ancora nato, e nell'accelerare gli ultimi momenti di travaglio.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Si riteneva che Heket fosse una tra le divinità che creavano la forma del bambino nel ventre materno.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Secondo alcune fonti essa era da considerare la controparte femminile del dio Ariete Khnum, se non addirittura la sposa, il quale plasmava i fanciulli non ancora nati sul suo tornio da vasaio.</span></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT6xCwK9lUdzzT_0XfmI72xwoS6_5Be1m_GCZj-Otw_8G9xrS3efeaCNbrtTq2t41nlgwhmPLPBu9M_fxztyH72DyoLSI0TwK52JP-BmFpKgTTgtPSrbgdJC_71R1haLoqvQul8ldQcVI/s1600/myth466.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: large;"><img border="0" height="244" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT6xCwK9lUdzzT_0XfmI72xwoS6_5Be1m_GCZj-Otw_8G9xrS3efeaCNbrtTq2t41nlgwhmPLPBu9M_fxztyH72DyoLSI0TwK52JP-BmFpKgTTgtPSrbgdJC_71R1haLoqvQul8ldQcVI/s320/myth466.jpg" width="320" /></span></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Non è sorprendente che la rana fosse associata alla gestazione e al parto. Le rane adulte sarebbero state numerose all’alba dei tempi e le loro uova sarebbero state abbondanti nelle acque del Nilo e nelle sue cateratte. Poiché gli Egiziani ritenevano che la vita emergesse dalle acque primordiali di Nu e che il Nilo stesso sgorgasse da Nu, le sue acque sarebbero dunque state indicative della nuova vita, specialmente qualora si consideri che il fiume era essenziale alla nuova crescita del raccolto e al nutrimento del popolo egiziano. La connessione si sarebbe rafforzata dall’osservazione delle acque del feto che si rompevano prima del momento della nascita. I bambini, come le rane, emergevano dall’acqua.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">L’immagine di Heket divenne un potente totem di protezione.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Era questo un modo per assicurarsi la protezione sacra che Heket poteva fornire, ponendosi sotto la sua tutela durante il periodo della gestazione e del parto.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Heket era anche una protettrice della casa. Coltelli magici con rappresentazioni della divinità rana erano usati durante il Medio Regno per assicurare protezione al nucleo familiare.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Nelle tradizioni dell’America centrale si riteneva che la rana portasse salute eliminando l’energia negativa e tenendo lontano il male.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Le ostetriche erano definite "serve di Heket" in onore del loro compito di dispensare la vita. I colori di Heket sono il verde e il rosa.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Tra le forme di protezione di Heket c’era quella di disperdere le forze negative assicurando alla nuova vita un passaggio sicuro nel mondo.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Fonti: Vari appunti e fonti</span></div>
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Daphne GwenLunèdhttp://www.blogger.com/profile/18226493778118089684noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8203692045167814941.post-20636400552045027412012-11-25T16:28:00.000-08:002012-11-25T16:28:33.295-08:00Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega:<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhri1emFbGLslDzdPyik_9aXUQJ2EGGX0TNHgl0jsd9Tk8zzmWajF05cjJKyoJq65zMIXt_JptaYy55wLBXqUJUnB1qFLCI1OgGK_85ksPIYL5bFG6IY-RTnA_R7q0QFZjNsn_mRlyRgBs/s1600/b1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: large;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhri1emFbGLslDzdPyik_9aXUQJ2EGGX0TNHgl0jsd9Tk8zzmWajF05cjJKyoJq65zMIXt_JptaYy55wLBXqUJUnB1qFLCI1OgGK_85ksPIYL5bFG6IY-RTnA_R7q0QFZjNsn_mRlyRgBs/s1600/b1.jpg" /></span></a></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">G - come Gea-Gaia</span></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: large;"><br /></span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-B50I7vawv1I/ULK3IVVDDPI/AAAAAAAAAV8/bZbjQzVHQus/s1600/PresenceOfGaia.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: large;"><img border="0" height="320" src="http://4.bp.blogspot.com/-B50I7vawv1I/ULK3IVVDDPI/AAAAAAAAAV8/bZbjQzVHQus/s320/PresenceOfGaia.JPG" width="239" /></span></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<b><span style="font-size: large;">Nel vuoto primordiale cominciò la danza di Gaia, la dea della Terra.</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;">Si ripiegò in forma di sfera e dalla sua schiena crebbero le montagne.</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;">L'umidità presente nel suo corpo si trasformò in pioggia feconda,</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;">i suoi interstizi si convertirono in valli, dai suoi pori spuntarono le prime piante</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;">e dalla sua pelle i primi animali. In seguito dal suo seno fece nascere donne e uomini .</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;"><br /></span></b>
<b><span style="font-size: large;"><br /></span></b>
<div style="text-align: left;">
</div>
<span style="font-size: large;"><u>Etimologia:</u><b> </b>Gea o Gaia (in greco attico Γῆ, in greco ionico Γαῖα) nella mitologia greca è il Titano femmina che impersona la Terra, identificata nella Dea Romana Tellure.</span><br />
<div style="font-weight: bold;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<span style="font-size: large;"><u>Mito:</u> Gaia è il nome della Dea attraverso cui gli antichi Greci onoravano la Terra.</span><br />
<span style="font-size: large;">In base a questa credenza, Gaia, fecondo ventre cosinico scaturito dal primordiale spazio interstellare noto con l’appellativo di Caos.</span><br />
<span style="font-size: large;">La Teogonia di Esiodo racconta come, dopo il Caos, sorse l’immortale Gea, progenitrice degli dei dell’Olimpo. Da sola e senza congiungersi con nessuno, ella generò Urano (il cielo stellato), Ponto (le sterili profondità del mare) e le montagne. In seguito, racconta sempre Esiodo, si unì ad Urano dando alla luce i Titani. Esiodo parla anche della successiva progenie di Gaia ed Urano, dapprima i Ciclopi. Poi i tre terribili Ecatonchiri dalle cento braccia.</span><br />
<span style="font-size: large;">ma Urano, temendo che la loro forza potesse essere superiore a a sua, ha proibito a Gaia di partorirli.</span><br />
<span style="font-size: large;">Nondimeno, a Cronos, il Tempo, il più forte dei suoi figli, Gaia donò una falce fatta con un materiale duro come l'acciaio e simile al diamante: con essa Cronos avrebbe reciso i genitali di Urano ponendosi all'entrata del ventre materno.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ciò ha permesso a Gaia di creare tutti gli dèi e tutte le dee dell'antica Grecia.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Presso il celeberrimo tempio innalzato a Delfi in suo onore, si recavano le sacerdotesse che gettavano manciate di erbe sacre all'interno di un calderone, ricorrendo al fragrante fumo che ne scaturiva per invocare l'eterna saggezza di Gaia.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Fonti: Il web</span><br />
<br />
<b><br /></b>
<br />
<div>
<br /></div>
Daphne GwenLunèdhttp://www.blogger.com/profile/18226493778118089684noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8203692045167814941.post-37194045303240978542012-09-25T12:59:00.000-07:002012-09-25T12:59:05.492-07:00Tell The Owl - Argomento ⑦ :<span style="font-size: large;"><b>Pagani di Ieri e di Oggi: religione, moda, fanatismo</b></span><br />
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-s81MQXmXCcs/UGIMyqjb8xI/AAAAAAAAAVc/d-kDfHnsRG0/s1600/399621_311227268918629_265734596801230_841098_1557608320_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://1.bp.blogspot.com/-s81MQXmXCcs/UGIMyqjb8xI/AAAAAAAAAVc/d-kDfHnsRG0/s320/399621_311227268918629_265734596801230_841098_1557608320_n.jpg" width="267" /></a></div>
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span>
<span style="font-size: large;"></span><br />
<span style="font-size: large;">Devo dire che questo settimo argomento del progetto Tell The Owl è realmente impegnativo infatti ho cercato di trovare una giornata dove non avessi tanti impegni per potermici dedicare..</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Allora comincio nel spiegare le mie credenze , io conobbi quest'arte 10 anni fà grazie a due signore che mi indirizzarono verso un culto particolare che però rispecchia completamente i miei ideali , questo culto è stato tramandato oralmente e anche tramite alcuni propri scritti, risale alle prime forme dell'antica religione e diciamo non ha niente a che fare con i culti neo.pagani che a mio avviso essendo una rievocazione ai giorni d'oggi del paganesimo tralascia dei punti più che fondamentali dell'antico culto distaccandosi completamente.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Non sono contro le correnti Neo.Pagane come la Wicca, perchè rispetto il pensiero di qualsiasi credenza , infatti ho avuto modo di studiarla a lungo proprio per capire come veniva espressa l'arte della vecchia religione e dei culti originari in questa nuova corrente ,solo che non mi sono ritrovata concordante su la maggior parte dei punti che caratterizza questo credo. Quindi ho continuato a seguire il culto che mi era stato indirizzato da due praticanti con molti piu anni di me quando ho scoperto questo cammino , che rappresenta perfettamente il mio pensiero e i miei ideali ..</span><br />
<span style="font-size: large;">solo è un pò piu complicato adattarlo ai giorni nostri perchè è un elevazione spirituale che dentro le mura di una casa non ha efficacia per la mancanza di contatto con le energie che si utilizzano ed ha altri usi che una volta era piu facile praticare , forse questo è un punto non concordante con la Wicca perchè alcuni scrittori dei vari testi su questa nuova corrente, semplificano adattando al giorno d'oggi delle pratiche tralasciando dei dettagli fondamentali per la riuscita delle stesse pratiche che si utilizzavano una volta e quindi di rado riescono a far elevare lo spirito a maggiore conoscenza.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Ecco perchè dico che bisogna prendere le correnti Neo.Pagane con le pinze e i libri inerenti , perchè senza una cultura approfondita sui vari culti originari si può arrivare a ben poco di capacità...</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Quindi per non allontanarmi dall'argomento "pagani di ieri e di oggi" inizio nel dire che ormai e malincuore bisogna ammettere che l'1% delle persone che "dicono" di praticare quest'arte sia pagana che Neo.pagana sanno realmente di cosa si tratta e il vero senso di quest'arte.</span><br />
<span style="font-size: large;">Purtroppo questi culti stanno diventando una moda tra i più giovani e non riescono nemmeno a capire che cosi facendo ovvero con poche reali documentazioni e poca informazione arriveranno a ben poco!</span><br />
<span style="font-size: large;">questa è anche colpa della piattaforma d'internet che divulga informazioni senza reali fonti e con scarse fondamenta , quindi un culto cosi stupendo ma anche complicato perchè bisogna scavare nel passato ,viene ormai considerato una fantasia degli adolescenti incuriositi da i vari film sulla "magia" ma che con la realtà centrano ben poco , quindi ridicolizzato buttando giù ideali che dopo tante battaglie , dopo milioni di vite bruciate per far sopravvivere nel corso dei secoli sta perdendo mano mano il reale significato diventando cosi un gioco per tredicenni.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Bisogna anche ammettere che in quel 1% di persone che sanno realmente di cosa si tratta quest'arte la metà finge , si crea dei finti personaggi per innalzare la sua credibilità ma quando realmente provi a parlarci per condividere le conoscenze ti rendi conto di quanto poco realmente sappiano.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Sinceramente questa situazione mi fà imbestialire perchè ci sono tante persone come me che dopo anni e anni di studio di credenze preistoriche , di mitologia , antropologia e teologia si sentono dire da adolescenti insolenti e ormai dentro la foga del "fanatismo e moda" che noi non ci capiamo granchè e quando con tanta pazienza si prova a far capire qualcosa l'aiuto viene anche disprezzato e sinceramente ognuno è padrone di vivere nella propria realtà!</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Sono founder di un forum che si chiama la "Sorgente Pagana" il senso del mio forum è di divulgare il più possibile reali informazioni su quest'arte e tutto ciò che la caratterizza.</span><br />
<span style="font-size: large;">E' stato fondato 2 anni fà e più si và avanti e più mi rendo conto di quante lagune ci siano nelle persone che si avvicinano a questo credo , purtroppo tutto ciò è anche colpa degli esponenti delle correnti neo.pagane che pubblicano libri , creano associazioni ma alla fine di informazioni utili ne contengono ben poche.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Io non capisco come sia possibile praticare (c'è chi dice anche da anni) un culto Neo - Pagano ovvero che segue gli antichi culti pagani ,senza aver studiato perlomeno essersi informati sui propri antenati. Come si può dire di seguire una corrente Neo.Pagana che adatta ad oggi un antico culto senza conoscere le basi , le pratiche , le tradizioni dell'antica religione?</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Non avrebbe senso e non ha senso.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Ma purtroppo le lagune sono oceani. E bisognerebbe partire dall'inizio dei tempi , ma anche da proprio il termine "Pagano - Paganesimo" .</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Il paganesimo oggi pare riacquistare una nuova vita , e tornare a fare parte delle religioni seguite da migliaia di persone. Ma sotto questo termine , a tratti ambiguo , si celano realtà spesso molto diverse , sincretistiche , che ben poco hanno a che fare con l'originale concetto. Vediamo pertanto di fare un pò di chiarezza dal punto di vista filologico , cercando di identificare cosa s'intende con il termine paganesimo.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Nell'Enciclopedia Europea (Garzanti 1979) alla voce "Paganesimo" si legge: "La religione dei pagani. Il termine pagano designa colui che non ha aderito al cristianesimo ed è rimasto fedele all'antica religione". L'origine del vocabolo è spiegata in vario modo. Per la maggior parte degli studiosi (e gia per C. Baronio nel 1586), paganus equivale a rustico: i pagi, villaggi, sarebbero stati appunto l'ultimo rifugio del paganesimo.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Gli Studiosi di storia delle religioni sono soliti a dividere le religioni in tre grandi gruppi:</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">- Le Religioni della preistoria;</span><br />
<span style="font-size: large;">- Le Religioni dei popoli storici;</span><br />
<span style="font-size: large;">- Le Nuove Religioni</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Delle prime sappiamo pochissimo , mancano infatti le fonti per comprendere il tipo di culti e credenze che animavano la vita religiosa di questi nostri lontani progenitori , possiamo solamente desumere alcuni dati dei ritrovamenti archeologici.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Le seconde comprendono moltissime religioni oggi ritenute "estinte", e sono quelle propriamente definite "pagane" , oltre ai grandi monoteismi. Ma questi non sono oggetto del nostro studio.</span><br />
<span style="font-size: large;">Le nuove religioni sono culti nati negli ultimi due secoli, alcune sono ancora considerate sette: i bambini di Dio , i Testimoni di Geova, i Mormoni , le varie chiese africane e orientali , la wicca eccetera.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Esistono moltissimi modi per approcciarsi alla storia delle religioni. Le religioni del mondo antico , per consuetudine, sono infatti riunibili in gruppi: le religioni dei popoli del vicino Oriente ; le religione indoeuropee ; le religioni mediterranee ; le religioni dei popoli del Nord ; i culti misterici.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Le religioni del Vicino Oriente , che possono anche essere definite mesopotamiche , comprendono i culti: Accaidi , Assiri,Babilonesi , Cananei, Cartaginesi, Egizi , Elamiti , Fenici, Hurriti, Nabatei , Abitanti di Palmira , Parsi , Semiti , Siriani , Sumeri , popoli di Ugarit, seguaci dello zoroastrismo.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Tra le religioni indoeuropee figurano i culti di : Cretesi-Micenei ; Pre-elleni ed Elleni (la cosiddetta religione omerica) , Frigi , Ittiti , Slavi , Sciti.</span><br />
<span style="font-size: large;">Tra le religioni cosiddette mediterranee compaiono le fedi di : Baschi , Etruschi ,Italici , Romani.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Tra le religioni dei popoli del Nord vi sono i culti di : Baltici, Celti, Finnici, Germani, Lettoni,Lituani, Magiari,Prussiani,Ugrofinnici.</span><br />
<span style="font-size: large;">Infine i culti misterici , diffusi in quasi tutte le aree prese in considerazione, si possono dividere in : Misteri di Adone, Misteri di Attis e Cibele, Misteri di Dioniso, Misteri di Adone , Misteri Eleusini , Misteri di Iside e Osiride , Misteri di Mitra , Misteri orfici , Misteri di Samotracia.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Prima di andare avanti e rimanendo quindi in argomento di culti preistorici sarebbe opportuno soffermarci un attimo sulle Traccie dell'antica Dea.</span><br />
<span style="font-size: large;">L'importanza e l'antichità del culto rivolto a divinità femminili sono considerevoli. Immagini sacre di chiaro aspetto femminili sono associate ad alcune tra le più antiche testimonianze archeologiche dell'espressione religiosa e mantengono , peraltro , la loro efficacia ancora nel mondo contemporaneo.</span><br />
<span style="font-size: large;">Le raffigurazioni della divinità femminile rappresentano una vasta gamma di forme , dalle rappresentazioni aniconiche, in cui compaiono in maniera astratta gli organi della riproduzione , a quelle perfettamente iconiche, assai elaborate e decorate con regale eleganza. Le immagini di questo genere risultano collegate a tutti i principali momenti e aspetti dell'esistenza umana, dalla nascita all'iniziazione, dal matrimonio alla riproduzione e alla morte.</span><br />
<span style="font-size: large;">(Enciclopedia delle religioni a cura di M.Eliade, Milano 1988 voce "culto della Dea").</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">E' ormai assodato che il culto della Dea è continuato nel tempo , mutando forma, conoscendo momenti di crisi, istituzionalizzandosi in una serie di figure chiave di dee dai differenti nomi.</span><br />
<span style="font-size: large;">Sono molti i miti che riguardano la Grande Madre tramandati su tavolette d'argilla databili a circa 4'000 anni fà, che in realtà sono le più antiche scritture giunte sino a noi. In questi miti la Grande Madre è sempre onnipotente e onniscente, crea dal nulla o da se stessa la terra, il cielo,le acque e tutto ciò che vive nel mondo, quindi uomini,animali e piante, e anche gli altri Dei.</span><br />
<span style="font-size: large;">Più tardi anche Esiodo nella Teogonia parlarà di Gaia come generatrice del cielo stellato, Urano , che si unirà a lei per fecondarla e generare il mare,i monti e gli altri dei. La Grande Madre è quindi una divinità assoluta. l'unica che possegga il segreto della vita e della fertilità e che possa trasmetterlo , a sua esclusiva discrezione , a tutto ciò che esiste.</span><br />
<span style="font-size: large;">Questa idea è nata nella preistoria dall'osservazione della donna come persona in grado di rimanere gravida e , mutando il proprio aspetto fisico, partorire , per poi tornare ad assumere le caratteristiche fisiche di una fanciulla , la kore , come se nulla fosse avvenuto. Inoltre la donna aveva il tremendo potere di nutrire con il latte del proprio seno il neonato, decretandone cosi la vita o la morte. L'agente fecondante era ritenuto legato alle acque, al vento , ai raggi della luna e solo piuttosto tardi l'uomo prese coscienza del suo ruolo nel processo di creazione di una nuova vita. Anche le mestruazioni legavano la donna ai cicli lunari , alle maree, alle piene dei grandi fiumi come il Nilo, ai cicli della vegetazioni , alle migrazioni degli animali, tutte cose sacre per la mentalità degli antichi. Non deve stupire che l'uomo abbia riconosciuto tardi il suo ruolo, infatti solamente alla fine dell'Ottocento è stato scientificamente provato che lo spermatozoo penetra nell'ovulo femminile , producendo quindi il concepimento vero e proprio.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Tra gli ambiti pertinenti alla Grande Dea vi erano anche la cultura dei cerali e la medicina. alcuni studiosi ritengono che sin dagli inizi del tempo le donne abbiano raccolto frutti,radici, e piante commestibili per sfamare la comunità, mentre gli uomini erano dediti alla caccia. Ed è quindi plausibile che durante la raccolta le donne avessero sviluppato una serie di conoscenze su luoghi, tempi e modalità di crescita di piante come il riso e il grano e similmente, sopratutto sperimentate su se stesse, avevano conosciuto i poteri curativi o velenosi delle piante.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Cosi facendo le donne essendo sempre a contatto con erbe e piante scoprirono anche la forza degli Allucinogeni , involontariamente e inconsapevolmente assumevano anche sostanze che alteravano la realtà e quindi (successivamente anche nella "caccia alle streghe" ) la motivazione di alcuni aspetti allucinogeni nelle confessioni obbligate dagli inquisitori erano dovute a effetti di determinati parassiti ad esempio "Ergot" un fungo parassita allucinogeno che cresceva nelle piante di grano di solanacee , ovvero un grano "povero" per i contadini o abitanti di villaggi , che conduceva a chi lo assorbiva anche tramite il semplice mangiare il pane degli effetti di trance alterato che gli faceva credere anche di essere riuscite a "volare" realmente.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Tutte le varie esperienze e conoscenze provate su pelle erano state tramandate di madre in figlia ed erano divenute patrimonio culturale di gruppi che si erano stabiliti in zone nelle quali era possibile coltivare i cereali e allevare il bestiame , senza dover seguire le migrazioni dei branchi di animali selvatici per procurarsi il cibo necessario alla sopravvivenza.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Sempre a causa delle manifestazioni divine delle quali delle quali la donna era parte, come ad esempio la ciclità dei fenomeni naturali, l'essere femminile era strettamente legato alla divinazione e alla magia.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Quindi ci fà considerare che tutte questi riferimenti storici risalenti a 6000 anni prima di Cristo , di quanto era importante il ruolo della donna e di quanto fosse legato al divino più di quanto si riconosce tutt'ora.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Penso che l'arte della vecchia religione ha degli antenati primordiali sulle pratiche e il modo di vivere quest arte secoli addietro, da quando l'uomo è un abitante di questo pianeta ha sempre cercato di darsi una spiegazione sulla propria esistenza e di conseguenza ha sempre cercato di analizzare ciò che lo circonda perchè era quello che si basava la sua vita , una volta sopravvivere significava lottare tutti i giorni con energie naturali molto potenti distruttive, però allo stesso tempo ammirava le stesse energie dare vita a ciò che di conseguenza teneva in vita gli abitanti della Terra , quindi diventava sempre più consapevole che ciò che lo circondava era vivo tanto quanto o se non oltre l'umanità stessa.</span><br />
<span style="font-size: large;">Con il tempo analizzando e provando sul proprio corpo questo grande ciclo di forza creatrice e distruttrice imparò a utilizzare le stesse forze come un arma per proteggersi ed utilizzarle per la sua sopravvivenza in modo da poter convivere con loro riuscendo poi ad avere un'esistenza migliore.</span><br />
<span style="font-size: large;">Tutto ciò portò l'essere umano ad utilizzare queste grandi forze in modo sempre presente nella propria vita , come l'utilizzo del fuoco per scaldarsi quando il vento del nord era di passaggio o per rendere migliore il cibo , cosi via ogni forza elementare poteva essere utilizzata perchè le stesse energie tenevano in vita l'uomo.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Con il passare del tempo maggiori consapevolezze miglioravano la vita su questo pianeta, ma conducevano lo stesso uomo a stare a contatto sempre più stretto con queste grandissime forze ignote.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ogni istante di vita era una continua lotta per la sopravvivenza con delle energie benevoli e non a noi ancora ignote , energie che non potevano essere contrastate con l'istinto animale perchè non avevano una forma fisica.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Successivamente l’essere umano senti il bisogno di dare un identità, un personaggio a queste grandi forze che erano parte essenziale della loro vita . Così cominciarono a nascere le prime forme di divinità e così via nei secoli cominciarono a nascere i veri e propri pantheon ,ognuno di loro aveva un compito ben preciso nella vita dell’uomo.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Cosi facendo nacquero le prime arti magiche che erano concentrate completamente su la forza della natura , cercando di dominarla e utilizzarla per i propri scopi , quindi l'uso di rituali propiziatori e non , per fertilità , buon raccolto , buona semina , per favorire la caccia e etc.</span><br />
<span style="font-size: large;">L'uso di pozioni utilizzando la conoscenza di piante e erbe , le prime forme divinatorie e da qui il festeggiare i solstizi e equinozi anch'essi una parte essenziale della sopravvivenza perchè stabilivano il tempo giusto per seminare , raccoglie e cosi vià.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Ogni cosa era studiata alla perfezione dai cicli lunari , i cicli solari , i cicli della terra e dei suoi abitanti per permettere di vivere in perfetta sintonia con essi e avere un andamento di vita migliore.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Anche le stesse Divinità erano simboliche non rappresentavano come pratica la dottrina cattolica l'essere umano come figlio di Dio nato con questo aspetto perchè somigliante al grande padre , ma bensi il contrario , la figura era nata sotto somiglianza dell'uomo perchè esso gli potesse dare un aspetto e un simbolismo visivo per poterci parlare e chiedere un aiuto .</span><br />
<span style="font-size: large;">Tante divinità per molteplici scopi ma che alla fine erano un modo per dare forza e incitamento per superare la vita di tutti i giorni e riuscire in miglior modo a eloggiare le energie presenti su questo pianeta.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Sarebbe infinito continuare a parlare di come sono nati gli antichi culti , mitologie apparte che forse sono le piu recenti.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Il mio discorso è che molte volte gli scrittori che hanno creato le correnti Neo.Pagane come la Wicca tralasciano dei simbolismi antichi che non andrebbero tralasciati ma bensi spiegati e integrati nelle pratiche perché cosi facendo tralasciano dei punti essenziali che caratterizzano i culti pagani e che si distaccano completamente dall’antica religione invece di adattarla al giorno d’oggi senza fare tagli.</span><br />
<span style="font-size: large;">Anche perché ognuno di noi è libero di seguire il culto che ritiene piu opportuno per i propri ideali ma se si segue un culto “recente” che segue le orme di uno antico e nascosto nel tempo deve prima cercare di studiare il suo antenato per poter da solo capire il reale senso di questa credenza perché appunto molte volte gli scrittori riassumono troppo anche quello che non dovrebbero .</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Facendo si che chi si avvicina per la prima volta a quest'arte senza aver studiato nulla in proposito rimane con dei dubbi infiniti e non capisca realmente il senso di come sono nate determinate credenze e il perchè si usa venerare questa divinità per una cosa o per un altra e cosi via.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Quindi una cosa che posso consigliare a chiunque si sta avvicinando ora in questo mondo è per prima di censurare completamente il mondo del web a meno che vi sia consigliato qualche sito da persone più esperte , di valutare chi vuole darvi un "insegnamento" e cosa più importante invece di andare a spendere i soldi per libri new age o prima di buttarvi su una "nuova" corrente di studiare , fare ricerche e informarsi a quale culto è legata la nuova corrente , in modo da conoscere le origini e poter applicare come autodidatti il vostro sapere alla frenetica vita di oggi. Poi bè dopo che avrete capito le origini dell'antica tradizione in questione, saprete da soli valutare gli scrittori new age che realmente praticano le caratteristiche del culto che dicono di aver rievocato al giorno d'oggi.</span><br />
<span style="font-size: large;">Quando appunto avrete una basilare cultura di fondo sarà tutto più semplice.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Un Abbraccio!</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Fonti mie ricerche su libri vari.</span><br />
<div style="font-weight: bold;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="font-weight: bold;">
<span style="font-size: large;">Documento di Daphne VolvaRagnarok</span></div>
Daphne GwenLunèdhttp://www.blogger.com/profile/18226493778118089684noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8203692045167814941.post-90003315206800049882012-09-25T12:52:00.000-07:002012-09-25T12:53:03.201-07:00Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega:<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgY-bGvcvlwCYiWO8Mqael867ehhS4LmJ6tZwtPgHTEOFnrkLaSm-ORq2K8wLI1lSX942NkQTMUtkUNz5MRTyRYgUfDrdc79E8rXqEH4oSx079VTMBU6h6RAwFHEIgc3meKsWCeIU0PrMc/s1600/b1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgY-bGvcvlwCYiWO8Mqael867ehhS4LmJ6tZwtPgHTEOFnrkLaSm-ORq2K8wLI1lSX942NkQTMUtkUNz5MRTyRYgUfDrdc79E8rXqEH4oSx079VTMBU6h6RAwFHEIgc3meKsWCeIU0PrMc/s1600/b1.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;">F - come Futhark</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large;">
"So che restai appeso ad un albero sferzato dal vento</div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large;">
per nove notti intere,</div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large;">
ferito da una lancia e consacrato a Odino</div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large;">
offerto da me stesso a me stesso.</div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large;">
I più sapienti non sanno dove nascono</div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large;">
le radici di quell'albero antico.</div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large;">
Non mi confortarono con il pane,</div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large;">
né mi porsero il corno per bere.</div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large;">
Guardai verso il basso,</div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large;">
afferrai le Rune,</div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large;">
gridando le afferrai;</div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large;">
caddi dall'albero.</div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large;">
Appresi nove canti di potere</div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large;">
dal figlio famoso di Baldur,</div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large;">
padre di Bestla,</div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large;">
ed ebbi un sorso del prezioso idromele</div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large;">
misto con magico Odrerir.</div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large;">
Poi diventai dotto, sapiente,</div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large;">
crebbi e prosperai:</div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large;">
parola da parola mi diedero parole;</div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large;">
azione da azione mi diedero azioni."</div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large; font-style: italic;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large; font-style: italic; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuYu3d2XTMAzWj-uCO5RUnTok7sEfgH3MOzw70dGsPuO-UtD98wtrg2VYy0mnfNDxS3-zfBny-rwsB7e34NGrS77v2muM06RITUgWUrfq_X0ylMKSj9E0SVc3txUnKhATMYltAr3G8zVU/s1600/mini-rune-celtiche.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuYu3d2XTMAzWj-uCO5RUnTok7sEfgH3MOzw70dGsPuO-UtD98wtrg2VYy0mnfNDxS3-zfBny-rwsB7e34NGrS77v2muM06RITUgWUrfq_X0ylMKSj9E0SVc3txUnKhATMYltAr3G8zVU/s320/mini-rune-celtiche.jpg" width="271" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: x-large; font-style: italic; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;">Il Fuþark antico (o Futhark antico) è la più antica forma di alfabeto runico, utilizzata dalle tribù germaniche nei dialetti del germanico nordoccidentale durante le invasioni barbariche tra il II e l'VIII secolo, in iscrizioni su manufatti come gioielli, amuleti, attrezzi, armi e pietre runiche. In Scandinavia, l'alfabeto fu semplificato fino a trasformarsi nel Fuþark recente a partire dalla fine dell'VIII secolo, mentre gli Anglosassoni e i Frisoni lo ampliarono finché esso divenne il Fuþorc antico-inglese dopo che il fonema /a/ proto-inglese confluì in /o/ in ambienti nasali.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;">Al contrario del Fuþark recente, che rimase in uso fino in tempi moderni, la conoscenza di come leggere il Fuþark antico fu perduta, e fu solo nel 1865 che lo studioso norvegese Sophus Bugge riuscì a decifrarlo.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;"></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;"><b><u>Alcune teorie sulla sua origine:</u></b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;">L'alfabeto runico è stato creato indipendentemente anziché evolvere da un' altro alfabeto.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;">La scrittura runica è stata utilizzata dapprima in Europa meridionale e in seguito portata nel nord dalle tribù germaniche.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;">L'alfabeto runico è stato creato da quello Greco oppure da quello Latino e/o Etrusco.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;">Le prime iscrizioni runiche conosciute datano I sec. d. C. mentre la maggior parte le troviamo nei secoli successivi con un numero particolarmente elevato di iscrizioni datate XI sec. d. C. Le iscrizioni Runiche sono state ritrovate in tutta Europa, dai Balcani alla Germania, alla Scandinavia e alle isole Britanniche.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;"><b><u>Caratteristiche salienti</u></b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;">Nelle più antiche iscrizioni runiche la direzione della scrittura è variabile. In seguito si afferma la tipologia da sinistra verso destra.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-size: large;">La divisione delle parole non era in uso nella scrittura runica, sebbene occasionalmente si riscontri la presenza di uno o più puntini usati per questa funzione.</span></div>
<br />
<br />
<div style="font-size: x-large; font-style: italic;">
<br /></div>
<div>
<div>
<span style="font-size: large;"><b><u>Esempi di Tipologie di iscrizioni runiche</u></b></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Iscrizioni su steli funerarie con inciso il nome di chi le ha eseguite oltre al nome di chi è stato sepolto ed il nome di chi ha fatto incidere la pietra. In un epoca più tarda su steli e urne si riscontrano incisioni di testi cristiani in lettere runiche.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Iscrizioni magico/religiose: preghiere e maledizioni, formule magiche ed incantesimi.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Iscrizioni relative al commercio: troviamo molti esempi di comunicazioni commerciali, ordini e descrizioni di merci, scuse per non aver pagato in tempo, nomi di produttori, marchi di prodotti. Le iscrizioni commerciali si trovano spesso incise su tavolette o bastoncini in legno.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Iscrizioni relative alla politica; hanno a che fare con questioni di legge, personaggi storici che attestano di essersi nascosti da qualche parte dal nemico, messaggi segreti riguardanti combattimenti durante le guerre.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Firme di artisti e artigiani: orefici, fabbri, incisori, falegnami, costruttori di chiese, spesso troviamo il loro nome inciso sulle loro opere. Anche gli oggetti spesso hanno il loro nome inciso sopra e/o il nome del possessore.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Iscrizioni semplici: es. “Jan è stato qui”, su rocce, su grandi pietre e su edifici.</span></div>
</div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"></span><br />
<div>
<span style="font-size: large;"><b><u>Alfabeti Runici</u></b></span></div>
<span style="font-size: large;">
<div>
<br /></div>
<div>
Antico Futhark germanico ( Elder Futhark )</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Rune Gotiche</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Futhorc Anglo-Sassone ( Anglo-saxon futhork )</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Futhork “giovane” ( Younger Futhork )</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Rune Ungheresi ( Székely Rovásírás )</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Rune Turche ( Orkhon )</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Rune Siberiane ( Yenisei )</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Cirth ( alfabeto runico creato da J. J. Tolkien )</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Rune Armaniche ( create nel 1919 da Guido von List )</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div>
<b>Fonti:</b></div>
<div>
"Runemal, il Grande libro delle Rune"</div>
</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
</span></div>
<br />Daphne GwenLunèdhttp://www.blogger.com/profile/18226493778118089684noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8203692045167814941.post-33029762155319639812012-09-25T12:00:00.000-07:002012-09-25T12:00:26.322-07:00Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega:<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRWRDZKQbp9eVSjw-0mX4J7lyEqgSWSmZosvbHLLy15eH2JkOshkr43Odci-mQEywGvB2bSxUaALY5UclB0keXO_9hWGhryBZ0WcUl6wUh0nvEyj7eS_7Z-f0KV40tJa8sv5N4SDBb4g8/s1600/b1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRWRDZKQbp9eVSjw-0mX4J7lyEqgSWSmZosvbHLLy15eH2JkOshkr43Odci-mQEywGvB2bSxUaALY5UclB0keXO_9hWGhryBZ0WcUl6wUh0nvEyj7eS_7Z-f0KV40tJa8sv5N4SDBb4g8/s1600/b1.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;">E - come Equinozio</span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">In astronomia, si definiscono equinozi i due istanti nel corso dell'anno in cui il Sole si presenta all'intersezione tra l'eclittica e l'equatore celeste, (il Sole si trova perpendicolare all'equatore e la separazione tra zona illuminata e zona in ombra della Terra passa per i poli).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguJvjeKOv9O5PvsLv92T3h_ruXCoqh5_zN4OtGxQQV0Cd_Il_y_3Z-LSaYfOgA_-02XqvSkCWiDBhSR4Y7yoK_Atm8HYxEjBVxvEMDIycevixxcZgRZu1u2Gf_IpBhwjRgMqyMEz27gaA/s1600/equinozio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguJvjeKOv9O5PvsLv92T3h_ruXCoqh5_zN4OtGxQQV0Cd_Il_y_3Z-LSaYfOgA_-02XqvSkCWiDBhSR4Y7yoK_Atm8HYxEjBVxvEMDIycevixxcZgRZu1u2Gf_IpBhwjRgMqyMEz27gaA/s320/equinozio.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<span style="font-size: large;">La parola "equinozio" deriva dal latino "equi -noctis" e significa "notte uguale" al dì. La definizione puramente teorica di lunghezza del dì si riferisce all'intervallo di tempo compreso fra due intersezioni temporalmente consecutive del centro apparente del disco solare con l'orizzonte del luogo geografico. Usando questa definizione, la lunghezza del dì risulterebbe di 12 ore. In realtà, gli effetti di rifrazione atmosferica, il semidiametro e la parallasse solare fanno sì che negli equinozi la lunghezza del dì ecceda quella della notte.</span><br />
<span style="font-size: large;">Gli equinozi di marzo e settembre sono i due giorni dell'anno nei quali hanno inizio primavera e autunno.</span><br />
<span style="font-size: large;">Nell'emisfero settentrionale, l'equinozio di marzo (che cade il 20 o 21 marzo), è l'equinozio di primavera, e l'equinozio di settembre (che cade il 22 o il 23 settembre) è l'equinozio d'autunno; nell'emisfero meridionale, questi termini sono invertiti.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Gli equinozi possono essere considerati anche come punti ideali nel cielo. Anche se la luce diurna nasconde le altre stelle, rendendo difficile vedere la posizione del Sole rispetto agli altri corpi celesti, il Sole ha una posizione definita relativa alle altre stelle.</span><br />
<span style="font-size: large;">Mentre la Terra gira attorno al Sole, l'apparente posizione del Sole si sposta di un intero cerchio nel periodo di un anno. Questo cerchio è chiamato eclittica, ed è anche il piano dell'orbita della Terra proiettato sulla sfera celeste. Gli altri pianeti visibili ad occhio nudo (Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno) sembrano muoversi lungo l'eclittica poiché le loro orbite sono su un piano simile a quello della Terra.</span><br />
<span style="font-size: large;">L'altro cerchio nel cielo è l'equatore celeste, ovvero la proiezione dell'equatore terrestre sulla sfera celeste. Poiché l'asse di rotazione della Terra è inclinato rispetto al piano dell'orbita, l'equatore celeste è inclinato rispetto all'eclittica. Due volte l'anno, il Sole incrocia il piano dell'equatore terrestre. Questi due punti sono gli equinozi.</span><br />
<span style="font-size: large;">Il punto dell'equinozio di primavera dell'emisfero settentrionale è anche chiamato punto vernale, punto dell'Ariete o punto gamma (γ), mentre quello dell'equinozio d'autunno è anche chiamato punto della Bilancia (ω). Tuttavia, a causa della precessione degli equinozi, questi punti non si trovano più nella costellazione da cui prendono il nome.</span><br />
<span style="font-size: large;">L'istante nel quale il Sole passa attraverso ogni punto di equinozio può essere calcolato accuratamente, così l'equinozio è sempre e solo un particolare istante, e non un giorno intero.</span><br />
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<br />
<b><span style="font-size: x-large;">L'Equinozio di Primavera</span></b><br />
<div style="font-size: x-large;">
<br /></div>
<span style="font-size: large;">Il periodo equinoziale di primavera è strettamente legato ai culti di fecondità e fertilità che sin dalle origini della storia e preistoria umana, hanno scandito i tempi sacri per assicurarsi la vita, il cibo, la prosperità.</span><br />
<span style="font-size: large;">Non a caso i suoi simboli sono uova, conigli e colombe e la stessa morte e resurrezione divina del Cristo rimanda ai ben più antichi riti di morte e rinascita del re dell'anno.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ma a scandire, ancora una volta, il tempo della rinascita è la Luna, dea del ciclo Vita-Morte-Vita.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">La più antica festa di Primavera del mondo pare essere Sham El Nessim le cui tracce risalgono a circa 4700 anni fa. Sham el Nessim (Sham el Nisseem, Sham el Niseem), letteralmente «fiutare il vento», è festeggiata in Egitto e segna l’inizio della primavera. Cade il primo lunedì dopo la Pasqua copta, ma le sue origini sono legate alle origini dell’Egitto stesso. In epoca Faraonica essa era una ricorrenza legata all’agricoltura, i cui riti di fertilità furono inglobati dal Cristianesimo nei riti Pasquali.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<span style="font-size: large;"><b><u>La Luna equinoziale</u></b></span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Sia la Pasqua ebraica sia quella cattolica utilizzano come astro indicatore del tempo sacro la Luna.</span><br />
<span style="font-size: large;">La Pasqua ebraica cade infatti al plenilunio del primo mese lunare dopo l'equinozio primaverile. Mentre quella cristiana e cattolica fu fissata, anch'essa a Nicea, nella prima domenica dopo il plenilunio che segue l'equinozio primaverile.</span><br />
<span style="font-size: large;">Abbiamo visto come la luna della Candelora “marcava” l'arrivo precoce o tardivo della stagione primaverile.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Per il contadino era di vitale importanza prevedere con la massima esattezza l'andamento dell'anno agricolo, perché solo così si sarebbe assicurato il necessario per la sopravvivenza. Scrive Grimaldi: “Due grandi momenti contrassegnano l'attività annuale del contadino. Dall'equinozio di primavera a quello autunnale si assiste ad un notevole intensificarsi ed estendersi dei ritmi lavorativi nel corso della giornata, mentre nel periodo invernale si hanno pochi impegni nei campi, i ritmi produttivi rallentano e la gente trova il tempo per riscoprire momenti di intensa socialità” (Grimaldi, p.42)</span><br />
<span style="font-size: large;">La luna del 2 febbraio governa il tempo del Carnevale (l'ultimo novilunio d'inverno) e indicando l'inizio della Quaresima permette di allineare il tempo pasquale con l'effettivo arrivo della primavera. Se l'ultimo giorno di Carnevale cade esattamente il 2 febbraio ci ritroveremo una Pasqua precoce (detta alta) ossia molto prossima all'equinozio di primavera.</span><br />
<span style="font-size: large;">E' la luna di Pasqua che regola la scansione delle feste mobili: il primo plenilunio che cade dal 21 marzo in poi determina nella domenica successiva la ricorrenza pasquale, così come stabilito a Nicea. .</span><br />
<span style="font-size: large;">La prima data possibile è quindi il 22 marzo, per i cristiani: la scadenza pasquale più alta detta anche “in chiave anteriore”.“Grazie al gioco della luna sull'anno tropico, Pasqua cambierà tra questa chiave anteriore e la sua scadenza più bassa del 18 aprile (che sarà rinviata al 25 se il 18 cade di domenica). E' la chiave posteriore”</span><br />
<span style="font-size: large;">Abbiamo visto che il contadino controlla il tempo del 2 febbraio (Candelora) e se trova che il novilunio avviene in quei pressi abbiamo la coincidenza del Carnevale con l'inizio di febbraio e la Quaresima lì dappresso. La Pasqua allora sarà alta (attorno al 22 marzo) e coinciderà con l'equinozio di primavera.</span><br />
<span style="font-size: large;">Questo al contadino indica un'annata in cui la ruota solare al tempo dell'Equinozio coincide con il tempo mobile scandito dalla luna (che determina il clima) e la primavera metereologica corrisponderà a quella solare.</span><br />
<span style="font-size: large;">Viceversa, le semine dovranno attendere per allinearsi in modo produttivo con la luna che sfasa il calendario lunare con quello solare.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Infatti, come dice anche il Grimaldi, “il contadino temeva una Pasqua molto bassa, segno di un lungo inverno che avrebbe influenzato tutta la nuova stagione agraria.”(Grimaldi p. 84).</span><br />
<span style="font-size: large;">Un proverbio piemontese recita Trist' a cul an che Crist u ciapa Giuan (triste quell'anno in cui Cristo prende Giovanni) indicando che quando la festività del Corpus Domini – ultima festa mobile del ciclo pasquale – coincide col giorno di San Giovanni, per la campagna sarà un anno difficile.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Stretti simboli del mondo lunare che ancora ci ricordano la rinascita della vegetazione e della fecondità (e sensualità) animale sono quelli che ancora oggi ornano le vetrine dei negozi e vengono scambiati e regalati ai bambini.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<b><u><span style="font-size: large;">Sotto il segno dell'Ariete</span></u></b><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Con l'Equinozio il sole entra nel segno dell'Ariete.</span><br />
<span style="font-size: large;">Sia la Pasqua ebraica sia quella cristiana cadono sotto il segno dell'Ariete: l'agnello maschio diventato adulto.</span><br />
<span style="font-size: large;">L'Ariete domina il periodo tremendo che segna il passaggio dall'inverno alla primavera, dal vecchio al nuovo anno, è il primo segno dello zodiaco.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ecco che il sacrificio dell'ariete è un tema noto sin dall'antichità: l'ariete sacrificato per offrire il vello d'oro, pegno di salvezza nei miti Greci fino all'Agnello di Dio immolato per la nostra salvezza sulla croce e per noi risorto (Cfr. Cattabiani, p.166).</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Ma la morte e resurrezione degli dei era un tema già noto: Adone, festeggiato ad Atene nelle Adonie, ed ancor prima Tammuz festeggiato dai Fenici, dio babilonese al quale i fedeli si rivolgevano chiamandolo Adon, signore. Ma Tammuz era anche detto Pammegas (l'universalmente grande, il sommo) diventando Pan in Grecia.</span><br />
<span style="font-size: large;">Dioniso Eleuterio, festeggiato in Grecia un mese dopo l'equinozio di primavera nelle Grandi Dionisie dove il dio morto e resuscitato veniva trasportato come statua in una processione accompagnata da simulacri di forma fallica.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Per il mitraismo all'equinozio di primavera cadeva la nascita del mondo e il suo futuro rinnovarsi alla fine del Grande Anno.</span><br />
<span style="font-size: large;">Il motivo ricorrente in tutti i miti era il sacrificio di un dio a cui succede una creazione – rinascita, simboleggiati dal sole che incrocia e poi supera la linea dell'equatore celeste (Cfr. Cattabiani, p.162 – 165).</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<b><u><span style="font-size: large;">Ostara</span></u></b><br />
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<span style="font-size: large;">La festa è di origine germanica, infatti prende il nome da quello della dea Eostre, patrona della fertilità. La divinità si diffuse, con relativo culto e usanze festive, a tutta l'Europa toccata dalle invasioni germaniche. Essa aveva alcune affinità con divinità di culture più antiche come in Grecia, quella di Estia, e nell'impero romano Vesta.</span><br />
<span style="font-size: large;">I popoli anglo-sassoni chiamavano il mese lunare corrispondente all'incirca al nostro aprile, Eostre-monath, e in questo periodo celebravano feste in onore della dea Eostre associata a vari aspetti connessi col rinnovarsi della vita quali la primavera, la fertilità e la lepre (per la velocità con cui prolifica).</span><br />
<span style="font-size: large;"><b>Pronuncia:</b> Ostara "os tar 'a", "Oh-star-ah", "OHS-truh". Eostre "EST-truh", "East-ra" o "yo'ster"</span><br />
<span style="font-size: large;"><b>Altri nomi:</b> chiamata anche Eostre, Eastre oppure Eostar</span><br />
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<span style="font-size: large;">Cerchiamo di rinnovarci: I nostri pensieri, i nostri sogni, le nostre aspirazioni, quello che siamo. Rinnoviamo le nostre amicizie, i nostri amori. Rivitalizziamo ciò che ha perso vigore. E' un mese di prosperità e cambiamento.</span><br />
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<span style="font-size: large;">L'Equinozio di Primavera è un momento di azione, di rinnovamento, il tempo ideale per pulire la vostra casa e dare il benvenuto alla nuova stagione. " Le pulizie primaverili " sono molto più di un semplice lavoro fisico. Può essere visto come un tentativo mirato e concentrato di liberare la casa dai problemi e dalla negatività dei mesi passati e per prepararla alla Primavera e all'Estate. Per questo molti pagani, puliscono la propria casa con il pensiero positivo. Questo libera la casa da ogni sentimento negativo portato dall'Inverno. Una regola comune per le pulizie primaverili è che tutti i movimenti inclusi il lavare a terra o spolverare deve fare in movimento orario. I pagani credono che questa tradizione aiuti a riempire la casa di energia costruttiva.</span><br />
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<span style="font-size: large;">Secondo la mitologia greca, la primavera segnava il ritorno dal mondo sotterraneo di Persefone. Questo rappresenta lo sbocciare della stagione. Demetra, la madre di Persedone, è simbolo della terra fertile e del grano maturo del raccolto.</span><br />
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<span style="font-size: x-large;"><b>L'Equinozio d'Autunno</b></span></div>
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<span style="font-size: large;">L'Equinozio d'Autunno è la penultima porta dell'anno agricolo, quella che indica la chiusura della stagione dei frutti e l'imminente avvicinarsi della stagione della morte, l'Inverno.</span></div>
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<span style="font-size: large;">E' un momento di preparazione, dove si fanno i conti: sopratutto i conti di ciò che si è seminato durante l'anno. I frutti sono oramai maturi e quello che si è raccolto servirà a tenerci vivi durante la stagione fredda. Se avremmo raccolto poco sarà un inverno duro, povero, affamato.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Possiamo leggere queste parole sia dal punto di vista simbolico sia - come un qualsiasi contadino della precedente era avrebbe fatto - come un dato di fatto: scarso raccolto, niente cibo. E la stagione fredda è lunga.</span></div>
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<span style="font-size: large;">A scandire l'inizio della stagione è l'Equinozio autunnale, momento astrologico che si situa tra il 21 e il 23 di settembre, quando il Sole entra nella costellazione della Bilancia e quindi collocato in una delle porte Cardinali dell'anno e precisamente ad Ovest.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Come periodo però non è ancora freddo nè buio.</span></div>
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<span style="font-size: large;">A me piace chiamarlo anche seconda primavera (i cinesi chiamano questo periodo tarda estate e lo considerano una quinta stagione): osservando la natura, infatti, tutto sembra rifiorire.</span></div>
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<span style="font-size: large;">L'estate, col caldo, ha spinto le piante a produrre frutti e semi, per assicurarsi la riproduzione e queste si sono quasi esaurite in tale lavoro, fermandosi alla fine in una lunga pausa vegetativa.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Ora che il calore si disperde e torna ad essere mite, i fiori possono ritornare a sbocciare come in una seconda primavera appunto, come a voler ricordare che la Vita torna e scorre ancora.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Saranno i primi freddi a segnalare alle piante l'inganno, il bisogno di ritirarsi: è proprio allora la linfa comincerà a defluire verso l'interno del midollo, a raccogliersi nelle radici lasciando solo un flebile messaggio che terrà in vita la pianta lungo tutto l'inverno.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Nel calendario agricolo contadino, purtroppo, poco o nulla è rimasto delle ritualità festive autunnali e bisogna aspettare la fine di ottobre con Ognissanti per trovare ancora gli antichi riti di passaggio rurali e pagani, quel momento che i Celti chiamavano Samhain.</span></div>
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<span style="font-size: large;"><b><u>Mabon il Dio giovane</u></b></span></div>
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<span style="font-size: large;">Ma nella memoria di queste antiche popolazioni l'Equinozio autunnale veniva festeggiato col nome di Mabon: il giovane dio della vegetazione e dei raccolti.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Scrive Maria Giusi Ricotti nel suo sito: "Mabon, indicato col nome di Maponus nelle iscrizioni romano-britanne, è il figlio di Modron, la Dea Madre: rapito tre notti dopo la sua nascita, venne imprigionato per lunghi anni fino al giorno in cui venne liberato dal Re Artù e dai suoi compagni.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Il suo rapimento è l'equivalente celtico del rapimento greco di Persefone: un simbolo evidente dei frutti della terra che sono immagazzinati in luoghi sicuri e poi sacrificati" per dare la vita agli uomini."</span></div>
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<span style="font-size: large;">E sono proprio i Misteri Eleusini la controparte mediterranea ai riti di passaggio verso la stagione infera.</span></div>
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<span style="font-size: large;">In entrambi i miti e facendo uno sforzo di sintesi che non rende giustizia alla profondità di tali tradizioni, quello che viene rivissuto ciclicamente ad ogni autunno è il sacrificio del dio / dea che, dopo le gioie e glorie amorose della primavera e dell'estate, dopo aver dato con la massima potenza fecondante i frutti a tutti gli esseri viventi, è costretto/a a morire a sé stesso, a declinare nel buio della Terra - intesa come Ventre, Utero, Tomba, Infero - che sta sotto.</span></div>
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<span style="font-size: large;">La coscienza - conoscenza che se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore produce molto frutto (Giovanni, 12, 24) estende il concetto di fertilità al ciclo eterno di Vita - Morte - Vita e alla consapevolezza che solo dalla morte può nascere una nuova esistenza, solo dalla decomposizione può risorgere il nuovo, il cambiamento.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Il coraggio della Morte è coraggio della Vita e la connessione di tutti gli esseri con questa legge non ci rende soli bensì ci lega tutti, indissolubilmente.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Non a caso Mabon è il tempo del seme.</span></div>
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<span style="font-size: large;">E' il tempo di raccogliere dagli ultimi frutti ben maturi i semi che serviranno l'anno successivo a darci da mangiare. E' il tempo di essiccarli all'aria e all'ombra, di conservarli al buio e all'asciutto in sacchetti di carta con scritto il nome, aspettando la primavera per piantarli.</span></div>
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<span style="font-size: large;">In natura questo processo avviene da sè: la pianta rilascia il frutto oramai marcio facendolo cadere in terra. La polpa sarà il fertilizzante che consentirà al terreno di accogliere il seme nella sua discesa agli inferi per tutta la stagione fredda, aspettando il prossimo segnale del sole.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Mabon è anche il tempo delle radici officinali da raccogliere per le tisane invernali: Tarassaco, Angelica, la stessa Mandragora - mitica pianta delle streghe.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Mabon è il tempo dei tagli, delle potature: dove togliere il secco, il vecchio; dove diradare ci indica la via per eliminare anche da noi stessi ciò che ci trasciniamo dietro, oramai morto.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Mabon è il tempo del compost: quello che abbiamo preparato in primavera, ad Oestara, coi primi tagli dell'erba. Quello che oramai, sotto, è maturo terriccio fertile.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Possiamo rigirare il cumulo in questi giorni ed usare la Terra per nutrire e le fibre non ancora trasformate per fare da base al nuovo cumulo.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Cosa ci insegna il compost? Chè anche ciò che scartiamo, anche i nostri rifiuti, sono materia utile nel grande gioco della trasformazione. Che se abbiamo pazienza, ciò che "buttiamo via" riesce, morendo, a diventare altro, a diventare fertilità, a portarci fertilità.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Mabon è il tempo dell'Acqua, l'elemento corrispondente a questa porta cardinale, l'elemento dell'Ovest: legato alle emozioni, all'anima, ai sentimenti. E' il tempo dell'abbandono: nel fluire del fiume che scorre, nel fluire del tempo simboleggiato dal fiume: è il tempo dell'abbandono del passato, di ciò che è stato, di ciò che ero e sono stata.</span></div>
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<span style="font-size: large;">E' il tempo dell'accettazione dei frutti: non sempre le stagioni ci regalano ciò che abbiamo seminato. Ci sono anni in cui si mangiano tante zucchine, altre dove i pomodori non sappiamo più dove metterli e non riusciamo ad assaggiare neppure una zucchina.</span></div>
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<span style="font-size: large;">L'accettazione dei frutti ci insegna ad accogliere quello che la Terra ci dona affidandoci al suo buon senso, imparando a godere di ciò che si ha anzichè vivere lamentandosi per ciò che ci manca.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Il potere dell'Acqua, dell'Ovest, di Mabon, è questo: l'abbandono, al tempo; l'accettazione, del raccolto; la purificazione, per prepararsi alla Trasformazione.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Nel mondo rurale l'Autunno non lascia dunque grandi tracce, passa mite e silenzioso.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Il termine autumnus pare essere di derivazione etrusca e di significato ignoto, come ricorda Bassignana ed è, malgrado la carenza di proverbi e riferimenti folkorici, "la più piemontese delle stagioni"(Bassignana, Il tempo della memoria, pag. 73).</span></div>
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<span style="font-size: large;">In piemonte viene chiamato in vari modi: otogn, otonn, oteugn, autun e l'unico dì 'd marca (giorno della marca, giorno che scandisce il tempo) che si colloca attorno alla porta equinoziale è il 29 settembre, con la festa legata agli Arcangeli, ma in particolare a San Michele.</span></div>
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<span style="font-size: large;">A testimoniare il carattere di marca del tempo è il proverbio piemontese:</span></div>
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<span style="font-size: large;">Pieuva dossa a San Michel, invern doss. Pieuva forta, invern crù.</span></div>
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<span style="font-size: large;">(pioggerellina a San Michele, inverno mite. Pioggia forte, inverno rigido).</span></div>
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<span style="font-size: large;">Ma a San Michele svernano anche gli insetti, come ricorda il detto - sempre piemontese: La galin-a 'd San Michel slarga le ale e vola an cel, (La gallina di San Michele - la coccinella - allarga le ali e vola in cielo).</span></div>
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<span style="font-size: large;">In realtà l'Autunno è un momento molto ricco e lo dimostrano i frutti di natura che ancora maturano: dal mais, all'uva, le castagne, i cachi, le mele cotogne, le melagrane.</span></div>
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<span style="font-size: large;">E' un momento che fa tornare il piacere di stringersi accanto al fuoco, magari accoccolati con una copertina o uno scialletto e la tisana calda fumante tra le mani.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Nella mitologia celtica Mabon ("giovane uomo" o "figlio divino"), dio gallese della giovinezza, della vegetazione e dei raccolti, era figlio diModron (ap Modron) e di Mellt. Era un dio della caccia, il cui culto era diffuso in tutta la Britannia settentrionale.</span></div>
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<span style="font-size: large;"><b>Pronuncia:</b> pronunciato “mèiban”</span></div>
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<span style="font-size: large;">E' un momento molto propizio ai misteri.</span></div>
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<span style="font-size: large;">L'altare dovrebbe avere una tovaglia di colore scuro, le candele marroni o di cera vergine. Nei piattini delle offerte, mettere i prodotti della terra raccolti per ultimi: patate, mais, more, fiori di girasole e le prima foglie cadute dagli alberi che iniziano a spogliarsi.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Se viva, potete anche intrecciare una corona di foglie di quercia con attaccate delle ghiande: è un potente simbolo di abbondanza e prosperità.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Volendo, tra i cibi consumati per il banchetto dopo il rituale, ci sono anche i biscotti di farina d'avena e il succo di mela.</span></div>
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<span style="font-size: large;">Fonti:</span></div>
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<span style="font-size: large;">http://paganwiccan.about.com</span></div>
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<span style="font-size: large;">strie.it</span></div>
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<span style="font-size: large;">wikipedia</span></div>
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<span style="font-size: large;">Altre fonti e miei appunti.</span></div>
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<span style="font-size: large;"><b><u>Documento di Daphne VolvaRagnarok</u></b></span></div>
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Daphne GwenLunèdhttp://www.blogger.com/profile/18226493778118089684noreply@blogger.com0