G - come Gea-Gaia
Si ripiegò in forma di sfera e dalla sua schiena crebbero le montagne.
L'umidità presente nel suo corpo si trasformò in pioggia feconda,
i suoi interstizi si convertirono in valli, dai suoi pori spuntarono le prime piante
e dalla sua pelle i primi animali. In seguito dal suo seno fece nascere donne e uomini .
In base a questa credenza, Gaia, fecondo ventre cosinico scaturito dal primordiale spazio interstellare noto con l’appellativo di Caos.
La Teogonia di Esiodo racconta come, dopo il Caos, sorse l’immortale Gea, progenitrice degli dei dell’Olimpo. Da sola e senza congiungersi con nessuno, ella generò Urano (il cielo stellato), Ponto (le sterili profondità del mare) e le montagne. In seguito, racconta sempre Esiodo, si unì ad Urano dando alla luce i Titani. Esiodo parla anche della successiva progenie di Gaia ed Urano, dapprima i Ciclopi. Poi i tre terribili Ecatonchiri dalle cento braccia.
ma Urano, temendo che la loro forza potesse essere superiore a a sua, ha proibito a Gaia di partorirli.
Nondimeno, a Cronos, il Tempo, il più forte dei suoi figli, Gaia donò una falce fatta con un materiale duro come l'acciaio e simile al diamante: con essa Cronos avrebbe reciso i genitali di Urano ponendosi all'entrata del ventre materno.
Ciò ha permesso a Gaia di creare tutti gli dèi e tutte le dee dell'antica Grecia.
Presso il celeberrimo tempio innalzato a Delfi in suo onore, si recavano le sacerdotesse che gettavano manciate di erbe sacre all'interno di un calderone, ricorrendo al fragrante fumo che ne scaturiva per invocare l'eterna saggezza di Gaia.
Fonti: Il web
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