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Dalla Divinazione.. alla cristalloterapia..rimedi naturali..studio delle Erbe...Teologia..Astrologia..Sogni.. Sabba ed Esbat..Sciamanesimo..Dei e Divinità ..Storia e Leggende...Libri ..Musica..Concorsi di fotografia..Contest..corsi(rune,cartomanzia,cristalli)..e moltro altro!
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Daphne
lunedì 29 agosto 2011
domenica 28 agosto 2011
Fluorite
Classe minerale: alogenuri
Formula chimica: CaF2 + (C, Cl, Fe, Ce, Y)
Sistema cristallino: cubico
Processo litogenetico: primario, secondario o terziario
Colore: trasparente, giallo, verde, blu, violetto
La pietra del genio
La Fluorite è un minerale che si presenta spesso multicolore - viola, bianco e verde - oppure in varietà monocromatiche - blu, giallo, viola, verde o bianco.
In ogni caso, i suoi colori sono in sintonia con i chakra superiori, dal 3° fino al 7°, indicando che questa pietra lavora a una vibrazione sottile.
Agisce principalmente al livello della mente, aiutando i processi logici e la concentrazione.
Si può presentare sotto forma di cristalli, druse o pietre grezze. I cristalli hanno la struttura di ottaedro, con due piramidi che si incontrano alla base. Portano armonia nella persona e negli ambienti. Le druse sono invece costituite da caratteristiche formazioni che ricordano una città del futuro costellata di grattacieli. Queste donano ordine alla mente.
È ottimo tenere un cristallo sulla scrivania dello studio o in ufficio, mentre le druse sono indicate per i laboratori di ricerca o gli studi di ingegneria e di programmazione di computer, dove è al lavoro una mente logica, focalizzata e intuitiva ad alti livelli. La drusa rappresenta la mente tecnologica.
La Fluorite dona libertà di pensiero e rende creativi e fantasiosi. La sua azione sul 6°chakra aiuta a sviluppare consapevolezza spirituale, a penetrare il significato profondo delle cose e a stimolare poteri medianici. Questa gemma porta inoltre la mente in sintonia con lo spirito, e il piano fisico a contatto con l’incorporeo, consentendoci di applicare nelle attività quotidiane capacità mentali superiori e di aumentare la forza cerebrale. Conducendo al livello più alto di acquisizione della mente, viene chiamata la “pietra del genio”.
Se la mente è stanca e confusa si consiglia, durante la meditazione, di posare un cristallo di Fluorite sul 6°chakra: si riavrà presto chiarezza e ordine mentale. La gemma è indicata anche per le persone che utilizzano molta energia fisica e psichica.
Secondo la tradizione, a livello fisico, l'uso di questa pietra potrebbe avere effetti benefici ai denti alle ossa. Utile per le articolazioni, le manterrebbe flessibili ed elastiche. Sarebbe ottima per i dolori alla schiena. Infine, rigenererebbe il sistema nervoso.
Si può portare come ciondolo, monile di altro genere o semplicemente a contatto del corpo in un sacchetto di cotone. È una pietra delicata, quindi facile a rompersi.
Si purifica sotto l’acqua corrente, si ricarica alla luce indiretta del sole.
Cristallo di Rocca!
Classe minerale: Ossidi, gruppo dei quarzi
Formula chimica: SiO2 (Biossido di Silicio)
Sistema cristallino: trigonale
Processo litogenetico: primario
Colore: trasparente e incolore
Il re del regno minerale
Il quarzo è uno dei minerali più diffusi della terra. La sua capacità di vibrare e di entrare in risonanza ne fa un componente essenziale della moderna tecnologia.
Si trova in natura sotto forma di pietre grezze, punte e druse. Le pietre grezze sono blocchi di cristallo uniformi. Le punte hanno qualità e usi differenti, a seconda della forma del loro apice. Ricordiamo: il cristallo generatore che amplifica l'energia; il cristallo maestro che guida nell’evoluzione spirituale; il cristallo biterminato, punta a doppia terminazione, che equilibra due punti energetici collegandoli.
Le druse, formate da più punte cresciute insieme, hanno una vibrazione potente e svolgono un’azione di purificazione dell’ambiente circostante.
La fama del cristallo di rocca per convogliare energie positive è presente in tutte le culture: dall'antica Roma, al Giappone, dall'Africa, all'Australia. Persino nelle leggendarie civiltà di Atlantide, Lemuria e Mu.
È il sovrano del regno minerale. La sua funzione è quella di incanalare energia ad alta frequenza sul piano terrestre. Riflette pura luce bianca, da utilizzare per illuminare i pensieri, i sentimenti, le azioni quotidiane.
Dissolve la negatività e fa vibrare l’aura ad una frequenza tale da purificare ogni parte oscura.
Ciascuna punta di cristallo ha la sua personalità ed esperienza, e può cooperare con l'uomo per ampliarne la consapevolezza e la spiritualità.
È bene scegliere da soli il proprio cristallo, acquistando quello da cui si è maggiormente attratti: sarà lui a guidare la scelta. Se tenuto con cura, sarà un compagno speciale.
Il cristallo di rocca lavora sul 7° chakra, aumentandone la vibrazione e connettendolo con l’energia cosmica. Focalizza i pensieri e ne aumenta il respiro.
Si può utilizzare su qualsiasi chakra: sarà sempre portatore di equilibrio, armonia, limpidezza, anti-stress.
Le druse sono ideali per la casa e l’ufficio, purificano le energie, facilitano l’armonia e la collaborazione. Sul comodino una punta protegge il sonno.
Da indossare sono consigliati i cristalli burattati o piccole punte, ottime per la meditazione o da tenere, una in ogni mano, per riequilibrare l’energia e scaricare le tensioni. A questo scopo è meglio usare i cristalli biterminati.
Immergendo un cristallo in una brocca di acqua, per alcune ore, si prepara uno straordinario energetico e purificatore.
Il cristallo di rocca si può utilizzare da solo o abbinato a qualsiasi altro minerale, di cui amplificherà gli effetti.
Si purifica con le metodologie usuali, si ricarica alla luce del sole.
Crostata Zuccosa!
Ingredienti:
2 tazze di zucca cotta (bollita e passata al setaccio)
2 uova sbattute
1 tazza di zucchero di canna
1/2 tazza di panna liquida
1 e 1/2 di latte
1 cucchiaio di brandy
qualche goccia di aroma alla vaniglia
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 cucchiaino di ginger macinato
1/2 cucchiaino di noce moscata in polvere
1 confezione di pasta frolla per crostate rotonda
1 tazza di panna montata.
Preparazione:
Scaldare il forno a 190°.
Mescolare zucca e uova, aggiungere lo zucchero, il latte, la panna liquida, il brandy, le varie spezie e lavorare bene.
Foderare la teglia con la pasta frolla e forarla con i rebbi della forchetta per evitare che si gonfi. Stendere l'impasto di zucca dentro la pasta frolla ed infornare.
Dopo 15 minuti di cottura diminuire la temperatura del forno a 160° e cuocere ancora per 20-25 minuti fino a quando infilando uno stecchino di legno non ne uscirà asciutto.
Lasciar raffreddare temperatura ambiente.
Cospargere la crostata di panna montata prima di servire.
Biscotti della Triplice!!
Ingredienti:
250 gr. di mandorle finemente tritate
65 gr. di farina
125 gr. di zucchero
2 goccie di estratto di mandorle
125 grammi di burro
1 tuorlo d'uovo
Preparazione:
Mescolare mandorle, farina, zucchero, estratto di mandorle fino a che il composto non sarà omogeneo.
Unirvi il burro lasciato ammorbidire ed il tuorlo d'uovo, amalgamare bene.
Mentre si porta il forno a temparatura di 160°C lasciar riposare l'impasto.
Prendere l'impasto e fare di tocchetti grandi circa quanto una noce e dare loro la forma a mezzaluna.
Sistemateli su un foglio di carta da forno, tempo di cottura circa 20 minuti.
Acquamarina
Classe minerale: ciclosilicati
Formula chimica: Be3Al(Si6O18) + K, Li, Na, + (Fe)
Sistema cristallino: esagonale
Processo litogenetico: primario
Colore: verde-azzurro
La gemma del benessere e della tranquillità
L’Acquamarina è, come lo Smeraldo, una varietà di Berillo e il suo tipico colore è dovuto alla presenza di tracce di ferro.
Le tradizioni popolari le conferiscono la facoltà di discernere il vero dal falso, e di saper donare buona memoria e benessere a chi la indossa.
Questa bella gemma, agendo sul 6°chakra, produce un effetto calmante sulla mente, portando tranquillità e pace e “lavando via” ansia e pensieri negativi.
Lavorando sul 6° chakra favorisce la crescita interiore, dona chiarezza di idee e fiducia di portare a termine tutto ciò che si intraprende.
Inoltre questo cristallo, come tutti quelli blu-azzurri lavora sul 5° chakra. In particolare stimola l’espressione creativa, la capacità dialettica e permette di esprimere apertamente i propri pensieri. Porta dolcemente equilibrio nelle emozioni.
Si dice che protegga durante i viaggi in barca o in nave e che attenui i sintomi del mal di mare.
Secondo la tradizione, dal punto di vista fisico, purificherebbe il sistema nervoso e avrebbe effetti benefici per gli occhi. Andrebbe posta su questi durante il rilassamento per alleviarne stanchezza e rossori.
Regolerebbe, inoltre, la funzionalità di ipofisi, tiroide e reni, influenzando positivamente la crescita e l’equilibrio ormonale. Per questo, e per la sua vibrazione dolce, gli esperti dei cristalli la consigliano ai bambini. Attenuerebbe, inoltre, l’eccessiva reattività del sistema immunitario, per cui, tradizionalmente, si usava in caso di allergie legate all’apparato respiratorio.
Si può portare come ciondolo, come anello al dito mignolo (che corrisponde al 5°chakra), come altro monile oppure posata semplicemente sul corpo. Può essere tenuta addosso per lunghi periodi. È un cristallo ottimo da usare durante la meditazione, posta sul 5°chakra per indurre il rilassamento o sul 6° per connettersi con stati profondi di consapevolezza.
Si purifica sotto l’acqua corrente, si ricarica ai raggi della luna.
Ametista
(Pietra stupenda!! io e questa pietrra abbiamo un legame speciale..)
Classe minerale: ossidi, gruppo dei quarzi
Formula chimica: SiO2 + (Al, Fe, Ca, Mg, Li, Na)
Sistema cristallino: trigonale
Processo litogenetico: primario
Colore: violetto
La pietra dell’anima
Può essere definita così in quanto è considerata una pietra molto spirituale. Potrebbe essere la prima pietra da usare per iniziare a contattare i cristalli, in alternativa al Cristallo di Rocca.
Nei suoi scritti Santa Ildegarda la consiglia per la purificazione della pelle del viso(che andrebbe lavato con acqua in cui è stata immersa la pietra), per curarsi dal morso dei ragni e per proteggersi da quello dei serpenti.
È una tra le più importanti pietre che vengono usate, utilissima per la protezione da energie dissonanti a qualsiasi livello.
Lavora sul 6°chakra ed è abbinata, per eccellenza, a questo centro energetico.
Schiarisce la mente, la purifica e la porta ad alti livelli di consapevolezza. Aumenta le facoltà medianiche e favorisce il risveglio spirituale, stimolando la percezione dell’energia cosmica e dell’amore universale.
Secondo la tradizione popolare è utile a chi ha subito la perdita di persone amate, aiutando a comprendere l’esistenza di un mondo soprannaturale e di un ordine superiore. In questo caso è bene usarla abbinata al Quarzo rosa, per produrre effetti positivi sia sul piano mentale che su quello emotivo.
Favorisce l’intuizione e l’ispirazione, e il suo colore violetto le conferisce potenti poteri di guarigione.
Calma le passioni, le emozioni violente e la rabbia, ed è perciò adatta alle persone che hanno la “testa calda”. È bene usarla, abbinata ad una respirazione lenta e profonda, per rilassarsi e calmare la collera. Favorisce il sonno ed il vivido ricordo dei sogni, protegge dagli incubi. Si consiglia di tenerne una sotto il cuscino per godere di un riposo ristoratore e tranquillo.
Secondo gli esperti dei cristalli, l'ametista sarebbe ottima per attenuare i disturbi dovuti agli eccessi di alcol.
Si può portare come ciondolo, anello o altro monile. Durante la meditazione è bene posarla sul 6°chakra. È utile infine per armonizzare e proteggere un ambiente, o addirittura tutta la casa, ponendola nei quattro angoli di una stanza o del perimetro dell’abitazione. Indispensabile per i terapeuti in quanto pietra di protezione, da indossare durante il lavoro, o per armonizzare la stanza dove si effettuano i trattamenti e creare uno spazio adatto alla guarigione. Le druse di questo minerale sono ottime per purificare e donare energia agli ambienti.
Si purifica sotto l’acqua corrente, si ricarica ai raggi indiretti del sole.
Classe minerale: ossidi, gruppo dei quarzi
Formula chimica: SiO2 + (Al, Fe, Ca, Mg, Li, Na)
Sistema cristallino: trigonale
Processo litogenetico: primario
Colore: violetto
La pietra dell’anima
Può essere definita così in quanto è considerata una pietra molto spirituale. Potrebbe essere la prima pietra da usare per iniziare a contattare i cristalli, in alternativa al Cristallo di Rocca.
Nei suoi scritti Santa Ildegarda la consiglia per la purificazione della pelle del viso(che andrebbe lavato con acqua in cui è stata immersa la pietra), per curarsi dal morso dei ragni e per proteggersi da quello dei serpenti.
È una tra le più importanti pietre che vengono usate, utilissima per la protezione da energie dissonanti a qualsiasi livello.
Lavora sul 6°chakra ed è abbinata, per eccellenza, a questo centro energetico.
Schiarisce la mente, la purifica e la porta ad alti livelli di consapevolezza. Aumenta le facoltà medianiche e favorisce il risveglio spirituale, stimolando la percezione dell’energia cosmica e dell’amore universale.
Secondo la tradizione popolare è utile a chi ha subito la perdita di persone amate, aiutando a comprendere l’esistenza di un mondo soprannaturale e di un ordine superiore. In questo caso è bene usarla abbinata al Quarzo rosa, per produrre effetti positivi sia sul piano mentale che su quello emotivo.
Favorisce l’intuizione e l’ispirazione, e il suo colore violetto le conferisce potenti poteri di guarigione.
Calma le passioni, le emozioni violente e la rabbia, ed è perciò adatta alle persone che hanno la “testa calda”. È bene usarla, abbinata ad una respirazione lenta e profonda, per rilassarsi e calmare la collera. Favorisce il sonno ed il vivido ricordo dei sogni, protegge dagli incubi. Si consiglia di tenerne una sotto il cuscino per godere di un riposo ristoratore e tranquillo.
Secondo gli esperti dei cristalli, l'ametista sarebbe ottima per attenuare i disturbi dovuti agli eccessi di alcol.
Si può portare come ciondolo, anello o altro monile. Durante la meditazione è bene posarla sul 6°chakra. È utile infine per armonizzare e proteggere un ambiente, o addirittura tutta la casa, ponendola nei quattro angoli di una stanza o del perimetro dell’abitazione. Indispensabile per i terapeuti in quanto pietra di protezione, da indossare durante il lavoro, o per armonizzare la stanza dove si effettuano i trattamenti e creare uno spazio adatto alla guarigione. Le druse di questo minerale sono ottime per purificare e donare energia agli ambienti.
Si purifica sotto l’acqua corrente, si ricarica ai raggi indiretti del sole.
venerdì 19 agosto 2011
(la mia preferita!!)
PIETRA DI LUNA (Adularia)
Classe minerale: tettosilicati, famiglia dei feldspati
Formula chimica: K[AlSi3O8] + Na, Fe, Ba
Sistema cristallino: monoclino
Processo litogenetico: primario
Colore: bianco con iridescenze azzurre, grigie, madreperlacee
La pietra di Diana
Questo cristallo in antichità veniva associato alla dea Diana e si credeva diventasse più brillante in coincidenza con la luna piena. Lo si considerava collegato all’intuizione, ai sentimenti e alla fertilità.
La Pietra di luna opera principalmente sul piano della sensibilità, liberando dai blocchi emotivi. Agisce sia sul 5° che sul 2°chakra, e sulla parte emozionale che a essi si lega: nel primo caso l’espressione dei propri sentimenti, il comunicarli e il manifestarli all’esterno, nel secondo caso la capacità di essere in contatto con le proprie emozioni.
Questo cristallo è considerato un ottimo equilibratore e fa sì che la persona non si senta dominata né si identifichi con le proprie emozioni. Inoltre, lavorando sul 6°chakra, porta maggiore consapevolezza al proprio subconscio e fa in modo che le emozioni siano vissute nel presente e non rievochino traumi passati e dolorosi.
Pietra con caratteristiche femminili, rende intuitivi, dona tranquillità e pace, rasserena la donna ma è utile anche all’uomo, risvegliandone dolcezza e disponibilità.
Secondo la tradizione, dal punto di vista fisico, agirebbe sulla ghiandola pineale rendendo più sensibili alla luce. Per questo regolerebbe il ciclo mestruale ed equilibrerebbe gli ormoni a esso correlati. Aiuterebbe la fertilità.
Si può indossare come ciondolo, come girocollo a contatto con il chakra della gola, oppure come anello all’anulare o al dito mignolo. Si può inoltre portare addosso in un sacchetto di cotone.
Se poggiata sul 6°chakra durante la meditazione, la pietra di luna aiuta l’intuizione, la chiaroveggenza e la telepatia.
Si consiglia di purificarla su un vaso di fiori all’esterno. Lasciandola fuori per tutta la notte la si potrà anche ricaricare, grazie ai raggi della luna.
giovedì 14 luglio 2011
Chakra
Chakra e' una parola Sanscrita il cui significato e' ruota o disco e indica uno dei sette centri di base di energia nel corpo umano. Ciascuno di questi centri e' connesso, a livello di energie sottili, ai gangli principali dei nervi che si ramificano dalla colonna vertebrale (ma non si identifica con essi). In più i chakra sono correlati ai livelli della coscienza, agli elementi archetipici, alle fasi inerenti lo sviluppo della vita, ai colori, suoni, alle funzioni del corpo e a molto, molto altro.
La dottrina orientale che ne ha diffuso la conoscenza nel mondo occidentale considera i Chakra come aperture, porte di accesso all’essenza del corpo umano. I CHAKRA PRINCIPALI SONO SETTE (ma ce ne sono molti altri secondari, circa un centinaio, che "idealmente" corrispondono coi punti meridiani dell'agopuntura).
Settimo Chakra: Sahasrara, della Corona, Centro del Vortice, Loto dai 1000 petali. Si riferisce alla coscienza come consapevolezza pura. Pensiero, identità universale, orientata verso autocoscienza.
Sesto Chakra: Ajna, Terzo Occhio, centro del Comando, delle Sopracciglia, della Conoscenza, della Saggezza Interiore; Esso apre le porte alle nostre facoltà psichiche e alla "comprensione". Visualizzazione. Vista Psichica.
Quinto Chakra: Vishuddha, del Collo, della Gola o Centro di Comunicazione; Suono, identità creativa, orientata verso l'auto-espressione
Quarto Chakra: Anahata, Centro del Cuore; è quello centrale del sistema. È collegato con l'amore ed è l'integratore degli opposti nella psiche:un quarto chakra sano ci permette di amare profondamente, di sperimentare la pietà e un senso profondo di pace.
Terzo Chakra: Manipura, del Plesso Solare, dell’Ombelico, della Milza, dello Stomaco e del Fegato Regola la nostra alimentazione, la volontà ed autonomia personali, così come il nostro metabolismo.
Secondo Chakra: Svadhistana, Sacrale o Centro della Croce; situato nell'addome, un po in basso dietro gli organi sessuali, è collegato con l'acqua come elemento, alle emozioni ed alla sessualità.
Primo Chakra: Muladhara, della Base, Centro della Radice o Centro del Coccige; Situato alla base della spina, questo chakra forma il nostro fondamento. Rappresenta la terra come elemento e quindi è collegato con i nostri istinti di sopravvivenza ed al nostro senso di realtà.
Fonti: filosofiaelogos
Benedizioni
Daphne
mercoledì 6 luglio 2011
..Insegnamenti Sioux
La foresta è la dimora di molti uccelli e di molti animali:
l'acqua è la dimora dei pesci e di vari rettili.
All'interno di una stessa specie, gli uccelli non sono tutti simili
e così è con gli animali e con gli esseri umani
La ragione per la quale Wakan Tanka non fece dieci uccelli, dieci animali
o dieci esseri umani assolutamente uguali
fu che voleva che ognuno di essi potesse avere il suo spazio,
potesse bastare a se stesso senza occupare lo spazio degli altri.
Sin dall'infanzia io ho osservato molto attentamente le foglie, gli alberi e l'erba
e non ho mai visto due esemplari assolutamente uguali.
Certo possono assomigliarsi molto,
tuttavia nell'esaminarli con cura ho trovato che si differenziano sensibilmente tra di loro.
OKUTE OGLALA LAKOTA (SIOUX)
domenica 26 giugno 2011
SOGNO E REALTA'
Com'è cieco colui che immagina
e progetta qualcosa
fino ai più realistici dettagli.
e quando non risce a darne conto interamente
con misure superficiali e prove verbali,
crede che la sua idea
e la sua fantasia siano vanità!
Se invece riflettesse con sincerità,
si convincerebbe che la sua idea è reale
tanto quanto l'uccello in volo,
solo che non è ancora cristalizzata;
e capirà che l'idea è un segmento
di conoscenza
ancora ineslicabile in cifre e parole,
poichè troppo alta e troppo vasta
per essere imprigionata
nel momento presente;
ancora troppo profondamente immersa
nello spirituale
per piegarsi al reale.
e progetta qualcosa
fino ai più realistici dettagli.
e quando non risce a darne conto interamente
con misure superficiali e prove verbali,
crede che la sua idea
e la sua fantasia siano vanità!
Se invece riflettesse con sincerità,
si convincerebbe che la sua idea è reale
tanto quanto l'uccello in volo,
solo che non è ancora cristalizzata;
e capirà che l'idea è un segmento
di conoscenza
ancora ineslicabile in cifre e parole,
poichè troppo alta e troppo vasta
per essere imprigionata
nel momento presente;
ancora troppo profondamente immersa
nello spirituale
per piegarsi al reale.
Kahlil Gibran
sabato 25 giugno 2011
martedì 14 giugno 2011
...Parlami del tempo...
E un astronomo disse:
Maestro, parlaci del Tempo.
E lui rispose:
Vorreste misurare il tempo, l'incommensurabile e l'immenso.
Vorreste regolare il vostro comportamento e dirigere il corso del vostro spirito secondo le ore e le stagioni.
Del tempo vorreste fare un fiume per sostate presso la sua riva e guardarlo fluire.
Ma l'eterno che è in voi sa che la vita è senza tempo
E sa che l'oggi non è che il ricordo di ieri, e il domani il sogno di oggi.
E ciò che in voi è canto e contemplazione dimora quieto
Entro i confini di quel primo attimo in cui le stelle furono disseminate nello spazio.
Chi di voi non sente che la sua forza d'amore è sconfinata?
E chi non sente che questo autentico amore, benché sconfinato, è racchiuso nel centro del proprio essere,
E non passa da pensiero d'amore a pensiero d'amore, né da atto d'amore ad atto d'amore?
E non è forse il tempo, così come l'amore, indiviso e immoto?
Ma se col pensiero volete misurare il tempo in stagioni, fate che ogni stagione racchiuda tutte le altre,
E che il presente abbracci il passato con il ricordo, e il futuro con l'attesa.
Kahlil Gibran
Maestro, parlaci del Tempo.
E lui rispose:
Vorreste misurare il tempo, l'incommensurabile e l'immenso.
Vorreste regolare il vostro comportamento e dirigere il corso del vostro spirito secondo le ore e le stagioni.
Del tempo vorreste fare un fiume per sostate presso la sua riva e guardarlo fluire.
Ma l'eterno che è in voi sa che la vita è senza tempo
E sa che l'oggi non è che il ricordo di ieri, e il domani il sogno di oggi.
E ciò che in voi è canto e contemplazione dimora quieto
Entro i confini di quel primo attimo in cui le stelle furono disseminate nello spazio.
Chi di voi non sente che la sua forza d'amore è sconfinata?
E chi non sente che questo autentico amore, benché sconfinato, è racchiuso nel centro del proprio essere,
E non passa da pensiero d'amore a pensiero d'amore, né da atto d'amore ad atto d'amore?
E non è forse il tempo, così come l'amore, indiviso e immoto?
Ma se col pensiero volete misurare il tempo in stagioni, fate che ogni stagione racchiuda tutte le altre,
E che il presente abbracci il passato con il ricordo, e il futuro con l'attesa.
Kahlil Gibran
..Il Tempo..
Sono convinto che anche nell'ultimo istante della nostra vita abbiamo la possibilità di cambiare il nostro destino..
sabato 4 giugno 2011
IL PENTACOLO
E' il simbolo della magia di tutta la creazione.
E' stato decritto come un nodo infinito che mostra la reciproca relatività di tutto ciò che è,
a volte è racchiuso in un cerchio che simboleggia l'infinito l'eternità senza inizio e senza fine.
La stella a 5 punte racchiusa in un cerchio è chiamata PENTACOLO, la
stella da sola si chiama PENTAGRAMMA.Nella posizione in cui la punta
del pentagramma è rivolta in alto sono rappresentate le forze dello spirito
che presiedono sulla potenza dei 4 elementi. Al contrario, con la punta rivolta verso il basso,
è rappresentato lo spirito nascosto dalla materia, o i 4 elementi sbilanciati e disarmonizzati.
il pentacolo sembra essere attribuito nella storia a svariati significati..
In principio lo troviamo come simbolo sacro a Venere,
la dea romana dell'amore e della bellezza,
ma anche nelle religioni semitiche trova spazio.
Infatti il pentagramma (quindi solo la stella) designava il Pentateuco,
ossia i cinque libri della bibbia antica, in ordine: Genesi, Esodo, Levitico,
Numeri e Deuteronomio.
Molte religioni credono che il pentacolo abbia significati positivi per esempio,
gli antichi egizi o usavano per indicare il regno dell’oltre tomba Duat, utilizzando un geroglifico,
un cerchio che internamente aveva disegnato una stella a cinque punte rivolta verso l’alto.
Molti seguaci di Pitagora lo hanno come simbolo,
poichè conteneva al suo interno il segreto matematico della sezione aurea.
Altra interpretazione che viene data molto interessante è quella affibbiatogli da Leonardo Da Vinci
con l’ Uomo Vitruviano, qui il simbolo diventa la schematizzazione del corpo umano.
.....
Bisogna fare attenzione a distinguere quello che è però è il significato
per il quale lo utilizzano i satanisti. Essenzialmente il significato base è in entrambi
i casi quello sopra descritto quello che cambia nelle due versioni del pentacolo
è la posizione degli elementi e l'uso che si fà di questi.A differenza di quella che è stata per secoli la credenza popolare,
il significato originale in passato del pentacolo non era negativo,
o correlato alla figura di satana.Il pentacolo venne infatti,
come tutti i simboli politeisti, trasformato in simbolo demoniaco e
legato alle forze oscure, con lo sviluppo della religione Cattolica.Da qui i satanisti presero il simbolo e lo girarono con la punta rivolta in basso,
cioè verso satana,La religione satanica nasce infatti come opposizione netta a quest'ultimo, rifiutando il concetto (non compreso)
di sottomissione dell'uomo al Dio Cristiano, da qui il ribaltamento della figura pentacolare.
Si dice che:
La creazione si verifica partendo dalla Divinità e scendendo verso
la punta in basso a destra, simboleggiante l'acqua, ovvero la fonte
primaria e sostentatrice della vita sulla Terra. Dall'acqua ebbero
origine le primissime forme elementari di vita, le quale poi evolsero
con il passare dei millenni staccandosi dall'elemento primordiale.
Dall'acqua il processo creativo risale verso l'aria, la quale rappresenta le forme di
vita sufficientemente evolute da potersi organizzare da sole, prendendo coscienza del proprio se.
Questi esseri, dalla loro innocenza originaria, si evolvono e si organizzano moralmente e tecnologicamente,
procedendo lungo la linea orizzontale verso la terra a destra.
La terra simboleggia il massimo grado di evoluzione che un'epoca può supportare,
quando questo diviene troppo ingente avvengono delle ricadute, sotto vari punti di vista,
ma innanzitutto sotto il profilo spirituale. L'essere si allontana dallo spirito, degradando verso il basso,
il fuoco, simboleggiante l'apice della degenerazione. In seguito alla depressione avviene però sempre una ripresa,
un ritorno alle origini, in questo caso allo spirito, l'essere umano riscopre la spiritualità.
Letto in senso escatologico, questo processo potrebbe anche simboleggiare il ciclo delle reincarnazione.
Il pentacolo è dunque una riproduzione in miniatura del processo creativo e immanente che regge l'universo.
Il pentacolo è una rappresentazione
del microcosmo e del macrocosmo,
combina cioè in un unico segno tutta la mistica della creazione,
ovvero tutto l'insieme di processi su cui si basa il cosmo.
Le cinque punte del pentagramma interno simboleggiano i cinque elementi metafisici dell'acqua,
dell'aria, del fuoco, della terra e dello spirito.
Questi cinque elementi sintetizzano quelli che sono i gruppi in cui
si organizzano tutte le forze elementali, spiritiche e divine dell'universo.
L'ultimo elemento, lo spirito, non è altro che l'energia mistica emanata da Dio;
questa energia si elabora e si manifesta condensandosi e andando a
costituire le particelle subatomiche della materia.
È l'energia che compone tutto l'universo,
e della quale l'uomo non sa spiegare l'origine, la Fonte.
Daphne
domenica 29 maggio 2011
*LA RUNA DELLE STREGHE*
Terra notte e splendente Luna
delle streghe udite la Runa
Est e poi Sud,Nord e Occidente
Ecco,vi chiamo,immantinente,
Aria e Fuoco,Acqua e Terra
esaudite la mia preghiera.
Bacchetta,Spada,Stella a cinque punte
queste parole vi siano giunte
Frusta e coltello ,corda e incensiere,
svegliatevi e vita possiate avere .
E dell'Athame la forza invocata
giunga a noi se la magia è avverata
Regina degli inferi e del cielo sovrano
per l'incantesimo dammi una mano
E della notte,cacciatore cornuto,
per il mio rito dammi un aiuto .
per tutto il potere di terra e di mare
come io dico, cosi possa stare .
per la potenza di Sole e di Luna
possa accadere cantando la Runa..
delle streghe udite la Runa
Est e poi Sud,Nord e Occidente
Ecco,vi chiamo,immantinente,
Aria e Fuoco,Acqua e Terra
esaudite la mia preghiera.
Bacchetta,Spada,Stella a cinque punte
queste parole vi siano giunte
Frusta e coltello ,corda e incensiere,
svegliatevi e vita possiate avere .
E dell'Athame la forza invocata
giunga a noi se la magia è avverata
Regina degli inferi e del cielo sovrano
per l'incantesimo dammi una mano
E della notte,cacciatore cornuto,
per il mio rito dammi un aiuto .
per tutto il potere di terra e di mare
come io dico, cosi possa stare .
per la potenza di Sole e di Luna
possa accadere cantando la Runa..
KARMA
Le lacrime che avrai fatto scorrere dagli occhi di qualcuno,
marcheranno il tuo viso ancor più profondamente.
Il peso che avrai posto sul cuore di un amico, verrà posto sul tuo,
sempre più pesantemente nei giorni che verranno.
La pietra che avrai scansato dal sentiero del cieco,
colpirà la vipera che attende sul sentiero tuo.
Il peso che hai legato ai piedi di un altro,
trascinerà i tuoi piedi nella desolazione.
Il riparo che avrai offerto al viandante,
ti proteggerà dalle violente tempeste della vita.
Il gioiello che hai rubato dal forziere di un altro,
brucerà e torturerà la mano in cui è stato nascosto.
Il pane che tu hai dato agli affamati,
varrà per te, il nutrimento di tanti altri pani.
La menzogna per mezzo di cui hai ottenuto il tuo scopo,
corroderà i tuoi organi vitali.
Le stringhe delle scarpe che hai allacciato agli storpi o agli zoppi,
legheranno come catene le mani dei tuoi nemici.
Perché la legge del giusto non può essere ostacolata a lungo.
Ciò che hai seminato raccoglierai,
sia gioia che dolore, sia odio che pace.
Perché tu puoi programmare l'ora della semina,
ma non l'ora del raccolto.
L'ora del raccolto sarà stabilita soltanto dalla mano di Dio.
L'Autore.. Non lo ricordo.. la copiai tanto tempo fà..
marcheranno il tuo viso ancor più profondamente.
Il peso che avrai posto sul cuore di un amico, verrà posto sul tuo,
sempre più pesantemente nei giorni che verranno.
La pietra che avrai scansato dal sentiero del cieco,
colpirà la vipera che attende sul sentiero tuo.
Il peso che hai legato ai piedi di un altro,
trascinerà i tuoi piedi nella desolazione.
Il riparo che avrai offerto al viandante,
ti proteggerà dalle violente tempeste della vita.
Il gioiello che hai rubato dal forziere di un altro,
brucerà e torturerà la mano in cui è stato nascosto.
Il pane che tu hai dato agli affamati,
varrà per te, il nutrimento di tanti altri pani.
La menzogna per mezzo di cui hai ottenuto il tuo scopo,
corroderà i tuoi organi vitali.
Le stringhe delle scarpe che hai allacciato agli storpi o agli zoppi,
legheranno come catene le mani dei tuoi nemici.
Perché la legge del giusto non può essere ostacolata a lungo.
Ciò che hai seminato raccoglierai,
sia gioia che dolore, sia odio che pace.
Perché tu puoi programmare l'ora della semina,
ma non l'ora del raccolto.
L'ora del raccolto sarà stabilita soltanto dalla mano di Dio.
L'Autore.. Non lo ricordo.. la copiai tanto tempo fà..
IL REIKI
L'ideogramma tradizionale del Reiki: derivazione del nome
Il nome Reiki deriva dalla pronuncia di due caratteri giapponesi che descrivono l'energia in sè: '?? rei' (significante 'l'al di là' o 'spirituale') e ?? ki (in cinese qi, qui nel significato di 'energia' o 'forza vitale').
Nelle lingue occidentali, il significato di Reiki è spesso definito come Energia Vitale Universale. (traduzione usata da Hawayo Takata). Il sostantivo "Reiki" comunemente si riferisce indistintamente sia all'energia sia al metodo terapeutico che utilizza l'energia. Reiki è anche usato come verbo e aggettivo. I madrelingua giapponesi utilizzano il termine in senso generico come "potere spirituale" distinguendo dallo specifico "metodo Usui di cura Reiki", similmente la pratica viene a volte chiamata Usui-do o Usui-no-michi ("il Metodo di Usui").
Reiki è una semplice ed efficace tecnica di riduzione dello stress, di rilassamento e di ripristino della salute fisica attraverso l'uso della cosiddetta "energia universale", ovvero l'energia che permea l'universo e costituisce il "mattone" fondamentale di ogni cosa vivente o inanimata, come ben ha descritto la fisica moderna. Il Reiki è spesso definito come una tecnica di auto-guarigione, in quanto, sebbene l'energia si possa trasmettere anche ad altre persone, viene in genere utilizzata principalmente dal reikista su di sé. Proprio in questo sta la bellezza del Reiki: nella sua versatilità, nella possibilità di adattarne tempi e modi alle proprie esigenze ed al proprio stile di vita, come un dono fatto a se stessi.
Il reiki interviene per ristabilire i livelli energetici. Il terapeuta reiki agisce come un "canale" di scorrimento dell’energia universale, facendola fluire dentro di sé e trasferendola nel ricevente tramite la semplice imposizione delle mani sul suo corpo. Perciò possiamo affermare che il reiki è una terapia naturale: si limita infatti a fare uso di ciò che è già presente in natura. Il reiki non è un’arma da utilizzare contro i propri nemici. Abbiamo accennato al fatto che una persona può essere "canale" di energia; ciò significa che essa è solo uno strumento di trasmissione dell’energia stessa, che non può essere manipolata a proprio piacimento ma solo trasmessa al ricevente. Perciò non hanno senso pensieri negativi nei confronti di qualcuno. Non è così che funziona; un uso di questo genere sarebbe contraddittorio perché, come abbiamo detto all’inizio, il reiki è amore universale ed energia pura, e può essere impiegato solamente per aiutare gli altri. Chi volesse usarlo per danneggiarli, non otterrebbe alcun risultato, anzi perderebbe il suo tempo e coverebbe del rancore che finirebbe col farlo stare male.
I livelli del Reiki sono tre e vanno conseguiti in successione sulla base dell'attitudine e delle capacità, ma non è ndispensabile sottoporsi anche alle attivazioni dei livelli succesivi al primo.
l concetto di Chakra nel Reiki ha la sua origine nella tradizione filosofico-religiosa indiana, ma a partire dal l’India si è diffuso in tutto l’Oriente,
Nel prepararsi a ricevere i Trattamenti, al ricevente è solo chiesto di mettersi supino, di tenere gli occhi chiusi e mantenere le gambe parallele, evitando di incrociarle. Per il resto, il ricevente si può comportare secondo il bisogno del momento, lasciando libero sfogo ai propri sentimenti.L'ORIGINE
Mikao Usui (1865–1926)"Il metodo segreto per invitare la fortuna
La meravigliosa medicina per ogni malanno
Solo per oggi:
Non ti arrabbiare
Non ti preoccupare
Sii riconoscente
Lavora duro (per migliorare te stesso)
Sii gentile con gli altri
Ogni giorno e ogni notte, siediti nella posizione del Gassho
Per l'evoluzione del corpo e dell'anima, Usui Reiki Ryoho" - Mikao Usui, il fondatore. (le mani giunte di fronte al torace, conosciuta anche come posizione di preghiera) e pronuncia queste parole a voce alta nel tuo cuore. Nel corso della sua vita, Usui trasmise i suoi insegnamenti ad oltre duemila persone e formò 16 Maestri.
Secondo la tradizione fu Mikao Usui, nato in Giappone nel 1865, a sviluppare la pratica del Reiki affermando di avere ricevuto l'abilità di curare dopo tre settimane di digiuno e meditazione sul Monte Kurama. I praticanti di Reiki usano infatti un tecnica analoga alla "imposizione delle mani", che, affermano, canalizza le energie terapeutiche (ki).
Nell'aprile del 1922, Usui andò a Tokyo dove fondò l'Usui Reiki Ryoho Gakkai.
Lo scopritore della sua tomba, Frank Arjava Petter riferisce che "Agli inizi degli anni venti Mikao Usui fondò la Usui Reiki Ryoho Gakkai, un’organizzazione che si era prefissa l’obiettivo della guarigione dello spirito e del corpo. Egli stesso fu il primo presidente di questa organizzazione.
Il successore legittimo del dr. Usui, il suo amico e collaboratore Ushida, divenne, alla morte del dr. Usui avvenuta il 9 marzo 1926, il secondo presidente. A lui succedettero il signor Taketomi, il signor Watanabe, il signor Wanami e la signora Koyama, la quale all’inizio del 1998 lasciò l’incarico a causa dell’età avanzata. L’attuale presidente è il signor Kondoh".
Usui fu un ammiratore dei lavori letterari dell'Imperatore Meiji, tanto che nel processo di sviluppo del Reiki, riassunse parte del lavoro dell'imperatore in un sistema di principi etici. Molti insegnanti Reiki e praticanti affermano di rispettare questi cinque principi :
Nell'aprile del 1922, Usui andò a Tokyo dove fondò l'Usui Reiki Ryoho Gakkai.
Lo scopritore della sua tomba, Frank Arjava Petter riferisce che "Agli inizi degli anni venti Mikao Usui fondò la Usui Reiki Ryoho Gakkai, un’organizzazione che si era prefissa l’obiettivo della guarigione dello spirito e del corpo. Egli stesso fu il primo presidente di questa organizzazione.
Il successore legittimo del dr. Usui, il suo amico e collaboratore Ushida, divenne, alla morte del dr. Usui avvenuta il 9 marzo 1926, il secondo presidente. A lui succedettero il signor Taketomi, il signor Watanabe, il signor Wanami e la signora Koyama, la quale all’inizio del 1998 lasciò l’incarico a causa dell’età avanzata. L’attuale presidente è il signor Kondoh".
Usui fu un ammiratore dei lavori letterari dell'Imperatore Meiji, tanto che nel processo di sviluppo del Reiki, riassunse parte del lavoro dell'imperatore in un sistema di principi etici. Molti insegnanti Reiki e praticanti affermano di rispettare questi cinque principi :
La meravigliosa medicina per ogni malanno
Solo per oggi:
Non ti arrabbiare
Non ti preoccupare
Sii riconoscente
Lavora duro (per migliorare te stesso)
Sii gentile con gli altri
Ogni giorno e ogni notte, siediti nella posizione del Gassho
Per l'evoluzione del corpo e dell'anima, Usui Reiki Ryoho" - Mikao Usui, il fondatore. (le mani giunte di fronte al torace, conosciuta anche come posizione di preghiera) e pronuncia queste parole a voce alta nel tuo cuore.
I NUMERI..
"Il grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo) è scritto in lingua matematica e i caratteri sono triangoli, cerchi e altre figure geometriche, senza i quali è impossibile a intenderne umanamente parola"
Galileo Galilei (1564-1642)
I NUMERI
I numeri racchiudono il codice segreto per interpretare l’universo. La valenza simbolica dei numeri è data dal loro valore qualitativo e dalle interazioni con tutti gli altri elementi strutturanti l’universo. Tutte le componenti dell’universo sono caratterizzate da una sequenza numerica che stabilisce il rapporto con tutto ciò che la circonda.
Infatti da un punto di vista spirituale l’uno rappresenta l’unico, cioè l’unicità della divinità; il due non proviene dal raddoppiamento dell’uno, ma dalla sua divisione. Il due divide e rompe l’armonia dell’uno, e il ritorno all’unità si ha con il tre, cioè con il percorso inverso. Fatto che spiega come il tre, il triangolo, la triade, siano espressioni dell’unità. In tutte le tradizioni antiche i numeri sono sacri, proprio perchè permettono di comprendere l’ordine delle cose e le leggi del cosmo.
I numeri si dividono in pari e dispari in base a delle specifiche qualità. I numeri pari hanno una polarità femminile, quindi sono passivi e rappresentano degli stati dell’essere, mentre i numeri dispari, con polarità maschile, sono attivi e rappresentano degli avvenimenti.
Alcuni matematici ritengono che i numeri siano stati inventati dall'uomo. Altri, credono che i numeri siano dotati di un'esistenza indipendente loro propria.
Nella scienza dei numeri e dell'esoterismo, interviene anche la Filosofia occulta.
I LORO SIGNIFICATI..
Uno 1: Unione,indipendenza,inizio .Uno - Il numero uno è il principio divino. Ogni cosa nasce dall'uno. L'uno è il tutto, l'Eterno Infinito Essere, che non ha forma e possiede tutte le forme, che non ha nome e possiede tutti i nomi. Essendo indivisibile, indica principalmente l’unità
(A,J,S)
Due 2: Assistenza,dipendenza l'uno dall'altro,pace.Il numero due deriva dalla divisione dell’unità ed è il simbolo della separazione, perché da un punto di vista sacro, l’unità è per essenza una e unica. Il due, come dìade, è l’espressione della dualità. (B,K,T)
Tre 3: Dea Triplice,buona fortuna,crescita.Il tre è il simbolo del ternario, la combinazione di tre elementi. il tre è profondamente attivo e possiede una grande forza energetica. È il simbolo della conciliazione per il suo valore unificante. (C,L,U)
Quattro 4: i quattro elementi,costruzione Si tratta del più perfetto tra i numeri, essendo la radice degli altri numeri e di tutte le cose. Esso rappresenta la prima potenza matematica, e la virtù generatrice da cui derivano tutte le combinazioni. È l’emblema del moto e dell’infinito(D,M,V)
Cinque 5: il pentacolo,elementi,spirito.Un numero che simboleggia la vita universale, l’individualità umana, la volontà, l’intelligenza, l’ispirazione e la genialità. Il cinque simboleggia l’evoluzione verticale, il movimento progressivo e ascendente. (E,N,W)
Sei 6: 2triangoli uno verso l'alto e uno verso il basso."cosi sopra cosi in basso".Il sei è un numero mistico e ambivalente nel suo significato, in quanto è il numero dell’equilibrio e dell’ordine perfetto, può ben predisporre all’unione con il divino, ma allo stesso tempo può generare confusione, turbamento e illusione. (F,O,X)
Sette 7: colori dell'arcobaleno,il numero del chakra del corpo,spiritualità.Il numero sette esprime la globalità, l’universalità, l’equilibrio perfetto e rappresenta un ciclo compiuto e dinamico. Considerato fin dall’antichità un simbolo magico e religioso della perfezione, perché era legato al compiersi del ciclo lunare. (G,P,Y)
Otto 8: il numero dei sabbat,la potenza,il controllo,estremità.E’ il simbolo dell’infinito, il riflesso dello spirito nel mondo creato, dell’incommensurabile e dell’indefinibile. Indica l’incognito che segue alla perfezione simboleggiata dal numero sette. (H,Q,Z)
Nove 9: I sette chakra del corpo umano,connessi alla terra tramite il chakra delle stelle e dell'anima,completezza.È il numero della generazione e della reincarnazione. Numero dispari è dinamico e attivo nella sua natura e nei suoi effetti.( R )
Dieci 10: Completamento,unità.Numero simboleggiante la perfezione, come anche l’annullamento di tutte le cose illustra l’eterno ricominciare. Il dieci è il totale dei primi quattro numeri e perciò contiene la globalità dei principi universali. Corrisponde alla Tetraktys pitagorica, che insieme al sette lo considerava il numero più importante.( I )
Undici 11: insieme al 22 è un numero maestro e rappresenta la potenza, la giustizia e il potere acquisito per meriti e valori in senso positivo e la paura e la decadenza morale, in senso negativo.Nell'alfabeto ebraico la 11esima lettera è la kaf (la lettera K, C dell'alfabeto latino).
Dodici 12: Viene considerato il più sacro tra i numeri, insieme al tre e al sette. Il dodici è in stretta relazione con il tre, poiché la sua riduzione equivale a questo numero (12 = 1 + 2 = 3) e poiché è dato dalla moltiplicazione di 3 per 4. Il dodici indica la ricomposizione della totalità originaria, la discesa in terra di un modello cosmico di pienezza e di armonia. Infatti indica la conclusione di un ciclo compiuto.
Tredici 13: Indica la rottura dell’armonia, incarnando il disordine. Infatti, è il numero che con l’aggiunta di una unita al dodici, interrompe la ciclicità, obbligando ad una trasformazione radicale. Il significato del tredici è negativo.
indica l’instabilità e l’incertezza.
Sedici 16: Il sedici è un numero ambivalente, simboleggia le avversità, che possono essere benefiche quando portano ad un cambiamento costruttivo, mentre sono negative quando portano l’individuo alla caduta verso la distruzione.
Diciasette 17: Il diciassette è considerato il numero del Tempio e dei Cavalieri Templari assumendo così un forte significato sia iniziatico che esoterico.Secondo la Kabbalah ebraica il 17 ottobre dell’anno 3761 a.C. avvenne la creazione dell’Universo e la somma dei numeri che compongono l’anno (3+7+6+1) da il numero 17.
Diciotto 18: Numero essenzialmente femminile, rappresenta il carattere ricettivo, creativo e intuitivo dell’individuo.
Quaranta 40: Il numero quaranta partecipa delle stesso significato del numero tredici, rappresenta la morte simbolica. Infatti indica la prova iniziata, il trapasso che permette una seconda nascita, quella spirituale.
Galileo Galilei (1564-1642)
I NUMERI
I numeri racchiudono il codice segreto per interpretare l’universo. La valenza simbolica dei numeri è data dal loro valore qualitativo e dalle interazioni con tutti gli altri elementi strutturanti l’universo. Tutte le componenti dell’universo sono caratterizzate da una sequenza numerica che stabilisce il rapporto con tutto ciò che la circonda.
Infatti da un punto di vista spirituale l’uno rappresenta l’unico, cioè l’unicità della divinità; il due non proviene dal raddoppiamento dell’uno, ma dalla sua divisione. Il due divide e rompe l’armonia dell’uno, e il ritorno all’unità si ha con il tre, cioè con il percorso inverso. Fatto che spiega come il tre, il triangolo, la triade, siano espressioni dell’unità. In tutte le tradizioni antiche i numeri sono sacri, proprio perchè permettono di comprendere l’ordine delle cose e le leggi del cosmo.
I numeri si dividono in pari e dispari in base a delle specifiche qualità. I numeri pari hanno una polarità femminile, quindi sono passivi e rappresentano degli stati dell’essere, mentre i numeri dispari, con polarità maschile, sono attivi e rappresentano degli avvenimenti.
Alcuni matematici ritengono che i numeri siano stati inventati dall'uomo. Altri, credono che i numeri siano dotati di un'esistenza indipendente loro propria.
Nella scienza dei numeri e dell'esoterismo, interviene anche la Filosofia occulta.
I LORO SIGNIFICATI..
Uno 1: Unione,indipendenza,inizio .Uno - Il numero uno è il principio divino. Ogni cosa nasce dall'uno. L'uno è il tutto, l'Eterno Infinito Essere, che non ha forma e possiede tutte le forme, che non ha nome e possiede tutti i nomi. Essendo indivisibile, indica principalmente l’unità
(A,J,S)
Due 2: Assistenza,dipendenza l'uno dall'altro,pace.Il numero due deriva dalla divisione dell’unità ed è il simbolo della separazione, perché da un punto di vista sacro, l’unità è per essenza una e unica. Il due, come dìade, è l’espressione della dualità. (B,K,T)
Tre 3: Dea Triplice,buona fortuna,crescita.Il tre è il simbolo del ternario, la combinazione di tre elementi. il tre è profondamente attivo e possiede una grande forza energetica. È il simbolo della conciliazione per il suo valore unificante. (C,L,U)
Quattro 4: i quattro elementi,costruzione Si tratta del più perfetto tra i numeri, essendo la radice degli altri numeri e di tutte le cose. Esso rappresenta la prima potenza matematica, e la virtù generatrice da cui derivano tutte le combinazioni. È l’emblema del moto e dell’infinito(D,M,V)
Cinque 5: il pentacolo,elementi,spirito.Un numero che simboleggia la vita universale, l’individualità umana, la volontà, l’intelligenza, l’ispirazione e la genialità. Il cinque simboleggia l’evoluzione verticale, il movimento progressivo e ascendente. (E,N,W)
Sei 6: 2triangoli uno verso l'alto e uno verso il basso."cosi sopra cosi in basso".Il sei è un numero mistico e ambivalente nel suo significato, in quanto è il numero dell’equilibrio e dell’ordine perfetto, può ben predisporre all’unione con il divino, ma allo stesso tempo può generare confusione, turbamento e illusione. (F,O,X)
Sette 7: colori dell'arcobaleno,il numero del chakra del corpo,spiritualità.Il numero sette esprime la globalità, l’universalità, l’equilibrio perfetto e rappresenta un ciclo compiuto e dinamico. Considerato fin dall’antichità un simbolo magico e religioso della perfezione, perché era legato al compiersi del ciclo lunare. (G,P,Y)
Otto 8: il numero dei sabbat,la potenza,il controllo,estremità.E’ il simbolo dell’infinito, il riflesso dello spirito nel mondo creato, dell’incommensurabile e dell’indefinibile. Indica l’incognito che segue alla perfezione simboleggiata dal numero sette. (H,Q,Z)
Nove 9: I sette chakra del corpo umano,connessi alla terra tramite il chakra delle stelle e dell'anima,completezza.È il numero della generazione e della reincarnazione. Numero dispari è dinamico e attivo nella sua natura e nei suoi effetti.( R )
Dieci 10: Completamento,unità.Numero simboleggiante la perfezione, come anche l’annullamento di tutte le cose illustra l’eterno ricominciare. Il dieci è il totale dei primi quattro numeri e perciò contiene la globalità dei principi universali. Corrisponde alla Tetraktys pitagorica, che insieme al sette lo considerava il numero più importante.( I )
Undici 11: insieme al 22 è un numero maestro e rappresenta la potenza, la giustizia e il potere acquisito per meriti e valori in senso positivo e la paura e la decadenza morale, in senso negativo.Nell'alfabeto ebraico la 11esima lettera è la kaf (la lettera K, C dell'alfabeto latino).
Dodici 12: Viene considerato il più sacro tra i numeri, insieme al tre e al sette. Il dodici è in stretta relazione con il tre, poiché la sua riduzione equivale a questo numero (12 = 1 + 2 = 3) e poiché è dato dalla moltiplicazione di 3 per 4. Il dodici indica la ricomposizione della totalità originaria, la discesa in terra di un modello cosmico di pienezza e di armonia. Infatti indica la conclusione di un ciclo compiuto.
Tredici 13: Indica la rottura dell’armonia, incarnando il disordine. Infatti, è il numero che con l’aggiunta di una unita al dodici, interrompe la ciclicità, obbligando ad una trasformazione radicale. Il significato del tredici è negativo.
indica l’instabilità e l’incertezza.
Sedici 16: Il sedici è un numero ambivalente, simboleggia le avversità, che possono essere benefiche quando portano ad un cambiamento costruttivo, mentre sono negative quando portano l’individuo alla caduta verso la distruzione.
Diciasette 17: Il diciassette è considerato il numero del Tempio e dei Cavalieri Templari assumendo così un forte significato sia iniziatico che esoterico.Secondo la Kabbalah ebraica il 17 ottobre dell’anno 3761 a.C. avvenne la creazione dell’Universo e la somma dei numeri che compongono l’anno (3+7+6+1) da il numero 17.
Diciotto 18: Numero essenzialmente femminile, rappresenta il carattere ricettivo, creativo e intuitivo dell’individuo.
Quaranta 40: Il numero quaranta partecipa delle stesso significato del numero tredici, rappresenta la morte simbolica. Infatti indica la prova iniziata, il trapasso che permette una seconda nascita, quella spirituale.
PREGHIERA DELL'UNIVERSO..
"Oh, Grande Spirito, la cui voce ascolto nel vento,
il cui respiro da vita a tutte le cose.
Ascoltami; Io ho bisogno della tua forza e della tua saggezza.
Lasciami camminare nella bellezza,
e fa che i miei occhi sempre ammirino il rosso e purpureo tramonto.
Fa che le mie mani rispettino la natura in ogni sua forma
e che le mie orecchie rapidamente ascoltino la tua voce.
Fa che sia saggio
e che possa capire le cose che hai pensato per il mio popolo.
Aiutami a rimanere calmo e forte
di fronte a tutti quelli che verranno contro di me.
Lasciami imparare le lezioni
che hai nascosto in ogni foglia ed in ogni roccia.
Aiutami a trovare azioni e pensieri puri
per poter aiutare gli altri.
Aiutami a trovare la compassione
senza la opprimente contemplazione di me stesso.
Io cerco la forza, non per essere più grande del mio fratello,
ma per combattere il mio più grande nemico: Me stesso.
Fammi sempre essere pronto a venire da te
con mani pulite e sguardo alto.
Così quando la vita appassisce,
come appassisce il tramonto,
il mio spirito possa venire a te senza vergogna"
origine sconosciuta
Tramandata da Tatanka Mani (Bisonte che Cammina)
il cui respiro da vita a tutte le cose.
Ascoltami; Io ho bisogno della tua forza e della tua saggezza.
Lasciami camminare nella bellezza,
e fa che i miei occhi sempre ammirino il rosso e purpureo tramonto.
Fa che le mie mani rispettino la natura in ogni sua forma
e che le mie orecchie rapidamente ascoltino la tua voce.
Fa che sia saggio
e che possa capire le cose che hai pensato per il mio popolo.
Aiutami a rimanere calmo e forte
di fronte a tutti quelli che verranno contro di me.
Lasciami imparare le lezioni
che hai nascosto in ogni foglia ed in ogni roccia.
Aiutami a trovare azioni e pensieri puri
per poter aiutare gli altri.
Aiutami a trovare la compassione
senza la opprimente contemplazione di me stesso.
Io cerco la forza, non per essere più grande del mio fratello,
ma per combattere il mio più grande nemico: Me stesso.
Fammi sempre essere pronto a venire da te
con mani pulite e sguardo alto.
Così quando la vita appassisce,
come appassisce il tramonto,
il mio spirito possa venire a te senza vergogna"
origine sconosciuta
Tramandata da Tatanka Mani (Bisonte che Cammina)
*Le streghe e la stregoneria(stregheria) di un tempo*
Il termine "STREGA" deriverebbe dal greco "stryx, strygòs" e sta per "strige, barbagianni, uccello notturno", ma col passare del tempo assunse il più ampio significato di "esperta di magia e incantesimi". Nel latino medioevale il termine utilizzato era lamia, mentre nell'Italia dei giorni nostri il sostantivo varia molto a seconda della zona.Ma fin dall'antichità è sempre stato un termine offensivo..non legato alle pratiche e la vita delle vere "streghe"..
Il termine stregoneria, sta ad indicare un insieme di pratiche magiche e rituali, spesso a carattere simbolico; questo termine nel corso dei secoli ha assunto diverse valenze negative o positive a seconda del punto di vista degli autori che hanno trattato l'argomento.Ad esempio presso le religioni monoteiste le pratiche stregonesche sono state etichettate in maniera spregiativa, considerate distinte dalla religione vera e propria in quanto, sempre dal punto di vista dei monoteismi, collegata a forze occulte che l'officiante (strega) cerca di dominare e di utilizzare per i propri fini.Invece ad esempio dal punto di vista del neopaganesimo il termine stregoneria è stato rivalutato ed usato per indicare quelle pratiche antichissime (soprattutto rurali), che sopravvissero all'avvento dei monoteismi ed all'estirpazione violenta degli antichi culti pagani e che in seguito vennero perseguitate con forme di violenta intolleranza come la caccia alle streghe.Il termine deriva dal latino strix con cui si indicava un rapace notturno (lo strige o barbagianni) dal verso acuto (da cui il nome), che le leggende popolari accusavano (erroneamente) di succhiare il sangue delle capre. A questo uccello venne associata successivamente la strega una donna che prevedeva il futuro e praticava la magia e che, secondo gli autori cristiani, aveva affari con il diavolo, perciò venne considerata malvagia e le sue pratiche definite come stregoneria.
CACCIA ALLE STREGHE
"Verbale del processo ad una presunta strega poi arsa sul rogo"Il fenomeno della caccia alle streghe nacque all'incirca alla fine del XV secolo e perdurò fino all'inizio del XVIII secolo all'interno dell'occidente cristiano. Benché le prime tesi sulla stregoneria vengano fatte risalire alla letteratura cattolica del 1400 circa, fu in particolare nelle regioni protestanti in cui ebbe maggior rilevanza e recrudescenza il fenomeno, soprattutto durante l'Umanesimo e il Rinascimento. In quell'epoca, le streghe, ritenute sospette e pericolose dalle autorità civili e religiose, furono oggetto di persecuzioni che sovente terminavano con la morte.
Le "caccia alle streghe" si concentrarono soprattutto tra la fine del 1400 e la prima metà del 1600 e conobbero due ondate: una dal 1480 al 1520 e l'altra dal 1560 al 1650.Le presunte streghe (e a volte anche i loro figli, soprattutto se femmine), appartenevano per lo più alle classi sociali inferiori ed erano di solito vedove, prostitute, levatrici ed herbarie. Soltanto una piccola minoranza di loro poteva essere realmente annoverata tra i veri e propri criminali (fu il caso della cosiddetta "Voisin", per esempio, prestatrice di servizi satanici per le messe nere della Marchesa di Montespan, pure lei criminale, favorita di Luigi XIV di Francia, al fine di assicurasi a lungo i favori del re), colpevoli di omicidi, o di altri gravi reati. La stragrande maggioranza era invece composta da persone innocenti, di ogni età e condizione, spesso "levatrici" e guaritrici o prostitute, in un tempo in cui decotti ed infusi a base di piante usati dall'empirico sapere tradizionale delle guaritrici risultavano non meno efficaci e sicure di medicine e medici: e, d'altra parte, la popolazione, essenzialmente rurale, non aveva altre possibilità per curarsi del ricorrere ai loro rimedi, meno costosi di quelli dei medici.Veniva considerata "strega" anche chi possedeva gatti neri, aveva i capelli rossi o un neo nell'iride dell'occhio (il cosiddetto "segno del diavolo").
Molte "streghe" vennero torturate e bruciate vive, con le motivazioni ufficiali più varie, ma spesso in base a delazioni anonime mosse anche da futili ragioni e in molti casi, perché sotto tortura, in cambio della riduzione dei tormenti, facesse il nome di persone possibilmente benestanti, ree di complicità, in modo da poter istruire il processo successivo, considerato fortemente remunerativo, dato che il condannato subiva anche la confisca dei beni.L'ultima strega condannata a morte in Europa fu Anna Göldi, uccisa nel 1782, a Glarona in Svizzera. La sua figura è stata riabilitata dal parlamento Cantonale nel 2008.
Quanto alla condanna a morte attraverso il rogo, va ricordato che tale competenza non era propria della Chiesa, bensì dell'autorità civile che, basandosi su una sentenza dell'autorità ecclesiastica, competente in materia, ne emetteva una propria di condanna e provvedeva all'esecuzione. Infatti i giudizi inquisitoriali per stregoneria erano relativi ai contenuti eretici contestati ai "colpevoli" e non avevano titolo a decretare la morte dell'imputato, ma poiché l'eresia era considerata un reato civile, chi risultava colpevole per il Tribunale ecclesiastico e veniva consegnato al "braccio secolare", anche se avesse abiurato (anzi, paradossalmente, proprio perché attraverso l'abiura riconosceva la sua "mancanza"), vedeva tradursi la sentenza ecclesiastica in condanna penale.Di fatto però, le condanne a morte erano avallate dalla credenza religiosa popolare che si rifaceva al versetto del Vangelo di Giovanni (15,6) nel quale si dice che: "chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi viene raccolto per essere gettato via e bruciato". È su questo passo che si giustifica il rogo, con l'appoggio della Bibbia dove si cita "non lascerai vivere mago". Sebbene alla Chiesa Cattolica dobbiamo un numero esiguo di condanne per propria mano, certamente alcuni uomini di chiesa ne sono stati i mandanti cercando di giustificarle attraverso Bolle ed altri scritti, o giustificazioni di teologi, "costringendo" così il potere temporale ad intervenire. Altre volte era stata la furia popolare a organizzare cacce alle streghe o a improvvisare roghi, motivo per cui, talvolta, la Chiesa Cattolica, per porre rimedio a forme eccessive di giustizia sommaria, si trovò ad organizzare processi, istituire ispettori (inquisitori), "inventando" nuovi profili giuridici quali l'avvocato difensore e la giuria...Di fronte ad una realtà sociale piena di malattie, di povertà e di fame, la teologia non riesce più a dare risposte certe al perché certi avvenimenti succedano, quindi risulta facile dare la colpa alle streghe per qualsiasi danno sociale: morte di bambini, carestie e altro ancora..
Daphne..
Il termine stregoneria, sta ad indicare un insieme di pratiche magiche e rituali, spesso a carattere simbolico; questo termine nel corso dei secoli ha assunto diverse valenze negative o positive a seconda del punto di vista degli autori che hanno trattato l'argomento.Ad esempio presso le religioni monoteiste le pratiche stregonesche sono state etichettate in maniera spregiativa, considerate distinte dalla religione vera e propria in quanto, sempre dal punto di vista dei monoteismi, collegata a forze occulte che l'officiante (strega) cerca di dominare e di utilizzare per i propri fini.Invece ad esempio dal punto di vista del neopaganesimo il termine stregoneria è stato rivalutato ed usato per indicare quelle pratiche antichissime (soprattutto rurali), che sopravvissero all'avvento dei monoteismi ed all'estirpazione violenta degli antichi culti pagani e che in seguito vennero perseguitate con forme di violenta intolleranza come la caccia alle streghe.Il termine deriva dal latino strix con cui si indicava un rapace notturno (lo strige o barbagianni) dal verso acuto (da cui il nome), che le leggende popolari accusavano (erroneamente) di succhiare il sangue delle capre. A questo uccello venne associata successivamente la strega una donna che prevedeva il futuro e praticava la magia e che, secondo gli autori cristiani, aveva affari con il diavolo, perciò venne considerata malvagia e le sue pratiche definite come stregoneria.
CACCIA ALLE STREGHE
"Verbale del processo ad una presunta strega poi arsa sul rogo"Il fenomeno della caccia alle streghe nacque all'incirca alla fine del XV secolo e perdurò fino all'inizio del XVIII secolo all'interno dell'occidente cristiano. Benché le prime tesi sulla stregoneria vengano fatte risalire alla letteratura cattolica del 1400 circa, fu in particolare nelle regioni protestanti in cui ebbe maggior rilevanza e recrudescenza il fenomeno, soprattutto durante l'Umanesimo e il Rinascimento. In quell'epoca, le streghe, ritenute sospette e pericolose dalle autorità civili e religiose, furono oggetto di persecuzioni che sovente terminavano con la morte.
Le "caccia alle streghe" si concentrarono soprattutto tra la fine del 1400 e la prima metà del 1600 e conobbero due ondate: una dal 1480 al 1520 e l'altra dal 1560 al 1650.Le presunte streghe (e a volte anche i loro figli, soprattutto se femmine), appartenevano per lo più alle classi sociali inferiori ed erano di solito vedove, prostitute, levatrici ed herbarie. Soltanto una piccola minoranza di loro poteva essere realmente annoverata tra i veri e propri criminali (fu il caso della cosiddetta "Voisin", per esempio, prestatrice di servizi satanici per le messe nere della Marchesa di Montespan, pure lei criminale, favorita di Luigi XIV di Francia, al fine di assicurasi a lungo i favori del re), colpevoli di omicidi, o di altri gravi reati. La stragrande maggioranza era invece composta da persone innocenti, di ogni età e condizione, spesso "levatrici" e guaritrici o prostitute, in un tempo in cui decotti ed infusi a base di piante usati dall'empirico sapere tradizionale delle guaritrici risultavano non meno efficaci e sicure di medicine e medici: e, d'altra parte, la popolazione, essenzialmente rurale, non aveva altre possibilità per curarsi del ricorrere ai loro rimedi, meno costosi di quelli dei medici.Veniva considerata "strega" anche chi possedeva gatti neri, aveva i capelli rossi o un neo nell'iride dell'occhio (il cosiddetto "segno del diavolo").
Molte "streghe" vennero torturate e bruciate vive, con le motivazioni ufficiali più varie, ma spesso in base a delazioni anonime mosse anche da futili ragioni e in molti casi, perché sotto tortura, in cambio della riduzione dei tormenti, facesse il nome di persone possibilmente benestanti, ree di complicità, in modo da poter istruire il processo successivo, considerato fortemente remunerativo, dato che il condannato subiva anche la confisca dei beni.L'ultima strega condannata a morte in Europa fu Anna Göldi, uccisa nel 1782, a Glarona in Svizzera. La sua figura è stata riabilitata dal parlamento Cantonale nel 2008.
Quanto alla condanna a morte attraverso il rogo, va ricordato che tale competenza non era propria della Chiesa, bensì dell'autorità civile che, basandosi su una sentenza dell'autorità ecclesiastica, competente in materia, ne emetteva una propria di condanna e provvedeva all'esecuzione. Infatti i giudizi inquisitoriali per stregoneria erano relativi ai contenuti eretici contestati ai "colpevoli" e non avevano titolo a decretare la morte dell'imputato, ma poiché l'eresia era considerata un reato civile, chi risultava colpevole per il Tribunale ecclesiastico e veniva consegnato al "braccio secolare", anche se avesse abiurato (anzi, paradossalmente, proprio perché attraverso l'abiura riconosceva la sua "mancanza"), vedeva tradursi la sentenza ecclesiastica in condanna penale.Di fatto però, le condanne a morte erano avallate dalla credenza religiosa popolare che si rifaceva al versetto del Vangelo di Giovanni (15,6) nel quale si dice che: "chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi viene raccolto per essere gettato via e bruciato". È su questo passo che si giustifica il rogo, con l'appoggio della Bibbia dove si cita "non lascerai vivere mago". Sebbene alla Chiesa Cattolica dobbiamo un numero esiguo di condanne per propria mano, certamente alcuni uomini di chiesa ne sono stati i mandanti cercando di giustificarle attraverso Bolle ed altri scritti, o giustificazioni di teologi, "costringendo" così il potere temporale ad intervenire. Altre volte era stata la furia popolare a organizzare cacce alle streghe o a improvvisare roghi, motivo per cui, talvolta, la Chiesa Cattolica, per porre rimedio a forme eccessive di giustizia sommaria, si trovò ad organizzare processi, istituire ispettori (inquisitori), "inventando" nuovi profili giuridici quali l'avvocato difensore e la giuria...Di fronte ad una realtà sociale piena di malattie, di povertà e di fame, la teologia non riesce più a dare risposte certe al perché certi avvenimenti succedano, quindi risulta facile dare la colpa alle streghe per qualsiasi danno sociale: morte di bambini, carestie e altro ancora..
Daphne..
sabato 28 maggio 2011
ALTRI MIEI SCATTI..
Oggi anche.. giornata dedicata alla fotografia... ma questa volta l'ho fatto nel mio piccolo angolo di paridiso..nel mio giardino..
La scienza non può risolvere il mistero della natura...perchè noi stessi facciamo parte del mistero che stiamo cercando di risolvere...
Benedizioni )O(
Daphne
La scienza non può risolvere il mistero della natura...perchè noi stessi facciamo parte del mistero che stiamo cercando di risolvere...
Benedizioni )O(
Daphne
venerdì 27 maggio 2011
I MIEI SCATTI...D'ARTE..
E' possibile che semplicemente passeggiando per la confusionaria città..in una borgata del centro ..si possano trovare piccoli angoli di paradiso metropolitano? ...vi rispondo io..Si è possibile..
Io l'ho trovati e immortalati.. Tutto è Arte ..ogni oggetto,essere vivente,forma..che vive,abita o si poggia su questo pianeta è ARTE.. bisogna solo saperla scoprire..
A metà fra un grosso centro commerciale..e una strada trafficata tra auto e bus.. nella confusione metropolitana..ecco un piccolo angolino di verde che per un attimo mi ha rapito dal traffico della città..
dove tutti rincorrono il tempo...nella monotonia giornaliera..
E dopo questi miei scatti ...di piccoli respiri di natura...ecco l'ultimo di oggi... (traliccio di fili corrente)..dove anche un oggetto può diventare Arte!
Benedizioni )O(
Daphne
Io l'ho trovati e immortalati.. Tutto è Arte ..ogni oggetto,essere vivente,forma..che vive,abita o si poggia su questo pianeta è ARTE.. bisogna solo saperla scoprire..
A metà fra un grosso centro commerciale..e una strada trafficata tra auto e bus.. nella confusione metropolitana..ecco un piccolo angolino di verde che per un attimo mi ha rapito dal traffico della città..
dove tutti rincorrono il tempo...nella monotonia giornaliera..
E dopo questi miei scatti ...di piccoli respiri di natura...ecco l'ultimo di oggi... (traliccio di fili corrente)..dove anche un oggetto può diventare Arte!
Benedizioni )O(
Daphne
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