domenica 29 maggio 2011

IL REIKI


L'ideogramma tradizionale del Reiki: derivazione del nome
Il nome Reiki deriva dalla pronuncia di due caratteri giapponesi che descrivono l'energia in sè: '?? rei' (significante 'l'al di là' o 'spirituale') e ?? ki (in cinese qi, qui nel significato di 'energia' o 'forza vitale').
Nelle lingue occidentali, il significato di Reiki è spesso definito come Energia Vitale Universale. (traduzione usata da Hawayo Takata). Il
sostantivo "Reiki" comunemente si riferisce indistintamente sia all'energia sia al metodo terapeutico che utilizza l'energia. Reiki è anche usato come verbo e aggettivo. I madrelingua giapponesi utilizzano il termine in senso generico come "potere spirituale" distinguendo dallo specifico "metodo Usui di cura Reiki", similmente la pratica viene a volte chiamata Usui-do o Usui-no-michi ("il Metodo di Usui").



Reiki è una semplice ed efficace tecnica di riduzione dello stress, di rilassamento e di ripristino della salute fisica attraverso l'uso della cosiddetta "energia universale", ovvero l'energia che permea l'universo e costituisce il "mattone" fondamentale di ogni cosa vivente o inanimata, come
ben ha descritto la fisica moderna. Il Reiki è spesso definito come una tecnica di auto-guarigione, in quanto, sebbene l'energia si possa trasmettere anche ad altre persone, viene in genere utilizzata principalmente dal reikista su di sé. Proprio in questo sta la bellezza del Reiki: nella sua versatilità, nella possibilità di adattarne tempi e modi alle proprie esigenze ed al proprio stile di vita, come un dono fatto a se stessi.
Il reiki interviene per ristabilire i livelli energetici. Il terapeuta reiki agisce come un "canale" di scorrimento dell’energia universale, facendola fluire dentro di sé e trasferendola nel ricevente tramite la semplice imposizione delle mani sul suo corpo. Perciò possiamo affermare che il reiki è una terapia naturale: si limita infatti a fare uso di ciò che è già presente in natura. Il reiki non è un’arma da utilizzare contro i propri nemici. Abbiamo accennato al fatto che una persona può essere "canale" di energia; ciò significa che essa è solo uno strumento di trasmissione dell’energia stessa, che non può essere manipolata a proprio piacimento ma solo trasmessa al ricevente. Perciò non hanno senso pensieri negativi nei confronti di qualcuno. Non è così che funziona; un uso di questo genere sarebbe contraddittorio perché, come abbiamo detto all’inizio, il reiki è amore universale ed energia pura, e può essere impiegato solamente per aiutare gli altri. Chi volesse usarlo per danneggiarli, non otterrebbe alcun risultato, anzi perderebbe il suo tempo e coverebbe del rancore che finirebbe col farlo stare male.
I livelli del Reiki sono tre e vanno conseguiti in successione sulla base dell'attitudine e delle capacità, ma non è ndispensabile sottoporsi anche alle attivazioni dei livelli succesivi al primo.
l concetto di Chakra nel Reiki ha la sua origine nella tradizione filosofico-religiosa indiana, ma a partire dal l’India si è diffuso in tutto l’Oriente,
Nel prepararsi a ricevere i Trattamenti, al ricevente è solo chiesto di mettersi supino, di tenere gli occhi chiusi e mantenere le gambe parallele, evitando di incrociarle. Per il resto, il ricevente si può comportare secondo il bisogno del momento, lasciando libero sfogo ai propri sentimenti.

L'ORIGINE

Mikao Usui (1865–1926)
Secondo la tradizione fu Mikao Usui, nato in Giappone nel 1865, a sviluppare la pratica del Reiki affermando di avere ricevuto l'abilità di curare dopo tre settimane di digiuno e meditazione sul Monte Kurama. I praticanti di Reiki usano infatti un tecnica analoga alla "imposizione delle mani", che, affermano, canalizza le energie terapeutiche (ki).
Nell'aprile del
1922, Usui andò a Tokyo dove fondò l'Usui Reiki Ryoho Gakkai.
Lo scopritore della sua tomba,
Frank Arjava Petter riferisce che "Agli inizi degli anni venti Mikao Usui fondò la Usui Reiki Ryoho Gakkai, un’organizzazione che si era prefissa l’obiettivo della guarigione dello spirito e del corpo. Egli stesso fu il primo presidente di questa organizzazione.
Il successore legittimo del dr. Usui, il suo amico e collaboratore Ushida, divenne, alla morte del dr. Usui avvenuta il 9 marzo 1926, il secondo presidente. A lui succedettero il signor Taketomi, il signor Watanabe, il signor Wanami e la signora Koyama, la quale all’inizio del 1998 lasciò l’incarico a causa dell’età avanzata. L’attuale presidente è il signor Kondoh".
Usui fu un ammiratore dei lavori letterari dell'Imperatore Meiji, tanto che nel processo di sviluppo del Reiki, riassunse parte del lavoro dell'imperatore in un sistema di principi etici. Molti insegnanti Reiki e praticanti affermano di rispettare questi cinque principi :
"Il metodo segreto per invitare la fortuna
La meravigliosa medicina per ogni malanno
Solo per oggi:
Non ti arrabbiare
Non ti preoccupare
Sii riconoscente
Lavora duro (per migliorare te stesso)
Sii gentile con gli altri
Ogni giorno e ogni notte, siediti nella posizione del Gassho
Per l'evoluzione del corpo e dell'anima, Usui Reiki Ryoho" - Mikao Usui, il fondatore.
(le mani giunte di fronte al torace, conosciuta anche come posizione di preghiera) e pronuncia queste parole a voce alta nel tuo cuore.
Nel corso della sua vita, Usui trasmise i suoi insegnamenti ad oltre duemila persone e formò 16 Maestri.

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