mercoledì 19 dicembre 2012

Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega:


P - come Pietra Forata





Sin dai tempi più antichi, le pietre naturalmente forate sono state considerate dotate di poteri magici. Questa tradizione, risalente alla preistoria, è rimasta particolarmente viva tra le streghe di campagna britanniche. Queste pietre portano il nome di Pietre di Odino o di Pietre della Strega ( Hag Stones).
Questo tipo di pietra è spesso presente nelle favole e nelle leggende, soprattutto a quelle legate alle fate. Infatti, uno dei suoi poteri è proprio quello di facilitare il contatto con questi spiritelli e di aiutare lo sviluppo della “vista” ossia la capacita di vedere ciò che si può vedere con gli occhi.
Per secoli, molte cultire hanno incorporato l'uso di pietre forate in rituali e cerimonie, credendole in possesso di poteri sacri. Quali sono queste credenze?
Nel corso della storia, in molte culture si credeva che i sassi forati, sassi che hanno dei buchi scavati esclusivamente dalle forze della natura, avessero proprietà magiche e curative. Si credeva che contenessero la saggezza delle ere, e si pensava che offrissero protezione se indossati o portati con sé.
Pietre forate larghe, scolpite a mano, chiamate "men-an-tols", erano impiegate nelle cerimonie antiche. Rappresentanti del passaggio tra il mondo fisico e spirituale, venivano spesso disposte all'ingresso delle tombe e dei tumuli. In alcune culture, si riteneva che rappresentassero anche la rinascita e la transizione.
Gli antichi Celti officiavano cerimonie nuziali in cui la coppia univa le mani attraverso la pietra per simboleggiare e benedire l'unione. Secondo un altro esempio, dopo un anno di matrimonio la coppia poteva scegliere di ritornare alla pietra e rinunciare alla sua unione.
Appesi con del filo rosso alla porta delle case o nelle stanze servivano a proteggere l’ abitazione e gli abitanti dai pericoli e dalla magia nera;
L’ acqua in cui erano immerse queste pietre, insieme a del sale, era considerata curativa.
Appesi con filo rosso su culle e letti allontanavano gli incubi e impedivano a streghe, fate ed elfi di rapire i bambini.
Si portavano indosso per protezione e fortuna, soprattutto nei viaggi.

Poteri mistici:

Un altro potere attribuito alle pietre era quello della guarigione, e i bambini ammalati si facevano passare per tre volte attraverso la pietra per curare rachitismo o tubercolosi. Gli adulti potevano strisciarci attraverso per nove volte per curare reumatismi e problemi alla schiena. In assenza di massi così grandi, pietre più piccole venivano sfregate sulla parte colpita.

L'attributo più potente di una pietra forata è il suo potere di protezione. Se indossata o portata con sé, allontana gli spiriti maligni e protegge chi la tiene dai danni. Si appendevano i sassi alle testiere dei letti per prevenire gli incubi. Se un sasso si rompeva, si pensava che avesse usato il suo potere per proteggere una vita.

Si reputava che queste potenti pietre custodissero anche il dono della vista psichica per chiunque guardasse attraverso il sasso. Si diceva che se una persona guarda attraverso il sasso sotto la luce della luna piena, possa vedere il reame fatato, così come fantasmi, visioni, e l'"altro mondo".

Una pietra dai molti nomi:

Le pietre forate sono conosciute con una varietà di nomi: men-an-tol, an-cloc consanta (pietre lavorate), crick stones (un nome moderno), pietre delle fate, pietre stregate e pietre di Odino, che deriva dal mito vichingo secondo cui il dio Odino si trasformò in un verme e strisciò attraverso il foro in una roccia per rubare il "l'erba della poesia".

In America, le tradizioni dei nativi - anche se non è di una pietra forata che parlano - raccontano di speciali pietre chiamate watai, abitate dagli Inyan, il Popolo di Pietra. Questi sassi sono adoperati nelle cerimonie di guarigione e nelle ruote medicamentose per rimuovere la malattia e garantire la protezione.

Si noti anche che nei primi giorni di colonizzazione, i popoli nativi raccoglievano questi sassi e li lavoravano per creare collanine che poi erano barattate con gli esploratori in cambio di lenzuola ed altri articoli.

Trovare le pietre:

Trovare pietre forate richiede un occhio attento e molta pazienza. I posti migliori sono i letti dei ruscelli o i sentieri acciottolati. Le pietre lavorate possono spuntare anche sugli scaffali dei negozi di vendita al dettaglio, ma la credenza comune è che le pietre forate a mano non custodiscano gli stessi poteri di quelle naturali

Le cure appropriate per i sassi forati consistono nel purificarli allo stesso modo della maggior parte dei cristalli, cioè solitamente immergerli in acqua salata o ricaricarli con la luce del sole o della luna.
le pietre bucate sono anche un simbolo della dea.



Una pietra bucata,
L'ho trovata;
Ne ringrazio il destino,
E lo Spirito che su questa via
Mi ha portata...
Che possa essere il mio bene
E la mia buona fortuna,
Mi alzo la mattina all'alba
E a passeggio me ne vo,
Nelle valli, monti e campi
La Fortuna cercavo,
della Ruta e la Verbena,
quelle anche son portafortuna.
Me la tengo in seno chiusa
E nessuno lo deve sapere


Fonti: vari appunti web e http://suite101.com/article.cfm/holey_stones

martedì 18 dicembre 2012

Tell The Owl - Argomento ⑨: Mito: interpretazione della mitologia come insegnamento spirituale.




Cominciamo con esaminare cosa sia una religione...la parola "Religione" sembra derivi da un verbo latino: "religere" ossia "legare", collegare".
Religione, quindi, sarebbe il legame o il rapporto che si crea tra l'uomo e la divinità.

Che cos'è quindi la Divinità e come è nata? la divinità è un essere spiritualmente piu evoluto di noi, lo status dell'essere una tale entità.
Quindi un essere completamente partorito dalle nostre menti umane.

Fin dalla preistoria sono nati vari culti "divini" ...i primi furono proprio i culti della morte o della vita extraterrena .

Perchè i primi culti furono proprio quelli della morte?
Semplicemente perchè gli uomini cominciarono a farsi delle domande sui vari problemi che impedivano una vita serena e di conseguenza cercarono di darsi delle risposte. La paura più grande dell'uomo è proprio l'ignoto. Quindi la cosa migliore che si poteva fare per allontanare le paure è quella di affrontarle , ma come si fà ad affrontare un nemico che ci è ignoto? da lì l'attribuire delle definizioni plausibili agli avvenimenti dellla vita , cosi proprio come i culti della morte.

Quando l'uomo comincio ad avere in sogno una persona morta , vedendola come se non se ne fosse mai andata.. comincio a credere che ci fosse un altra vita dopo di questa che dava l’opportunità agli uomini di avere un altra "possibilità" , quindi le persone piu vicine cercavano di accompagnare il caro deceduto nell'altra vita nel miglior modo possibile ornando e riempendo di beni le proprie tombe.Credendo che cosi facendo avrebbero aiutato la persona cara a passare a miglior vita.
E cosi via con qualsiasi cosa o "essere" che faceva sorgere delle domande.
Quindi anche le "Divinità" sono frutto del nostro essere ma che nascondono delle sacre verità.

Le Divinità variano di epoca in epoca seguendo vari culti e tradizioni da millenni.
I più antichi risalgono all'Era preistorica con varie rappresentazioni di statuette e incisioni.
Le prime forme di rappresentazioni "divine" erano ciò che in quel momento l'uomo stava vivendo , il proprio sopravvivere su questo pianeta , cacciare , riprodursi ..etc. cicli naturali che li rappresentavano e le loro rappresentazioni erano un augurio propiziatorio prima di un avvenimento.
Ad Esempio se voglio che la mia compagna mi faccia una successione devo rappresentare ciò che rappresenta di più questo momento , una donna con i seni e glutei prorompenti è segno di salute e bellezza , se voglio che sia fertile la rappresenterò con ciò che rappresenta un nuovo arrivo ovvero la pancia gravida.
E cosi via per il resto dei tempi....

Successivamente la definizione di "Divinità" divenne piu articolata e meno veritiera per il mio pensiero , l'uomo si evolveva , dando modo di scacciare via i problemi che più li crucciava una volta , cominciarono le prime scoperte via via progredendo sempre di più , c'è chi comincio ad avere la sapienza delle erbe e delle varie arti di poter interferire un pò con il reale svolgimento dei fatti ,quindi cominciarono ad affrontare con più sicurezza i vari cicli vitali.
Senza tralasciare ciò che però ancora gli era ignoto… la grande forza della natura.
I vari avvenimenti durante la nostra presenza su questo pianeta (a noi ancora ignota) portò a far si che la terra si dimostrò in tutta la sua bellezza d’abbondanza e anche nella sua terribile forza distruttrice.
Quest’alternarsi di forze benevoli e non, man mano nel tempo fecero nascere Divinità più complesse…
assumendo la loro forma nei "Miti" .

Cosa Sono i Miti e la Mitologia? Il Mito è una narrazione investita di sacralità relativa alle origini del mondo o alle modalità con cui il mondo stesso e le creature viventi hanno raggiunto la forma presente in un certo contesto socio culturale o in un popolo specifico. Ciò naturalmente non implica né che la narrazione sia vera, né che sia falsa.
Il tempo del mito è assai vicino a quello della fiaba, come le fiabe iniziano con il loro "c'era una volta", così molto spesso i miti iniziano con espressioni come: "in illo tempore", "in origine", "quando ancora non c'era tempo".
L'"illo tempore" del mito non è un tempo qualsiasi, che si colloca in un qualche momento, seppur lontano, della durata storica, l'illo tempore è un attimo sacro, che abbraccia le età più lontane, il mondo presente e il futuro.
Per il mondo mitico vi è solo un tempo, "quel tempo", appunto, quello in cui accadde il mito.

La Mitologia Oltre a quella classica in senso stretto (greca e romana), ne esistono di diversi tipi e le più ricche sono quella indiana e quella mesopotamica. Tuttavia, non esiste cultura antica senza una propria mitologia.
Quindi quasi tutte le Divinità della Mitologia “Greca-Romana” sono presenti in altri culti precedentemente nati e poi ripresi dai Greci attribuendogli loro un nome proprio ma che coincide perfettamente con altre Divinità precedentemente venerate e invocate in culti molti piu antichi di essi quindi divinità pre-elleniche.
Ma Allora In che modo l'uomo preistorico "dialogava" con le divinità? Essenzialmente attraverso i riti. Possiamo dire che i riti sono gesti e parole, fatti a scopo propiziatorio.

Per Arrivare ad effettuare questi “riti” o a lavorare con la “ magia” si doveva arrivare a uno stato di coscienza spirituale alterato dove noi stessi entravamo in stretto contatto con il nostro “io” interiore ,anima,spirito in modo di metterci in contatto con loro…..o con noi stessi?

Sta di Fatto che la creazione della “Divinità” è stata un nostra invenzione per dare una spiegazione a ciò che per noi era ignoto o per dare un giusto indirizzo alla nostra vita.
Per arrivare al discorso finale vi espongo il mio culto della Dea Trina.
La Dea Trina rappresenta l’equilibrio supremo , l’equilibrio degli opposti che attraendosi tengono in piedi la bilancia , nulla potrebbe esistere senza gli opposti , il male senza il bene e viceversa.
Il Culto che Seguo della Dea Trina risale a tradizioni più antiche della Mitologia , più antica di certo di quella greco – romana , successivamente prese il Nome di Ecate , non cito fonti mitologiche babilonesi o sumere perché mi concentrerò sulla fonte piu“comune” .

Ecate viene rappresentata come Dea dai tre volti , Essa è contemporaneamente una e trina, in quanto riunisce in sé i tre aspetti, che sono stati visti da alcuni contemporanei come quello di fanciulla, di madre e di anziana (da cui il nome latino Trivia). divinità che rappresenterebbe il ciclo lunare dalla fase crescente,piena e calante, cosi come i cicli naturali di cui facciamo parte: la nascita – la bellezza fanciullesca –la verginità , la maturità –il sapere di una madre – la completezza ed infine la Morte – anzianità – saggezza. Queste tre rappresentazioni della Divinità fanno parte di noi da sempre tutto nasce,matura e poi muore per poter rinascere…. Questo rappresenta la nostra vita stessa . Ma lei racchiude lo stadio finale di completezza.

La Dea aveva il potere di creare e distruggere, proprio quest’ultimo turbo la mente umana fino a definirla una divinità oscura capace di potare nel regno degli inferi i vivi , di dare cattive punizioni e a sua volta di invocarla per portare del male.
Ma come si sa la morte è rinascita e rinascere significa dover prima o poi lasciare questa vita morendo a sua volta rinascere e cosi via…
Potrei rimanere qui a parlare della storia mitologica della Dea Trina dai sumeri ,egiziani,babilonesi,greci,romani e cosi via per tutta la mitologia esistente anche perché La Dea Trina appare in ogni sua forma in diverse mitologie con vari nomi o aspetti ma conservando il suo reale potere.

Perché attribuire il nome Ecate non seguendo il pantheon greco?
Attribuisco il nome di Ecate perché ne potrei dare cosi tanti , diversi e a mio piacere che la lista della scelta sarebbe infinita ,ma nessuno credo capirebbe, ho scelto questo perché è la definizione piu veloce da raggiungere e “capire” e poi bè perché la mitologia greca è molto poeticamente ben fatta da suonare bene.

“che fra tutti Zeus Cronide onorò, e a lei diede illustri doni,
che potere avesse sulla terra e sul mare infecondo;
anche nel cielo stellato ha una sua parte d’onore
e dagli Dei immortali è sommamente onorata.”

L’etimologia del nome significherebbe, secondo alcuni, “colei che opera da lungi", (sarebbe l'equivalente femminile di Hekatos, un epiteto di Apollo). Secondo altri, il nome deriverebbe dal termine greco per “desiderio, volere”, in riferimento al suo potere di realizzare i desideri dei mortali. Per altri ancora il suo nome avrebbe la stessa radice della parola greca “cento” e sarebbe sinonimo di “multiforme”.
Quindi il mio attribuire un “nome” è solo per il semplice fatto di “concretizzare” un ideale conservato da millenni sul reale e “vero” potere della Dea Trina , non un appellarmi a miti o pantheon.

Lo Scopo di questo Antico culto della Dea Trina è di capire completamente ed entrare in completa sintonia con i cicli naturali della vita , Cercare di entrare in contatto con il nostro io interiore fino ad arrivare a una consapevolezza “Divina” , sapendo gestire le forze più cattive e quelle più benevoli (inerenti ai nostri istinti) , cercando di gestire completamente il bene dal male sapendolo distinguere ed utilizzare nel giusto dei modi , perché questo culto ricorda che nemmeno sarebbe opportuno e utile dividere il bene dal male perché essi si completano..l’uno non potrebbe esistere senza l’altro e l’unione di due forze opposte creano la completezza e perfezione. Quindi la Dea può essere rappresentata come una triplice divinità oppure come un unico essere.

Unica e Trina!

Il Suo potere….. La magia della volontà, della volontà che si esprime e crea……
Le Sacerdotesse ed i Sacerdoti dell’antico culto della Dea Trina (come in tutti i culti antichi) utilizzavano delle sostanze stupefacenti naturali per permettere un alterazione della realtà per entrare in completa simbiosi con il proprio io interiore e alimentare la connessione con se stessi cercando la perfezione dell’equilibrio interiore che permette di utilizzare maggiori forze con più consapevolezza. Addirittura anche gli animali hanno un istinto primordiale nella ricerca di elementi naturali che li possono far staccare dalla realtà fisica per entrare in quella spirituale , ma ovviamente con diversi stadi , questo è un altro discorso che intraprenderò successivamente.
Al giorno d’oggi non c’è il necessario bisogno di assumere sostanze alteranti per raggiungere un stato di elevazione dello spirito , con il tempo sono state studiate tecniche di meditazione e forme di trance leggero da permetterci di entrare in un'altra realtà perfettamente comunicante con la nostra ma nascosta da occhi indiscreti.

Le Divinità sono state create da noi ma nascondono molteplici segreti in varie forme ,
molti di Essi come la Dea Trina ad esempio , ha assunto con il passare del tempo un volto con mille sfaccettature per permetterci a noi di capire meglio le fasi della vita e della completezza che ogni essere vivente cerca di raggiungere , cosi anche nelle varie mitologie Ecate viene rappresentata anche da altre Dee , fanciulla . madre e anziana.

Ecate è una rappresentazione di se stessi che può essere dal piu dolce a piu cattivo pensiero ...il ricercare l'equilibrio interiore ormai intrappolato nel corpo fisico..per mantenere stabile la bilancia...questa è Ecate... non ciò che la mitologia in modi poetici racconta..
ma ciò che spingeva le persone ad identificarla ciò che è ...
Cosi come i vari culti ognuno nasconde qualcosa , un significato dimenticato nel tempo e reso fiaba con la mitologia ,
del mio culto posso attribuire solo un nome e una raffigurazione mitologica alla divinità , come se disegnassi un personaggio di una mia storia , l’obbiettivo di essa è ciò in cui credo e sto cercando di arrivare, il personaggio è la rappresentazione del mio ideale sotto forma concreta visiva , per attribuirgli una figura sulla quale da millenni scrivono e sigillano consapevolezze divine.

Seguo il culto antico della Dea Trina perché il mio obiettivo è riuscire ad arrivare a uno stadio di equilibrio divino dove il nostro stesso universo vive , cercando di concludere il ciclo terreno elevando lo spirito a una consapevolezza superiore.
Seguendo il percorso sulla sua strada vigilata , fermandomi ad ogni incrocio , per poi scegliere la giusta via.

“ Io sono la custode delle chiavi del Tempo”


Questo è un Mio articolo pubblicato il 28 Agosto 2012 sul mio forum , ho deciso di riportarlo qui perchè non avevo parole più adatte di queste inerenti al mio "personale" pensiero sulla Mitologia come insegnamento spirituale . ^_^

Documento di Daphne VolvaRagnarok  copyright

Tell The Owl - Argomento ⑧: Viaggi tra i mondi




Argomento interessante e devo ammettere realmente tosto , N° 8 questo numero parla da solo inerente a cosa stiamo per andare a documentare , è difficile iniziare un argomento che ci porta direttamente a toccare il filo sottile che lega il nostro mondo materiale da quello spirituale , è come entrare in un vortice di spirale "infinito" e cercare di spiegare un emozione una sensazione è proprio filare quel filo che le separa...

Premetto che non ho tantissimo da dire su questo argomento in quanto purtroppo la mia vita movimentata di questi ultimi tempi non mi dà modo di soffermarmi su le percezioni dei viaggi extracorporei , posso solo raccontare delle piccole esperienze che ho avuto a riguardo , devo ammettere però che se riuscirò finalmente a trovare un equilibrio e stabilirmi in un complesso che mi permette di dedicare maggior tempo alla mia vita spirituale sarà una delle prime cose che mi cimenterò perchè ti permette di vivere stadi di percezione con esperienze fantastiche!

E' difficile trovare le parole per descrivere un reale viaggio astrale , purtroppo viene varie volte confuso con delle visualizzazioni post meditazione ma quando la tua anima và oltre la tua percezione materiale riesci realmente a capire qual'è la differenza e non puoi più confonderli o cercare di giustificare razionalmente tali sensazioni.
Ripeto che in argomento non sono preparata a livello teorico nello specifico, tutto ciò è frutto di esperienze e sensazioni che hanno accompagnato quei momenti di completo distacco da ciò che ci lega al terreno.

La prima esperienza la feci tramite degli amici che mi prestarono degli appunti a riguardo ...ero distesa sul letto dopo una ventina di minuti di meditazione cominciai ad entrare in visualizzazione di un paesaggio che inizialmente credevo di conoscere come se ci fossi già stata, il mio corpo era completamente rilassato ma ancora non sentivo differenze tra la visualizzazione del luogo con un reale viaggio. Dopo quasi un ora di cammino in quel luogo dove riuscivo perfettamente a guardarmi intorno come se guardassi un video , ho percepito una sensazione strana , cominciai ad annusare e sentivo odore di terra bagnata (cosa che dove ero realmente non aveva piovuto) eppure sentivo un odore forte come se fossi realmente li, non pensai neanche un secondo al mio corpo continuavo a sentire odori "reali" che però non appartenevano a dove ero realmente, anche perchè in una stanza era impossibile sentire cosi in modo dettagliato determinati odori , poco dopo un pò cominciai a sentire lontano dei suoni e li presi consapevolezza di essere realmente lontano dalla mia stanza....purtroppo la mia vita mi concede pochi di questi spazi e con lo squillo del mio cellulare improvvisamente tornai cosciente dov ero, il risveglio è stato di colpo per il suono inaspettato e molto stancante tipo se avessi dormito dodici ore.

Un altra occasione con un mio amico appena tornato dal Messico , mi disse che li aveva provato delle tecniche di trans per alterare la coscienza e condurre una persona in un viaggio extracorporeo , era la mia prima volta e decisi di fidarmi e buttarmi. Quella volta mi diciamo "spaventai" un pò ed io non sono un tipo che s impressiona facilmente, andò tutto come previsto ero convinta di non essere più li e grazie alla sua "guida" era stato anche più facile andare via , ma purtroppo quella volta ebbi degli intoppi al ritorno, mentre riprendevo concezione della realtà mi sentivo bloccata a metà tra le realtà forse? ancora devo spiegarmelo , il mio amico mi disse che non mi ero rilassata completamente e la paura mi aveva rallentato...comunque l'unica sensazione che riesco a descrivere come se fosse ieri era il fatto di essere consapevole di dove ero , di voler a tutti costi muovermi , alzarmi o parlare ma il mio corpo non rispondeva ai miei comandi...ovvero io volevo alzarmi ma rimanevo li immobile una sensazione abbastanza brutta , scriverla è difficile viverla è un altra storia , comunque rimasi molto perplessa quella volta e decisi di non cimentarmi più ad occhi chiusi senza conoscere bene le tecniche inerenti a pratiche di tribù native messe in pratica alla rinfusa da un novizio.

Altre esperienze sono state piu che altro casuali , come sogni troppo reali , reali che i miei sensi riuscivano a percepire cose che solo essendo realmente li potevi sentire , oppure una volta sentivo di riuscire a respirare un aria diversa tipo se fosse migliore , o semplicemente sapere spostamenti della mia gatta nell'altra stanza mentre io ero sul letto a porta chiusa e riuscire a vedere e sentire il perimetro perfetto delle sue zampine sul parquè senza essere lì.

Forse non sono nulla ,sicuramente descrivere le percezione sensoriali è difficilissimo ma questo è il riassunto di tutto ciò che mi lega a quel mondo al dilà del corpo fisico. Spero solo di riuscire più avanti a far luce su alcuni miei dubbi e riuscire ad intraprendere per bene questo percorso che mi affascina da tempo e che sento realmente che faccia parte della mia natura da sempre , anche in quei piccoli momenti che in automatico volo sulla "nuvoletta" dove il mio sguardo si perde oltre a ciò che gli occhi possono vedere.
Credo sia un percorso dove bisogna dedicarci del tempo con dedizione e impegno poi come in tutte le cose la passione se realmente si vogliono avere dei "Reali" risultati e imparare a davvero a volare! :P

martedì 4 dicembre 2012

Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega:


O - come Opale



Classe minerale: ossidi.
Formula chimica: SiO2 + H2O

Energie: proiettiva e ricettiva
Pianeti: tutti
Elementi:tutti
Divinità: Cupido
Erbe associate: alloro
Poteri: proiezione astrale, sensitività psichica, bellezza, denaro, fortuna, potere

L'azione terapeutica varia in relazione ai suoi colori. Ha i colori e le qualità di tutte le altre pietre, tanto che può essere caricato e programmato praticamente con ogni tipo di energia e usato in formule per tutte le esigenze magiche. L'opale viene indossato durante le proiezioni astrali per protezione e anche per facilitare il processo. Viene anche usato per rivivere le incarnazioni passate. Tenete l'opale nelle vostre mani e fissatelo. Muovete lo sguardo da un colore all'altro dentro ad esso finchè si stabilisce il contatto con l'inconscio. Quando ciò accade, riandate al passato col pensiero. La pietra è preferita da molti per sviluppare i poteri psichici e viene portata nei gioielli per questo scopo. L'opale viene anche portato addosso per rivelare la bellezza interiore. Gli opali color fuoco vengono usati spesso per attrarre il denaro, quelli neri sono apprezzati come pietre che hanno il potere dai maghi e dai seguaci della religione Wicca. E infine, per i suoi meravigliosi e brillanti colori, per il suo aspetto unico, l'opale è una pietra portafortuna.

Opale: elemento
L’opale racchiude il potere di tutti gli elementi e le loro rispettive caratteristiche: l’energia e la forza del Fuoco; la prosperità, la pace e il benessere della Terra; l’intuizione, le emozioni e la sensibilità dell’Acqua; la comunicazione e la creatività dell’Aria.

Opale: chakra
Opale di fuoco: secondo chakra Svadhishthana (“Addome”)
Opale nobile e tutte le altre varietà: quinto chakra Vishudda (“Gola”) e sesto chakra Ajna (“Fronte o Terzo Occhio”)

Opale: mitologia
Il nome opale ha una radice comune nel sanscrito upala, nel greco opallios e nel latino opalus con significato di “pietra preziosa”.
Numerose citazioni dimostrano che questa pietra è stata apprezzata dalle diverse culture nel corso dei secoli. Lo studioso romano Plinio descrive l’opale come avente “il fuoco del granato, il porpora brillante dell’ametista e il colore verde mare dello smeraldo, tutti scintillanti insieme in un’incredibile unione”. I Romani lo adoravano come il simbolo della speranza e della purezza. A quel tempo si pensava che chi lo indossava fosse protetto dalle malattie.




Leggende

Le leggende che circondano gli opali sono affascinanti e innumerevoli. Gli Aborigeni narrano che il loro creatore venne trasportato sulla terra da un arcobaleno, per portare un messaggio di pace all’umanità. Quando alla fine toccò terra, la pietra prese vita e cominciò ad emettere tutti i colori dell’arcobaleno.
Gli Indiani raccontano, invece, che le divinità Indù Brahama, Shiva e Visnu si innamorarono della stessa bellissima donna e se la contesero per lungo tempo. Un giorno, da gelosi amanti quali erano, durante un litigio, trasformarono l’oggetto del loro desiderio in una nuvola. Poi, ognuno di essi, all’insaputa dell’altro, le diede un colore per poterla riconoscere dalle altre.



La nuvola, però, variopinta di blu, rosso e giallo, venne portata via dal vento. Fu allora che i tre contendenti, per non perdere definitivamente l’amata, decisero di tramutare la nuvola in una gemma, conferendole il potere di infondere speranza e coraggio. Secondo il folklore arabo, invece, gli opali cadevano dal paradiso attraverso lampi di luce.

Si narra che…una farfalla, volando apparentemente spensierata e gaia, fosse triste perché la sua vita era di breve durata. Posatasi su una pietra, espresse in cuor suo una preghiera: chiese a Dio di diventare come quella pietra la cui vita durava millenni, libera da predatori. Nello stesso tempo la pietra vide questa meravigliosa creatura posarsi e pregava, anche lei, in cuor suo desiderando esser colorata, leggera e libera di muoversi, come quella farfalla.
La pietra voleva diventare farfalla e la farfalla pietra. Il Signore ascoltò le loro preghiere e li accontentò. Fu così che nacque l’opale, che non saprà mai se è una farfalla divenuta pietra o una pietra tramutata in farfalla.

Tutte le società che hanno utilizzato l’opale gli hanno conferito dei poteri magici che hanno sempre riguardato la vista, sia quella interiore che quella esteriore: dalla possibilità di vedere chiaramente i propri sentimenti, emozioni nascoste e desideri a quella di vedere nel futuro. Nel Medioevo si pensava che chi la indossasse diventasse invisibile e che fosse vitale per una buona vista.
L’opale ebbe il suo momento di massimo prestigio durante il regno della regina Vittoria d’Inghilterra, che ne fece una vera e propria icona della propria gioielleria.

Oggi l’opale è una gemma universalmente riconosciuta e apprezzata per la sua combinazione unica di colori. La proverbiale fortuna di chi lo indossa, giunta lungo i millenni dalla sua lontana scoperta, arriva fino a voi attraverso i nostri gioielli.

Fonti:
Cure-naturali - Varie Fonti
dai libri
"Enciclopedia delle pietre magiche" di Scott Cunningham
"La cristalloterapia" di D.Secchi e J.Ciaccio

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